ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03743

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 180 del 26/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 26/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 26/02/2014
Stato iter:
03/08/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/08/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/08/2016

CONCLUSO IL 03/08/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03743
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Mercoledì 26 febbraio 2014, seduta n. 180

   PIAZZONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   Roma è stata colpita da un violento e prolungato nubifragio nei primi giorni di febbrai che 2014 ha provocato moltissimi danni nella Valle Galeria. Non solo cantine, ma anche negozi e appartamenti allagati, intere famiglie evacuate, altre isolate in casa;
   i danni sono ingenti proprio perché in una zona come questa, piena di impianti industriali inquinanti, attraversata dal Rio Galeria, che è stato certificato come uno dei corsi d'acqua più inquinati d'Italia e che ora è esondato spargendo i suoi veleni nelle campagne, si è aggiunto l'inquietante allagamento dell'inceneritore dei rifiuti ospedalieri dell'AMA;
   in questo impianto confluiscono, per essere inceneriti i rifiuti di tutti gli ospedali del Lazio: l'allagamento del piazzale dove erano stoccati questi rifiuti ne ha causato la dispersione e anche la rottura;
   i contenitori vengono consegnati ermeticamente sigillati dalle strutture ospedaliere ed è tassativamente vietato aprirli da parte degli operatori dell'impianto, perché possono essere altamente pericolosi e infettivi. Molte immagini apparse sui mezzi di informazione mostrano la rottura di tali contenitori con evidenti striature rosse nell'acqua che fanno pensare a del sangue che sia uscito e si sia sparso, trasportato dall'acqua chissà dove;
   i rifiuti vengono classificati in base all'origine in rifiuti urbani e rifiuti speciali e in base alle loro caratteristiche di pericolosità in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi;
   le autorità locali del corpo di polizia municipale di Roma (Comando XII di Monteverde) hanno posto sotto sequestro penale il 2 febbraio 2014 l'area adibita abusivamente a discarica di rifiuti per violazione dell’ex decreto-legge n. 152 del 2006 per inquinamento di terreno agricolo per fuoriuscita di petrolio in località via di Ponte Malnone;
   questo si aggiunge al già gravissimo stato di inquinamento delle falde acquifere e dell'aria che la zona di Malagrotta da anni affronta in continua emergenza evidenziando un vero e proprio disastro ambientale –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare per valutare il danno all'ambiente e le possibili ricadute sulla popolazione della zona intrecciando tutti i parametri di breve, medio e lungo termine;
   se non intenda reperire mezzi e fondi sufficienti per garantire all'Italia, in tempi brevi, un trattamento efficace ed efficiente del ciclo dei rifiuti, in linea con la normativa europea, specie in questo Paese in cui il territorio rappresenta l'elemento fondamentale per la sua economia, dato che dalla sua tutela dipendono settori strategici quali l'agro-alimentare, il gastronomico, il turistico legato sia alla bellezza paesaggistica che al patrimonio artistico che lo vedono al primo posto nel mondo. (4-03743)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 agosto 2016
nell'allegato B della seduta n. 667
4-03743
presentata da
PIAZZONI Ileana Cathia

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si rappresenta quanto segue.
  Dalle informazioni acquisite dai competenti uffici di Roma Capitale risulta che, a seguito dell'evento alluvionale del febbraio 2014, l'agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA) della regione Lazio – congiuntamente con la Polizia di Roma Capitale, i presidenti dei municipi XI e XII e personale della protezione civile – ha effettuato un sopralluogo presso il sito AMA, nel corso del quale i competenti gruppi di polizia locale hanno posto sotto sequestro i terreni esterni agli stabilimenti. A tutela della salute pubblica è stata, contestualmente, emanata l'ordinanza sindacale n. 25 del 6 febbraio 2014 con la quale è stato interdetto l'utilizzo dei pozzi d'acqua per l'irrigazione agricola e per l'abbeveraggio del bestiame sino al ripristino delle condizioni ordinarie.
  Relativamente alla dispersione di rifiuti sanitari ospedalieri fuoriusciti dall'impianto AMA di Ponte Malnome, si rappresenta che il dipartimento tutela ambientale di Roma Capitale ha convocato la Conferenza dei Servizi finalizzata all'approvazione ex, decreto legislativo n. 152/2006 e legge regionale Lazio n. 27/1998 del «Piano di caratterizzazione – Risultati dell'indagine preliminare dell'area adiacente allo stabilimento e successivi aggiornamenti delle indagini sulla dispersione dei rifiuti ospedalieri in località Ponte Malnome» presentato da AMA s.p.a.
  La conferenza dei servizi – valutata la documentazione prodotta da AMA, tenuto conto della relazione dei CTU incaricati dal Giudice nell'ambito del procedimento penale RGNR 11823/2014 e dei pareri espressi dagli enti intervenuti – ha ritenuto esaustive le indagini eseguite dopo la rimozione dei rifiuti, stabilendo che la conclusione del caso dovesse essere formalizzata da AMA s.p.a. mediante l'auto certificazione che, a norma di legge, chiude il procedimento amministrativo di notifica di evento di contaminazione.
  In ordine allo sversamento di prodotti idrocarburici e scarti petroliferi presso la ex Raffineria di Roma s.p.a, ed al possibile inquinamento delle acque di falda, si rende noto che la Società proprietaria ha trasmesso la relazione conclusiva delle attività di messa in sicurezza di emergenza svolte nelle aree interessate dall'evento di contaminazione, allegando una relazione tecnica nella quale si dichiara che, all'esito di campionamenti ed analisi di laboratorio, gli interventi di messa in sicurezza si ritengono conclusi.
  L'Arpa Lazio ha confermato la conformità dei terreni in sito ai limiti tabellari della normativa di settore in accordo alla destinazione urbanistica dell'area.
  Pertanto, all'esito delle operazioni di messa in sicurezza adottate dalle due società e sulla base della relativa documentazione agli atti del dipartimento tutela ambientale di Roma Capitale, è da escludersi la presenza di contaminazione residua dopo l'avvenuta rimozione dei rifiuti sanitari e degli idrocarburi dispersi.
  Inoltre, si fa presente che questa amministrazione, agendo secondo la logica dell'economia circolare, del riciclo e della rigenerazione delle risorse, si sta già da tempo adoperando per colmare i ritardi e le lacune nella gestione dei rifiuti.
  Al riguardo, tra le diverse misure, si ricorda che l'articolo 35, comma 1, del decreto – legge 12 settembre 2014, n. 133 (così detto «decreto Sblocca Italia»), convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, prevede che «entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di bollano, con proprio decreto, individua a livello nazionale la capacità complessiva di trattamento di rifiuti urbani e assimilati degli impianti di incenerimento in esercizio o autorizzati a livello nazionale, con l'indicazione espressa della capacità di ciascun impianto, e gli impianti di incenerimento con recupero energetico di rifiuti urbani e assimilati da realizzare per coprire il fabbisogno residuo, determinato con finalità di progressivo riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale e nel rispetto degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio, tenendo conto della pianificazione regionale. Gli impianti così individuati costituiscono infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale, attuano un sistema integrato e moderno di gestione di rifiuti urbani e assimilati, garantiscono la sicurezza nazionale all'autosufficienza, consentono di superare e prevenire ulteriori procedure di infrazione per mancata attuazione delle norme europee di settore e limitano il conferimento di rifiuti in discarica».
  La finalità del decreto in questione è quella di ridurre il conferimento dei rifiuti in discarica (calcolato ad una percentuale massima del 10 per cento) e di sfruttare al meglio la rete impiantistica nazionale già esistente, delineando una potenziale linea strategica nazionale di medio lungo termine sulla gestione dei rifiuti per gli anni avvenire, in ottemperanza all'obiettivo di ottimizzazione della rete infrastrutturale dedicata al recupero energetico su scala nazionale previsto nell'ambito del «
pacchetto economia circolari».
  Con specifico riferimento alla strategia nazionale delineata dalle disposizioni dei decreti attuativi dello «Sblocca Italia», si rappresenta, inoltre, che questo Ministero ha accolto la richiesta della conferenza Stato-regioni di istituire un comitato, presso la conferenza stessa, per la gestione integrata ed efficiente del ciclo dei rifiuti.
  Tale Comitato avrà funzioni istruttorie, di raccordo e di coordinamento e concorrerà ad ottimizzare l'efficacia del sistema integrato di gestione dei rifiuti e assicurerà il monitoraggio e il coordinamento a livello nazionale per l'attuazione delle politiche di gestione dei rifiuti.
  Alla luce delle informazioni esposte, questo Ministero continuerà a svolgere le attività e valutazioni di competenza in materia con il massimo grado di attenzione.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2006 0152

GEO-POLITICO:

ROMA,ROMA - Prov,LAZIO

EUROVOC :

inquinamento idrico

eliminazione dei rifiuti

inquinamento del suolo

opera d'arte