ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04592

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 216 del 22/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: COLONNESE VEGA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/04/2014
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 22/04/2014
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/04/2014
FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 22/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 22/04/2014
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 22/04/2014
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04592
presentato da
COLONNESE Vega
testo di
Martedì 22 aprile 2014, seduta n. 216

   COLONNESE, CARINELLI, NESCI, VIGNAROLI e FICO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'Atto Unico Europeo del 1986 ha dotato la Comunità di nuove competenze in ambito di coesione economica e sociale ed ha definito i suoi obiettivi e strumenti attraverso cui raggiungerli. Lo strumento principale di tale politica riguarda l'uso sistematico dei Fondi strutturali che ha conseguito nel 1988 la riforma delle regole di attuazione, fondate su nuovi principi fra i quali la concentrazione dei fondi su obiettivi e regioni e il partenariato tra la Commissione, gli Stati membri e le autorità regionali al fine di allocare monitorare l'uso dei fondi;
   la proposta di Regolamento generale sulla politica di coesione comunitaria per il periodo 2007-2013 prevedeva un approccio programmatico strategico e un raccordo organico della politica di coesione con le strategie nazionali degli Stati membri. L'Italia presentava allora all'Unione europea un Quadro strategico nazionale per i Fondi strutturali e il Piano strategico nazionale con lo scopo di indirizzare le risorse che la politica di coesione assegnerà al nostro Paese;
   la proposta italiana di Quadro strategico nazionale per la politica regionale di sviluppo 2007-2013, messa a punto in versione definitiva, veniva approvata dalla Commissione europea con decisione del 13 luglio 2007 e dopo un'attenta analisi la Commissione europea trasferiva all'Italia le risorse necessarie per attuare il quadro strategico nazionale. Prima di trasferire i fondi nella cassa dello Stato membro, la Commissione europea esegue una serie di valutazioni concepite come la risposta fondamentale all'esigenza di dimostrare il buon utilizzo dei fondi comunitari e di migliorarne ulteriormente l'utilizzo. La sempre maggior importanza della valutazione anche come strumento di costruzione di capacità istituzionale è evidente nell'evoluzione del concetto di valutazione nei regolamenti di attuazione dei fondi strutturali;
   rispetto alla precedente programmazione a livello europeo è prevista la preparazione ad opera della Commissione di un Quadro strategico comune approvato dal Consiglio insieme al Regolamento comune dei Fondi. Inoltre ogni Stato membro dovrà elaborare un unico documento nazionale, denominato Accordo di partenariato, composto dagli 11 obiettivi tematici comuni previsti dal Quadro strategico comune;
   perplessità in merito all'assenza nella bozza di Accordo di partenariato di un'analisi dettagliata degli errori commessi in passato rispetto alla gestione dei fondi precedentemente stanziati sono state espresse anche da autorevoli esponenti della maggioranza che hanno lamentato altresì la mancanza delle motivazioni che hanno determinato ritardi nell'impiego dei fondi e una precisa descrizione delle difficoltà incontrate dalle regioni;
   il 9 aprile 2014 durante lo svolgimento dell'audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Graziano Delrio, nell'ambito dell'esame dello schema di accordo di partenariato per l'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei nel periodo di programmazione 2014-2020, al cospetto della Commissione Bilancio e Politiche unione europea, il Sottosegretario, che nel governo Letta rivestiva l'incarico di Ministro per gli affari regionali, non recando un'analisi degli errori commessi in precedenza ha di fatto negato le dovute spiegazioni circa il gravissimo ritardo dell'Italia nell'uso dei fondi strutturali riguardanti la programmazione 2007-2013 –:
   su quali dettagliate basi documentali e di rendicontazione biennale delle spese delle singole regioni, fornite dallo Stato italiano alla Commissione europea, quest'ultima abbia espresso le valutazioni ex ante ed ex post ai fini dell'applicazione della clausola del disimpegno automatico in ordine ai fondi strutturali della programmazione 2007-2013. (4-04592)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

utilizzazione degli aiuti

fondo strutturale

politica regionale

trasferimento di capitali

Commissione CE

politica di sviluppo