ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 190 del 14/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 14/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04021
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 14 marzo 2014, seduta n. 190

   CIRIELLI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   in questi ultimi anni, in cui termini come «precariato» e «disoccupazione» riempiono gli spazi dei quotidiani nazionali, particolarmente delicata e preoccupante è la situazione in cui versa il sistema scolastico italiano e il personale docente;
   da ultimo, basti considerare la vicenda di quanti hanno partecipato all'ormai tristemente noto concorso a cattedre, indetto con DDG n. 82 del settembre 2012, che dopo aver superato una selezione durissima e collocatisi in posizione utile rispetto al numero dei posti banditi, avrebbero dovuto risultarne vincitori;
   il condizionale è d'obbligo nel momento in cui, a fronte di un DDG che più di un anno fa bandiva, con grande risonanza, un concorso selettivo su base regionale per la copertura di 11.542 posti a cattedra e che per molti insegnanti, già abilitati ma precari, costituiva un'occasione in più per stabilizzare la propria posizione, tali vincitori si ritrovano ad oggi nell'incertezza paradossale di aver partecipato a una gara senza premi;
   in particolare, il MEF prima e solo successivamente, dopo che erano già avvenute le prime assunzioni da concorso, il decreto ministeriale del 30 agosto 2013 autorizzavano l'assunzione di sole 11.268 unità di personale docente ed educativo, suddivise a metà tra le graduatorie ad esaurimento e quelle del concorso;
   ridimensionati in questo modo i posti banditi dal decreto n. 82, per l'anno scolastico in corso è stato convocato dalle graduatorie di merito un numero di vincitori irrisorio, subordinato ai posti «effettivamente vacanti» e al «numero massimo dei posti messi a bando»: nessun comunicato sembra chiarire, però, se i posti banditi saranno assorbiti nella loro totalità e in che tempi;
   i numeri definitivi sono drastici: sui posti messi a bando, meno del 30 per cento è stato assunto e degli altri non si sa nulla di certo;
   degli 11542 candidati vincitori che hanno maturato il diritto all'assunzione, appena 3255 sono stati immessi in ruolo a settembre scorso e a livello regionale i numeri destano ancora più sconcerto: a solo titolo di esempio, per la scuola primaria in Puglia ci sarebbero state solo 25 immissioni in ruolo, a fronte dei 284 posti messi a concorso e in Campania 30 immissioni, a fronte di 360 posti a concorso;
   in altre regioni, come Lazio, Sicilia e Toscana, non tutte le procedure concorsuali sarebbero state addirittura completate in tempo utile per permettere le prime immissioni in ruolo nel corrente anno scolastico;
   è assurdo pensare che tale situazione, ad oggi così critica, possa derivare da grossolani errori compiuti nella previsione della disponibilità di posti da mettere a concorso;
   a parere dell'interrogante, una deroga ai posti di sostegno da assegnare al concorso avrebbe trovato una legittimazione logica nel fatto di poter contribuire allo sfoltimento delle graduatorie in affanno, ma soprattutto una legittimazione normativa nel fatto che il testo unico (decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297) stabilisce che le assunzioni vadano ripartite al 50 per cento tra graduatorie ad esaurimento e graduatorie concorsuali;
   se è vero che ci sono stati errori nella programmazione dei posti disponibili, non si comprende perché questa situazione debba penalizzare le graduatorie del concorso a favore delle graduatorie ad esaurimento;
   ancora una volta quello che dovrebbe essere il motore della scuola, il corpo docente, viene trattato dallo Stato come materiale di scarto;
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, accertata la gravità e urgenza degli stessi, quali provvedimenti ritenga opportuno adottare per garantire l'immissione in ruolo, in via prioritaria entro il biennio decorrente dall'anno scolastico in corso (articolo 1, comma 1 del bando) o entro al massimo un triennio, di tutto il contingente previsto dal DDG. n. 82 del 2012, utilizzando le graduatorie definitive con l'espressa indicazione dei vincitori (articolo 13, comma 2) nonché per garantire la proroga delle graduatorie di merito, come disposto dal testo unico (articolo 400, comma 17). (4-04021)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

concorso amministrativo

insegnante

assunzione