ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04313

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 203 del 02/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/04/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 02/04/2014
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 02/04/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/09/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04313
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Mercoledì 2 aprile 2014, seduta n. 203

   OLIVERIO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il comune di Longobucco in provincia di Cosenza con delibera n. 46 del 30 maggio 2012, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori per la realizzazione nel rione Santa Croce di un cogeneratore a biomassa solida destinato a produrre energia termica ed elettrica per due edifici comunali adibiti ad attività didattico-culturale;
   il progetto è stato finanziato per 700.000,00 euro dal Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito del POI «Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico» – linea di attività 1.3 – ed a seguito dell’«Avviso pubblico per il finanziamento di progetti esemplari di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici»;
   l'individuazione di un cogeneratore a biomassa, a tecnologia avanzata, per la produzione di energia è scaturita dal fatto che il comune possiede una gran quantità di boschi e quindi dispone in abbondanza della risorsa costituita dagli scarti delle lavorazioni forestali e dai prodotti derivanti dalla pulizia del bosco;
   sulla scelta del sito, posto necessariamente nelle vicinanze degli edifici, sono stati sollevati una serie di dubbi sotto l'aspetto geologico;
   il sito prescelto risulta, secondo la «Carta inventario delle frane e delle relative aree a rischio dell'Autorità di Bacino regione Calabria» intercluso fra aree a rischio frana R2 ed R4, non è fra le aree a rischio frane contemplate nel PAI;
   il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, il 18 marzo 2014 in una nota del comune precisava che l'area su cui sorgerà l'impianto non è fra le aree a rischio frane contemplate nel PAI, seppur interclusa tra aree a rischio R2 ed R4, come tutto il Centro abitato, che le caratteristiche tecniche e dimensionali dell'impianto sono tali da non costituire nessun tipo di pericolo dal punto di vista geologico, né in fase di installazione, né in fase di esercizio; che la destinazione urbanistica dell'area è A1 (zona di ristrutturazione e risanamento integrativo) e che l'impianto di produzione di energia rientra nella fattispecie cosiddetta di edilizia libera e non implica l'incremento dei parametri urbanistici;
   poiché l'impianto viene realizzato su un massetto preesistente, quindi senza alcun movimento terra, l'essere ubicato in un'area compresa tra aree a rischio non può essere ritenuto «un pericolo diretto e reale» tale da costituire un ostacolo per la sua realizzazione ed il suo funzionamento;
   il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) ha installato sul versante a monte ed opposto a quello dell'area interessata dal suddetto cogeneratore a biomasse, una serie di apparecchiature per monitorare i fenomeni franosi del terreno circostante;
   ai dubbi sotto l'aspetto geologico si è aggiunto l'allarmismo ingiustificato, scaturito dalla rinuncia, a sottoscrivere il contratto, da parte della ditta De Masi a cui era stata aggiudicata la gara, a causa – a suo dire – di presunte carenze progettuali tali da comprometterne il buon esito;
   in riferimento alla vicenda che ha visto la ditta prima aggiudicataria, rinunciare alla sottoscrizione del contratto, il Sindaco precisa che la stessa aveva partecipato alla gara con un ribasso del 27,698 per cento e per superare tale evidente difficoltà aveva proposto di ridimensionare rimpianto, riducendone notevolmente la potenza. Di fronte al diniego da parte del comune di accettare tale proposta, con nota n. 6669/12 l'impresa comunicava di non voler procedere alla sottoscrizione del contratto. In conseguenza di ciò con determinazione n. 469/12 veniva effettuata la revoca dell'aggiudicazione definitiva e l'incameramento della cauzione provvisoria, senza alcuna opposizione da parte dell'impresa. Sono evidenti le motivazioni che stanno alla base della rinuncia e che non hanno nulla a che vedere con le presunte irregolarità del progetto, di cui, l'impresa aveva preventivamente preso visione e accettato integralmente il contenuto;
   l'ENEA attraverso un suo tecnico ha fatto presente che gli impianti a combustione che si sono realizzati negli ultimi anni si attestavano a potenze medie dell'ordine del 10 megawatt elettrici con una richiesta di biomassa intorno ai 80-90.000 tonnellate annue. L'impianto proposto, invece, a Longobucco della taglia di 200 chilowatt elettrici che funzionerà sui 3-4000 ore, richiederà un quantitativo di biomassa di 1/100 (un centesimo) rispetto ai valori prima indicati, quindi biomasse facilmente reperibili in zona. La tecnologia utilizzata è una delle più avanzate in particolare per la qualità e la pulizia del gas; pertanto l'intervento in questione può essere realizzato anche in pieno centro abitato;
   i dubbi esposti e le forti pressioni stanno di fatto ritardando la realizzazione x dell'impianto. L'intera comunità di Longobucco e l'amministrazione comunale chiedono chiarezza sulla vicenda, affinché gli organi competenti si esprimano in maniera inequivocabile sull'intero progetto dissipando ogni possibile dubbio –:
   quali azioni di competenza il Ministro intenda esercitare al fine di chiarire ogni dubbio sulla vicenda in questione spiegando che l'impianto non presenta profili di pericolosità e di inquinamento dell'ambiente e del territorio e che può essere regolarmente realizzato così per come progettato e finanziato. (4-04313)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

LONGOBUCCO,COSENZA - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

energia rinnovabile

politica energetica

ristrutturazione industriale

piano di finanziamento

energia dolce

risorse rinnovabili