Legislatura: 17Seduta di annuncio: 214 del 17/04/2014
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/04/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/04/2014
SOLLECITO IL 09/10/2014
SOLLECITO IL 11/12/2014
SOLLECITO IL 18/02/2015
SOLLECITO IL 11/06/2015
SOLLECITO IL 31/07/2015
SOLLECITO IL 30/09/2015
SOLLECITO IL 30/11/2015
SOLLECITO IL 29/01/2016
SOLLECITO IL 29/03/2016
SOLLECITO IL 15/06/2016
SOLLECITO IL 29/07/2016
SOLLECITO IL 28/10/2016
SOLLECITO IL 09/01/2017
SOLLECITO IL 30/03/2017
SOLLECITO IL 30/05/2017
SOLLECITO IL 28/07/2017
SOLLECITO IL 30/10/2017
SOLLECITO IL 18/12/2017
LUIGI DI MAIO. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
la località «via Lagnuolo» nel comune di Marigliano (Napoli) è una delle aree della Campania a più alta criticità ambientale;
nel 2003, a seguito di indagini condotte dall'Agenzia regionale di protezione ambientale della Campania (ARPAC) in alcune zone del vasto territorio comunale di Marigliano (Faibano, Strarza, via S. Barbara, via Sentino e via Lagnuolo), fu accertata una pericolosa contaminazione da diossina per l'altissima concentrazione di diossine, furani e PCB negli strati superficiali di terreno, nel sottosuolo e persino nell'erba;
nel 2005 la zona di via Lagnuolo nel comune di Marigliano (Napoli) fu inserita nel piano regionale di bonifica e dal 2006 fu compresa nel SIN (Siti da bonificare di interesse nazionale) «Litorale Domitio Flegreo e Agro Aversano» con il codice 3043C016 poi successivamente modificato in 3043A016, matrici inquinate Sottosuolo, con un indice di rischio pari a 37,40;
a distanza però di quasi nove anni dalle indagini, i necessari interventi per la messa in sicurezza d'emergenza del sito, previsti dal piano di bonifica regionale e poi dal SIN, non sono stati né progettati né realizzati;
il protrarsi di questa pericolosa situazione ha arrecato danni gravissimi all'ambiente, all'agricoltura e alla stessa salute dei cittadini di Marigliano che, da lunghissimo tempo, sono costretti a subire sulla propria pelle gli effetti devastanti di questo disastro che ha raggiunto nel cosiddetto «triangolo della morte» (Marigliano, Acerra, Nola) proporzioni da genocidio silenzioso –:
se i Ministri interrogati siano al corrente della forte concentrazione di diossine e furani ed altre sostanze potenzialmente nocive nel suolo e nel sottosuolo dell'area di via Lagnuolo a Marigliano (Napoli);
se non ritengano di dover chiarire le ragioni di ritardi, condotte omissive, inefficienze e responsabilità relative alla mancata bonifica dei suoli contaminati nonché del mancato ripristino ambientale dell'area;
se siano state effettuate le indispensabili operazioni di perimetrazione, segnalazione dei pericoli, caratterizzazione e isolamento dei terreni contaminati da diossine e furani;
se siano stati installati i necessari sistemi per la cattura e il trattamento del percolato liquido e il vapore acqueo dei terreni inquinati;
se non ritengano opportuno effettuare, considerato il lungo tempo di degradazione, ulteriori campionamenti e misurazioni su tutta la località Lagnuolo a Marigliano e delle zone immediatamente contermini;
se non ritengano di dover avviare un monitoraggio capillare del suolo e del sottosuolo su tutto il territorio del comune di Marigliano (Napoli) per individuare l'eventuale presenza di altre sostanze tossiche o nocive e valutare i potenziali rischi per l'ambiente, la salute umana e le attività agricole. (4-04557)
GEO-POLITICO:MARIGLIANO,NAPOLI - Prov,CAMPANIA
EUROVOC :sostanza tossica
inquinamento del suolo
protezione dell'ambiente
prevenzione dei rischi
idrocarburo