ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03794

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 04/03/2014
Stato iter:
05/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/05/2014
FRANCESCHINI DARIO MINISTRO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 24/03/2014

SOLLECITO IL 05/05/2014

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/05/2014

CONCLUSO IL 05/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03794
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Martedì 4 marzo 2014, seduta n. 182

   REALACCI e BONACCORSI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   si apprende da alcune agenzie di stampa locale e nazionale, dai maggiori canali di social media e da un articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano online del 25 febbraio 2014 – comprensivo di chiaro video dimostrativo – che il giardino seicentesco, del meraviglioso Palazzo Spada, in piazza Capo di Ferro a Roma, è oggetto di lavori di eradicamento e movimentazione del relativo sottosuolo per la creazione di un parcheggio sotterraneo e alcuni locali di servizio da rendere disponibili al Consiglio di Stato;
   come poi si evince dall'articolo ed anche dal sopraccitato video online alcune fontane originali di Palazzo Spada sono ad oggi in corso di smantellamento per far posto alle ruspe. Nel luogo dei lavori non è presente alcun cartello informativo sulla natura del cantiere come informazione per i tanti turisti, oltreché a tutela della sicurezza sul lavoro;
   Palazzo Spada è uno splendido edificio di inestimabile valore storico e a architettonico, sottoposto a vincolo artistico (ex legge n. 1089 del 1939), nel quale hanno sede sia il Consiglio di Stato sia l'omonima Galleria Spada. Fu costruito nel 1540 per il cardinale Girolamo Capodiferro. Il palazzo fu comprato nel 1632 dal cardinale Bernardino Spada, il quale incaricò Francesco Borromini di modificarlo secondo i nuovi gusti barocchi. Borromini creò, tra l'altro, il raro capolavoro di trompe-l'oeil della falsa prospettiva nell'androne dell'accesso al cortile, in cui la sequenza di colonne di altezza decrescente e il pavimento che si alza generano l'illusione ottica di una galleria lunga 37 metri (mentre è di 8); in fondo alla galleria, in un giardino illuminato dal sole, si trova una scultura che sembra a grandezza naturale, mentre in realtà è alta solo 60 centimetri. Per creare la sua falsa prospettiva, Borromini fu aiutato da un matematico, Padre Giovanni Maria da Bitonto. Le decorazioni scultoree in stucco manieristiche della facciata del palazzo, ispirate a quelle di Palazzo Branconio dell'Aquila, e del cortile, con sculture all'interno di nicchie incorniciate da ghirlande di fiori e frutta, grottesche e scene di significato simbolico in bassorilievo fra le piccole finestre del mezzanino, ne fanno la più ricca e bella facciata del Cinquecento romano. Nel cortile sono collocate le statue di Ercole, Marte, Venere, Giunone, Giove, Proserpina, Minerva, Mercurio, Anfitrite, Nettuno e Plutone. Il palazzo ospita anche una colossale scultura di Pompeo Magno, ritenuta essere quella ai cui piedi cadde Giulio Cesare. Fu trovata sotto le mura di confine di due case romane nel 1552: doveva essere decapitata per soddisfare le pretese di entrambe le famiglie, ma il cardinale Capodiferro, chiamato a dirimere la questione, intercedette a favore della scultura presso papa Giulio III, che la comprò, donandola poi al cardinale Capodiferro. Palazzo Spada è stato acquistato, con tutti gli arredi e la galleria, dallo Stato Italiano nel 1927;
   oggi, come già detto, tra false prospettive create da Francesco Borromini, quadri di Tiziano, Caravaggio e Rubens, fregi, colonne, stucchi e statue barocche ci si imbatte in qualcosa di più inaspettato e mal segnalato: ovvero un cantiere aperto per smantellare un giardino seicentesco posto in fondo al cortile principale;
   a Palazzo Spada sono state girate tra le più intense scene del film pluripremiato e premio Oscar 2014 «La Grande Bellezza» di Paolo Sorrentino –:
   se il Ministro sia a conoscenza della questione; se intenda chiarire se i lavori di realizzazione di locali e parcheggi interrati ad uso del Consiglio di Stato siano provvisti della dovuta autorizzazione da parte della competente Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il comune di Roma Capitale e del Lazio e con quali prescrizioni a tutela del giardino e dell'intero palazzo Spada; se sia prevista, a chiusura del cantiere, la ricostruzione del giardino come era e dove era e il ragionevole smantellamento del parcheggio di servizio al Consiglio di Stato collocato nell'antistante piazza Capo di Ferro, che peraltro visibilmente interrompe la visione della facciata di Palazzo Spada e del Ninfeo delle Mammelle, proseguo della scena artistica seicentesca della detta piazza; da ultimo, se il Ministro, per quanto di competenza e per tramite degli uffici territoriali del dicastero, non ritenga utile promuovere con il comune di Roma Capitale un tavolo tecnico al fine di implementare fattivamente un progetto organico per la salvaguardia dal degrado, dall'incuria, dalla criminalità organizzata il centro storico di Roma, già patrimonio UNESCO, rivalorizzandolo, stante il continuo peggioramento delle sue condizioni di vivibilità e il calo turistico che subisce. (4-03794)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 5 maggio 2014
nell'allegato B della seduta n. 222
4-03794
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Con l'interrogazione parlamentare in esame l'interrogante chiede se si sia a conoscenza dei lavori di realizzazione di un parcheggio sotterraneo nel cortile di palazzo Spada, se i lavori di realizzazione di locali e parcheggi interrati, ad uso del Consiglio di Stato, siano provvisti della dovuta autorizzazione da parte della competente soprintendenza e con quali prescrizioni a tutela del giardino e dell'intero palazzo Spada, se sia prevista, a chiusura del cantiere, la ricostruzione del giardino come era e dove era e il ragionevole smantellamento del parcheggio di servizio al Consiglio di Stato, collocato nell'antistante piazza Capo di Ferro e, infine, se, per quanto di competenza e per tramite degli uffici territoriali del dicastero, non si ritenga utile promuovere con il comune di Roma Capitale un tavolo tecnico al fine di implementare fattivamente un progetto organico per la salvaguardia dal degrado, dall'incuria, dalla criminalità organizzata del centro storico di Roma, già patrimonio Unesco, rivalorizzandolo.
  Al riguardo, si comunica quanto segue.
  Già nel 1994, il Consiglio di Stato manifestò la propria intenzione di realizzare, con fondi propri, un parcheggio interrato al di sotto del giardino di palazzo Spada; trattandosi di bene vincolato ai sensi della legge 1o giugno 1939, n. 1089, l'intervento ha richiesto il nulla osta obbligatorio e vincolante delle soprintendenze interessate.
  Il Consiglio di Stato, non avendo un proprio ufficio tecnico, espressamente richiese che il progetto fosse realizzato da tecnici delle soprintendenze.
  Nel 1998, individuata l'area ritenuta più idonea per la realizzazione del parcheggio interrato per numero trentadue autovetture, la Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici di Roma predispose il progetto, unitamente alla consorella Soprintendenza archeologica di Roma.
  Negli anni 1998-2000 vennero eseguite le palificate perimetrali, per consentire la prosecuzione degli scavi in sicurezza, altre palificate all'interno dell'area, per l'esecuzione della rampa di accesso al parcheggio, con la rimozione della parte del giardino interessata ai lavori del parcheggio sotterraneo, fino alla profondità di m. 4,30 e, infine, un solaio in cemento armato per la copertura dell'area.
  Va, poi, precisato che, come attestato dal Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, la
facies attuale del giardino non corrisponde a quella seicentesca, bensì è una ricomposizione dello stato del giardino monumentale, attuata, nel predetto periodo 1998-2000, dall'architetto Mario Lotti Ghetti, già direttore generale del Ministero e all'epoca direttore dei lavori, su base documentale dell'architetto incisore francese Paul Letaroully, databile ai primi anni del XIX secolo. Lo stesso architetto Lolli Ghetti, nella conferenza stampa tenutasi il 5 marzo 2014, in merito ai lavori in corso a palazzo Spada, ha precisato che anche le fontane presenti nel giardino sono ricostruzioni recenti e non costruzioni realizzate nel ’600.
  La campagna di scavi archeologici è stata eseguita sotto la sorveglianza della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, competente per materia, allo scopo di verificare la fattibilità dell'intervento proposto dal Consiglio di Stato.
  L'indagine archeologica, i cui esiti sono stati comunicati, come detto sopra, dall'architetto Mario Lotti Ghetti nel corso della sopra menzionata conferenza stampa, ha messo in luce strutture tardo antiche: un'aula absidata con pavimentazione in
opus sectile, che insiste su un edificio di età imperiale ben conservato.
  A seguito di tali ritrovamenti il progetto del parcheggio è stato sottoposto dalle soprintendenze al parere del Comitato tecnico scientifico per i beni archeologici, massimo organo collegiale consultivo del Ministero.
  Nel verbale della seduta del 16 aprile 2009, il predetto Comitato ha testualmente dichiarato che «concorda con l'ipotesi di creare il parcheggio nell'area dei terrazzamenti e di musealizzare e valorizzare un monumento di eccezionale interesse quale è l'aula con l’
opus sectile».
  Il citato Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio ha, poi, precisato che: «I lavori ripresi attualmente, sempre con fondi del Consiglio di Stato, sono, quindi, la naturale prosecuzione di quanto proposto dal comitato tecnico scientifico per i beni archeologici e riguardano il completamento del parcheggio interrato secondo le indicazioni impartite. Tale adeguamento, prevedendo l'eliminazione di quattro pilastri in cemento armato al piano interrato, già realizzati con i precedenti interventi, comporta necessariamente un consolidamento del solaio di copertura con conseguente intervento dal giardino sovrastante, che, come si ribadisce, non è il giardino originario del palazzo e che comunque verrà ripristinato nella situazione
quo ante al termine dei lavori».
  Per quanto concerne, infine, la richiesta avanzata dall'interrogante di «promuovere con il Comune di Roma Capitale un tavolo tecnico al fine di implementare fattivamente un progetto organico per la salvaguardia dal degrado, dall'incuria, dalla criminalità organizzata il centro storico di Roma», si comunica che già da un anno questa amministrazione ha attivato un tavolo tecnico con il comune di Roma Capitale in applicazione della direttiva ministeriale del 10 ottobre 2012, riguardante «Esercizio di attività commerciali e artigianali su aree pubbliche in forma ambulante o su posteggio, nonché di qualsiasi altra attività non compatibile con le esigenze di tutela del patrimonio culturale».
  I lavori del tavolo, dopo la sospensione dovuta alle elezioni amministrative per l'elezione del sindaco di Roma, sono ripresi nella prospettiva di un accordo interistituzionale, anche alla luce del decreto legislativo 18 aprile 2012, n. 61, in materia di ordinamento di Roma Capitale.

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismoDario Franceschini.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ROMA,ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

patrimonio culturale

area di parcheggio

opera d'arte