ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04443

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 209 del 10/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 10/04/2014
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 10/04/2014
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 17/09/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04443
presentato da
BORDO Franco
testo di
Giovedì 10 aprile 2014, seduta n. 209

   FRANCO BORDO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in provincia di Mantova vi sono 70 comuni e il servizio idrico integrato (SII) è stato affidato fino al 2025 alle seguenti 5 società: – TEA Acque s.r.l. – A.I.M.A.G. s.p.a. – A.SE.P s.p.a. – INDECAST s.r.l. – SICAM s.r.l.;
   da una ricerca effettuata dall'ASL di Mantova sulle falde acquifere sotterranee, in 62 comuni su 70 è stata rilevata la presenza di una concentrazione di arsenico con valori superiori ai limiti stabiliti dal decreto legislativo 31 del 2001 nelle acque destinate al consumo umano;
   su 976 campioni prelevati, l'ASL ha rilevato il superamento del limite di legge in 262 campioni, pari al 27 per cento dei casi osservati;
   in questi 62 comuni l'approvvigionamento di acqua avviene con le seguenti modalità: in 26 comuni esclusivamente tramite pubblico acquedotto, in 10 comuni prevalentemente tramite acquedotto pubblico e alcuni pozzi privati, in 16 comuni prevalentemente con pozzi privati, in 10 comuni esclusivamente tramite pozzi privati;
   la popolazione della provincia di Mantova potenzialmente interessata dal problema è di 370.000 abitanti;
   per valutare la situazione e prendere i provvedimenti necessari è stato istituito un gruppo di lavoro composto da provincia di Mantova, prefettura, comuni coinvolti, ASL e gestori del Servizio idrico integrato;
   dopo una serie di incontri con i sindaci dei comuni che hanno zone non servite da acquedotto, sono state definite una serie di strategie per affrontare il problema tra cui: allacciare i cittadini non ancora serviti alla rete idrica, attrezzare «punti d'acqua» comunali a disposizione dei cittadini, procedere al controllo del valore di arsenico proveniente dai pozzi privati utilizzati a scopo idropotabile e qualora, in almeno una delle analisi effettuate, il valore del parametro arsenico superi il limite di 10 microgrammi/litro si dovrà fare un utilizzo progressivamente limitato dell'acqua per usi domestici e di igiene al crescere della presenza dell'arsenico, utilizzando acqua minerale per bere, cuocere i cibi e lavare i denti;
   i costi a carico dei cittadini nelle zone non servite da acquedotto, per effettuare le analisi per il controllo del valore arsenico nell'acqua proveniente dai pozzi utilizzati a scopo idropotabile sono rilevanti;
   i costi a carico dei comuni per realizzare i «punti d'acqua» incidono in modo rilevante sulle già scarse risorse che tali comuni hanno a disposizione;
   per servire le aree sprovviste di acquedotto, ciascun gestore ha stimato il numero delle fontanelle che devono essere attrezzate in aree interessate all'inquinamento da arsenico. Questi sono i dati: Tea Acque indica 15 punti necessari, SICAM ne indica 8, Acque Potabili ne indica 2, per un totale di 25 con un costo di realizzazione stimato in 750.000 euro, al quale si deve aggiungere il costo annuo di gestione che è di altrettanti 750.000 euro;
   la soluzione sta nel garantire un approvvigionamento idrico adeguato, estendendo la rete degli acquedotti nelle zone non servite;
   per garantire alle migliaia di cittadini interessati un servizio di approvvigionamento idrico sicuro e impianti di depurazione efficienti occorrono notevoli risorse finanziarie di cui comuni non dispongono, stante i vincoli dettati dal patto di stabilità che blocca tali investimenti;
   sicuramente è impensabile che questi costi siano a carico dei cittadini attraverso l'aumento spropositato delle tariffe –:
   quali azioni, per quanto di competenza, il Governo ritenga di attivare in sinergia con regione Lombardia, provincia di Mantova e comuni interessati, per trovare le risorse necessarie a realizzare gli investimenti necessari per gli acquedotti e gli impianti di depurazione della provincia di Mantova anche in considerazione della grave contaminazione da arsenico della acque di falda di 62 comuni su 70;
   quali iniziative, anche normative, intenda assumere per individuare forme di finanziamento pubblico, anche a tasso zero con capitale da restituire eventualmente negli anni, per permettere subito gli investimenti necessari per fronteggiare la situazione emergenziale. (4-04443)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MANTOVA,MANTOVA - Prov,LOMBARDIA

EUROVOC :

consumo alimentare

sostanza tossica

finanziamento

rischio sanitario

acqua potabile

comune

sicurezza d'approvvigionamento

risorse idriche

trattamento dell'acqua