ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03846

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 183 del 05/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: MICILLO SALVATORE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2014
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2014
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2014
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2014
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2014
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2014
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/03/2014
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 02/02/2015

SOLLECITO IL 20/07/2016

SOLLECITO IL 14/03/2017

SOLLECITO IL 09/01/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03846
presentato da
MICILLO Salvatore
testo di
Mercoledì 5 marzo 2014, seduta n. 183

   MICILLO, PISANO, SILVIA GIORDANO, SIBILIA, COLONNESE, LUIGI DI MAIO, VIGNAROLI, BUSTO e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il comune di Giugliano in Campania, ad oggi rappresenta una delle realtà territoriali della provincia di Napoli, che mostra i segni più evidenti delle conseguenze scaturite dalla scellerata gestione commissariale dell'emergenza rifiuti in Campania;
   negli anni dell'emergenza rifiuti campana andata avanti dal 1994 al 2009, e anche negli anni successivi, diversi siti presenti sul territorio sono stati individuati più volte come recapito finale di rifiuti urbani rimossi dalle strade della città di Napoli e di altre località alle prese con le difficoltà conseguenti alla crisi nella gestione dei rifiuti;
   nel corso di diverse inchieste giudiziarie sono stati prodotti documenti come la cosiddetta «Perizia tecnica» del dottore Giovanni Balestri (geologo), che hanno rivelato la presenza di un massiccio traffico di rifiuti di origine industriale provenienti dagli insediamenti localizzati nel nord Italia che prima e durante gli anni dell'emergenza rifiuti hanno portato nelle discariche giuglianesi centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici;
   questi flussi di rifiuti industriali, sempre secondo le inchieste, venivano sapientemente coperti dal traffico di rifiuti urbani attraverso la cosiddetta tecnica del «giro di bolla» con la quale i formulari di accompagnamento dei rifiuti venivano falsificati per fare in modo che tutte le categorie di rifiuti venissero classificate come urbano e inviate poi insieme agli impianti CDR (oggi STIR) presso i quali venivano prodotte le cosiddette «eco-balle»;
   alcuni di questi traffici di rifiuti industriali invece raggiungevano diverse località sia nel comune di Giugliano che in altri comuni della provincia nord di Napoli o anche in comuni della provincia sud di Caserta per essere scaricati e sotterrate nelle ore notturne presso le numerose cave dismesse ricavate dalla attività di estrazione di sabbia e/o tufo per le costruzioni edili;
   la prova di questi traffici e di questi sversamenti di rifiuti industriali tossici sono le discariche presenti nella cosiddetta «Area vasta» di Giugliano dove insistono le «Resit», «Masseria del Pozzo» e «Novambiente», tutte interessate secondo la perizia tecnica Balestri dalla presenza di anomale concentrazioni di metalli pesanti e sostanza altamente cancerogene;
   a cavallo dei comuni di Giugliano e Villa Literno, nelle località rispettivamente di «Taverna del re» e «Lo Spesso» oggi insiste il più grande deposito di eco-balle presente in Campania che copre una superficie pari a circa 400 campi di calcio e ospita circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti di ogni genere (come dimostrato anche da recenti indagini effettuate dalla regione Campania);
   da anni, il territorio di Giugliano così come quello dei numerosi comuni rientranti nell'area compresa tra la provincia nord di Napoli e sud di Caserta nota alle cronache col nome di «Terra dei fuochi», continua ad essere teatro quotidiano dei cosiddetti roghi tossici nei quali vengono dati alle fiamme tonnellate e tonnellate di rifiuti di ogni genere smaltiti illegalmente;
   da alcuni anni in questi territori si registra un costante incremento di patologie tumorali che, colpiscono in maniera sempre più aggressiva e in età sempre più giovane;
   i dati clinici raccolti in questi anni da numerosi medici e scienziati che hanno deciso di monitorare questo fenomeno hanno evidenziato anche l'insorgere sempre più marcato di malformazioni in età neonatale piuttosto che alterazioni a carico dell'apparato neurologico;
   uno dei territori maggiormente interessati da fenomeni di questo genere è quello a ridosso del cosiddetto termovalorizzatore di Acerra dove vengono bruciate circa 600 mila tonnellate di rifiuti tal quale all'anno;
   la scorsa estate, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 5a serie speciale – contratti pubblici n. 94 del 12 agosto 2013 è stato dato il via libera alla procedura per la concessione dell'appalto per la progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione e gestione di un nuovo termovalorizzatore per i rifiuti stoccati in balle in regione Campania;
   la località individuata per la realizzazione del nuovo impianto ricade proprio nel comune di Giugliano, al centro delle aree inquinate richiamate in premessa;
   nel corso di incontri tenutisi nei mesi scorsi (anche dal sottoscritto con i colleghi del Senato), con la giunta regionale campana e con il Ministro pro tempore dell'ambiente, Andrea Orlando, si è avuto modo di contestare l'idea di realizzare un nuovo impianto di incenerimento in Campania e nello specifico in un'area già devastata sotto il profilo ambientale come quella di Giugliano;
   il Movimento 5 Stelle ha avuto modo di presentare un piano alternativo all'inceneritore per lo smaltimento delle eco-balle invitando le autorità regionali e nazionali interessate a valutare soluzioni alternative all'incenerimento;
   al momento la procedura per la realizzazione del nuovo impianto è ferma alla fase di dialogo competitivo avviata in seguito alle due uniche offerte pervenute da parte delle società A2A e Astaldi, con quest'ultima che proprio poche settimane fa ha ritirato la propria offerta –:
   se i Ministri siano a conoscenza della procedura finalizzata alla realizzazione del nuovo inceneritore previsto nel comune di Giugliano e degli enormi rischi di carattere ambientale e sanitario che un impianto di questo tipo può indurre in un territorio afflitto da una preesistente condizione di alta concentrazione di fattori inquinanti come quello compreso nel comune di Giugliano a ridosso delle aree richiamate in premessa. (4-03846)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

GIUGLIANO IN CAMPANIA,NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

gestione dei rifiuti

incenerimento dei rifiuti

protezione dell'ambiente

inchiesta giudiziaria

sostanza tossica