ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 192 del 18/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: NASTRI GAETANO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 18/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 18/03/2014
Stato iter:
04/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2014
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/06/2014

CONCLUSO IL 04/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04061
presentato da
NASTRI Gaetano
testo di
Martedì 18 marzo 2014, seduta n. 192

   NASTRI. — Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto ha dichiarato l'Alto Commissario per i diritti umani Navi Pillay, l’iter giudiziario a cui sono sottoposti i due marò italiani, arrestati in India sta violando i loro diritti umani, determinando un nuovo capitolo nella complessa vicenda giuridico-diplomatica dei fucilieri della Marina militare Latorre e Girone;
   a tal proposito in un articolo pubblicato dal quotidiano: «Il Tempo» il 15 marzo, il professor Tullio Scovazzi, docente di diritto internazionale presso l'università degli studi di Milano-Bicocca, ha rilevato come sia l'India che l'Italia sono parti del Patto internazionale sui diritti civili e politici, aggiungendo inoltre che l'articolo 9 del documento prevede, tra l'altro: «Chiunque sia arrestato è informato, al momento dell'arresto, delle ragioni del suo arresto ed è prontamente informato di ogni accusa contro di lui e ha diritto a un giudizio entro un tempo ragionevole o a essere liberato» (traduzione non ufficiale italiana);
   nel caso specifico, considerato il comportamento delle autorità giudiziarie indiane, nonostante il fatto che il procedimento sia indubbiamente complesso e che i fucilieri stessi abbiano invocato la loro immunità dalla giurisdizione indiana, cosa che non ha contribuito ad accelerarne la soluzione, la vicenda che dura ormai da oltre due anni, a giudizio dell'interrogante, necessita ulteriori interventi rispetto a quelli già intrapresi in tutte le sedi internazionali;
   i diritti umani, secondo quanto affermato dal docente, sono enunciati nella Costituzione e nelle leggi degli Stati, ed hanno un doppio livello di protezione, in quanto sono enunciati anche in numerosi trattati internazionali mediante i quali gli Stati si obbligano a rispettare determinati diritti umani (ad esempio, la Convenzione europea dei diritti umani);
   tali trattati creano diritti e obblighi per gli Stati che ne sono parti ed anche i singoli individui possono direttamente fare valere tali diritti o di fronte agli organi degli Stati o di fronte ad appositi organi giudiziari o quasi giudiziari istituiti dai trattati stessi (ad esempio, la Corte europea dei diritti umani);
   l'interrogante evidenzia come le osservazioni riportate nel corso dell'intervista pubblicata dal suindicato quotidiano, siano condivisibili e necessitano pertanto ulteriori approfondimenti –:
   quali iniziative di competenza intendano assumere in relazione alla vicenda di cui in premessa. (4-04061)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 giugno 2014
nell'allegato B della seduta n. 239
4-04061
presentata da
NASTRI Gaetano

  Risposta. — Come illustrato di recente in Parlamento dal Ministro degli affari esteri Mogherini, il Governo italiano ha aperto una fase nuova nella questione dei fucilieri di Marina. Essa prevede infatti un'internazionalizzazione del caso, che viene ora seguito, dal punto di vista tecnico-giuridico, da un gruppo di esperti, anche internazionali.
  Rimangono inoltre costanti i contatti del Ministro Mogherini, insieme alla collega Pinotti, con i due fucilieri di Marina e con le loro famiglie per condividere passo passo tutti i passaggi che il Governo sta effettuando nella fase che si è appena aperta.
  I due fucilieri, nei cui confronti – come noto – le autorità indiane non hanno formulato alcun capo di imputazione, hanno sempre contato e continuano a contare sull'assistenza e il sostegno dell'Ambasciata italiana a Nuova Delhi, struttura nella quale sono tuttora ospitati e dove spesso ricevono la visita delle rispettive famiglie, con l'ultima che si è di recente conclusa.
  Come anticipato nelle sedi parlamentari dal Ministro Mogherini, l'11 maggio ha fatto rientro a New Delhi l'ambasciatore Mancini, richiamato per consultazioni nel febbraio 2014.
  In merito all'Expo di Milano del 2015, le autorità di Nuova Delhi sono state tra le prime ad accogliere l'invito del Governo italiano a partecipare all'Esposizione universale. Per tale motivo, l'India rientra tecnicamente nel novero dei Paesi aderenti all'Expo. Tuttavia, si segnala che dal dicembre 2012 il
team indiano di tecnici’ ha interrotto ogni contatto con la società Expo.
  L'avvio della nuova fase conferma la perdurante buona fede del Governo italiano nella ricerca di una soluzione consensuale della controversia. Come più volte è stato anche richiesto dal Parlamento, da ultimo con un ordine del giorno unanime votato dall'Aula della Camera in occasione della conversione dell'ultimo decreto-legge missioni e sottoscritto da tutti i gruppi parlamentari, questa è la strada che il Governo ha scelto di intraprendere con il sostegno unanime e convinto del Parlamento stesso. Tale impostazione conferma che la nuova strategia di internazionalizzazione che si è aperta è effettivamente rappresentativa della volontà di tutto il popolo italiano e delle sue istituzioni. Si tratta di una fase sulla quale il Governo conta di procedere nel modo più condiviso, più trasparente e più convinto possibile, con l'auspicio che i due fucilieri possano ritornare definitivamente in Italia quanto prima e nel miglior modo possibile.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteriBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritti umani

accusa

India

personale militare