ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04703

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 222 del 05/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: BARONI MASSIMO ENRICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/05/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 05/05/2014
MINISTERO DELLA SALUTE 05/05/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/06/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04703
presentato da
BARONI Massimo Enrico
testo di
Lunedì 5 maggio 2014, seduta n. 222

   BARONI, DAGA, CECCONI, LOREFICE, SILVIA GIORDANO, DI VITA, DALL'OSSO, MANTERO, GRILLO, ZOLEZZI, DE ROSA e TERZONI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   la tutela della salute è un diritto fondamentale dell'individuo e rappresenta un interesse della collettività, come sancito dall'articolo 32 della Costituzione italiana;
   nei mesi scorsi, esattamente il 28 febbraio 2014, una circolare dei sindacati Cisl e Uil di Atac, comunicava quanto segue: «Vi invitiamo a usare guanti di cotone o in lattice per la vendita dei biglietti»; il rischio è che siano nocivi, passando di mano in mano tra chi vende, chi ne usufruisce e le condizioni sulla salute non sono da sottovalutare;
   la circolare fu pubblicata dal quotidiano Il Tempo, che entrando nel dettaglio della pericolosità del prodotto, afferma: «Contiene Bisfenolo A», una sostanza ritenuta tossica. «Siamo venuti a conoscenza – si legge ancora – che i titoli di viaggio possono essere nocivi alla salute di chi li manipola quotidianamente nell'attività di vendita, soprattutto in quantità elevate, oltre che determinare condizioni di pericolo ambientale dovuto al mancato smaltimento dei biglietti usati»;
   «ciò avviene – spiega inoltre – perché nelle procedure di stampa viene usata una sostanza chiamata Bisfenolo A (Bpa), altamente tossica quando viene assunta in dosi superiori ai termini di tolleranza giornaliera indicata dalla legge europea (direttiva 2011/8/UE)»;
   numerosi studi, ricerche e sperimentazioni hanno dimostrato l'effetto particolarmente nocivo del Bisfenolo-A nei riguardi del sistema endocrino, in particolare l'apparato genitale maschile, e specialmente nei bambini e neonati, oltre che nella fase prenatale, questa sostanza si trasferisce agli esseri umani principalmente per contatto attraverso la pelle, tenendo fra le dita uno scontrino di carta termica per 5 secondi, si trasferiscono da 0,2 a 0,6 microgrammi di Bisfenolo-A se la pelle è alquanto secca, nel caso di pelle grassa, l'assorbimento risulta 10 volte maggiore, come indicato nella relazione tecnico investigativa sui titoli di viaggio dell'Atac Spa del 6 giugno 2012», consegnata ai componenti della commissione speciale «indagine amministrativa sull'Atac»;
   nonostante questa circolare e gli studi suddetti, l'azienda Atac, si difende, rigettando le accuse e negando la presenza di sostanze nocive nei biglietti; tuttavia il consiglio dei sindacati è quello di «usare, quale mera precauzione, guanti di cotone o in lattice, evitando di toccarsi il viso o gli occhi durante o dopo l'uso dei guanti stessi. Poiché l'eventuale assunzione e contagio avviene attraverso la pelle»;
   EFSA descrive in questa maniera il Bisfenolo-A: il Bpa è usato nella produzione di policarbonato (Pc), una plastica utilizzata per contenitori e bottiglie a contatto con gli alimenti, contenitori per cosmetici e nella manifattura di dispositivi medici. Il Bpa è usato anche nella produzione di resine epossidiche/epossifenoliche per strati interni protettivi di contenitori per alimenti e bevande (lattine e scatolame), cosmetici, coperchi metallici per vasetti e bottiglie di vetro e componenti di acquedottistica (tubature, serbatoi). Piccole quantità di Bpa possono essere rilasciate durante l'uso dal contenitore alla matrice in esso contenuta (cibi, bevande) o nei tessuti nei casi di dispositivi medici, quindi la sua pericolosità è trasmissibile su molti altri prodotti ad uso quotidiano della popolazione italiana;
   nel caso del biglietti Atac, si è di fronte ad un prodotto generato attraverso carta termica, una speciale tipologia di carta destinata alla stampa di tirature molto modeste. I fogli risultano semilucidi da un lato, sono ricoperti da un emulsionante formata dal colorante e dallo specifico reattivo, nella quale è contenuto il bisfenolo-A, come indicato nella relazione tecnico investigativa sui titoli di viaggio dell'Atac Spa del 6 giugno 2012, consegnata ai componenti della commissione speciale «indagine amministrativa sull'Atac»;
   Atac afferma che il contatto con la carta termica ripetuto per 10 ore al giorno, come accade ad esempio per il personale alle casse dei tabaccai, supermercati e punti di vendita, può provocare l'assorbimento di bisfenolo-A fino a 71 microgrammi, valore che risulterebbe 42 volte inferiore all'attuale soglia di tollerabilità giornaliera, fissata dai regolamenti vigenti in 0,05 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo (European Food Safety, Authority);
   nell'agosto del 2010 in America è stata bandita la fabbricazione di biberon e contenitori di cibi e bevande contenenti bisfenolo-A e il Canada nel settembre del 2010 ha dichiarato il bisfenolo-A sostanza tossica;
   nel gennaio del 2011 la Commissione europea ha adottato la direttiva 2011/8/UE che proibisce nell'Unione europea la produzione di biberon per l'infanzia e altri prodotti che contengono BPA e vieta la commercializzazione e importazione nell'Unione europea di tali prodotti;
   il Comitato per la valutazione del rischio dell'agenzia europea sulle sostanze chimiche (ECHA) ha unanimemente (19 marzo 2014) classificato il bisfenolo A in categoria 1b per la tossicità riproduttiva, cioè come sostanza che va considerata in grado di danneggiare la fertilità umana. Tale classificazione segnala la necessità di limitazioni d'uso che riducano al minimo la esposizione dei cittadini;
   l'autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha recentemente prodotto una bozza di parere scientifico in due parti sul bisfenolo A, indicendo su tale bozza una consultazione pubblica i cui risultati sono ora in corso di valutazione. In particolare: la prima parte (2013) ha valutato l'esposizione complessiva dei consumatori a fonti alimentari e non (comprese la carta termica e fonti ambientali come l'aria e la polvere); la conclusione di EFSA è che sono gli alimenti la principale fonte di bisfenolo A per i consumatori, ma anche la carta termica ha un ruolo importante (comunicato stampa dell'Autorità, http://www.efsa.europa.eu). Va sottolineato che la valutazione di EFSA riguarda i diversi aspetti dell'esposizione del consumatore, ma non l'esposizione attraverso attività lavorative, verosimilmente più intensa la seconda parte ha valutato i dati, sperimentali ed epidemiologici, sulla tossicità del bisfenolo focalizzandosi soprattutto sugli effetti su rene, fegato e mammella; sulla base di tali effetti, la dose giornaliera tollerabile (DGT) precedentemente definita da EFSA (2006) va abbassata di un fattore 10, cioè da 0,05 a 0,005 mg/kg/pc/die. L'Autorità ha inoltre osservato che permangono incertezze sulle dosi a cui si osservano altri effetti avversi, ad esempio quelli sullo sviluppo del sistema nervoso: tali incertezze rafforzano, pertanto, l'opportunità di un approccio cautelativo nella definizione della Dgt;
   riguardo alla carta da utilizzare, Atac nel capitolato speciale non fornisce alcuna restrizione, risulta soltanto indicata, ed a titolo informativo, la società che si è aggiudica e l'appalto, la MECSTAR Srl che impiega prevalentemente per le proprie lavorazioni, la carta termica della Mitsubishi (thermoscript) TM 1875 e R3400 contenenti bisfenolo-A e prodotta in Germania;
   le criticità sopra citate, sono racchiuse in questi punti: a) i titoli di viaggio al bisfenolo A sono tossici sia per chi li vende che per chi li usa, infatti, le edicole e tabaccherie che ne vendono la media di 1000 al giorno sono 300, quelle che ne vendono 500 sono 400, i punti vendita con la media di 100/300 titoli giornalieri sono 500; b) il fabbisogno annuo di titoli di viaggio Atac è di 116.120.000 che producono circa 100 tonnellate di carta non riciclabile; c) la necessità di non creare impurità nel riciclo della carta imporrebbe l'obbligo del distacco della banda magnetica e dell'ologramma;
   inoltre, i requisiti minimi del sistema di bigliettazione richiesti nel 1999 da Atac alle società che parteciparono alla gara per lo SBE (sistema di bigliettazione elettronica) prevedevano la carta filigranata che, al contrario, non venne mai usata; questa avrebbe dovuto essere acquistata dal Poligrafico dello Stato limitando le falsificazioni ed impedendo le clonazioni (o alterazioni); la conservazione dei documenti stampati sull'attuale carta termica necessita di cura e rispetto delle condizioni ambientali (umidità e temperature) imposte dal fabbricante, quindi la stampa risulta facilmente modificabile e/o cancellabile con additivi chimici e/o con luci particolari (lampade fluorescenti, raggi UV, e altro);
   si ritiene molto preoccupante il silenzio ad avviso degli interroganti inaccettabile dei dirigenti Atac riguardo le problematiche sopra evidenziate –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, i Ministri intendano adottare ed in quali tempi, affinché si giunga ad una puntuale verifica della situazione ambientale e sanitaria dei composti contenuti nei biglietti e riguardo alle questioni esposte in premessa;
   se i Ministri, venuti a conoscenza dei fatti esposti in premessa, non intendano adottare tutte le iniziative di propria competenza per valutare le problematiche sopra citate e per impegnarsi, nel breve tempo, a esplorare questa area di ricerca, che deve essere necessariamente approfondita;
   se i Ministri interrogati intendano porre in essere le iniziative di competenza per approvare e/o eliminare alcuni tipi di materiale e/o componenti che potrebbero causare danno alla salute dei cittadini e all'ambiente, come sancito dall'articolo 32 della Costituzione italiana. (4-04703)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rischio sanitario

importazione comunitaria

prodotto chimico

nocivita'

sostanza tossica

diritto alla salute