ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03636

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 176 del 19/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/02/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/02/2014
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/02/2014
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/03/2014
Stato iter:
02/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/08/2017

CONCLUSO IL 02/08/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03636
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo di
Mercoledì 19 febbraio 2014, seduta n. 176

   GIANCARLO GIORDANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   da circa 2 mesi i territori di Montoro e Solofra, situati in una zona di cerniera tra le province di Avellino e Salerno, nell'Alta Valle dell'Irno, sono interessati da una grave emergenza socio-ambientale. L'alta presenza di TCE (tetracloroetilene) nell'acqua per uso domestico, in pubbliche fontane, proveniente da pozzi di proprietà dell'Alto calore servizi, ha innescato un'emergenza che è solo agli inizi. Infatti, i successivi e diversi controlli effettuati ai pozzi che servono le industrie conciarie, hanno portato alla chiusura di ben dieci opifici per la stessa presenza di sostanze riconducibili al suddetto pericoloso composto chimico. Il tetracloroetilene è un organoclorurato che se versato sul suolo penetra il terreno fino ad interessare la falda, provocando per la sua pesantezza e densità contaminazione di lunga durata;
   da questo preoccupante scenario di natura ambientale e sanitaria deriva anche la ricaduta di gravi problemi nell'ambito socio-economico della zona con ripercussioni sull'apparato produttivo di quel distretto industriale ed i livelli occupazionali già fortemente provati dal perdurare della crisi dei mercati;
   già nel 2004 l'apposita Commissione parlamentare di inchiesta accertò gravi inadempienze nel sistema di depurazione delle acque che la stessa Arpac certificò nel 2007 (se ne può prendere visione grazie allo studio svolto dall'autorità di bacino del Sarno nell'ambito del «Progetto Integrato Parco Regionale dei Monti Picentini»);
   l'opera di risanamento del fiume Sarno, iniziata dall'allora commissario generale Roberto Jucci, proponeva, tra l'altro, il potenziamento e l'ammodernamento degli impianti di depurazione di Solofra (Co.Di.So) e di Mercato San Severino. In maniera inopinata e fuori da ogni logica di sana amministrazione proprio gli ultimi riparti, nel giugno del 2013, destinati alla bonifica del fiume Sarno e alla ridefinizione di un moderno sistema di depurazione integrato, hanno escluso definitivamente il torrente Solofrana ed il distretto della concia di Solofra, che risulta ancora oggi al primo posto per importanza tra quelli manifatturieri del Mezzogiorno;
   nel mentre si è pensato bene di finanziare nel comprensorio montorese, a monte ed a valle del distretto industriale, progetti per 13 milioni di euro derivanti dal piano di sviluppo rurale 2007/2013 recentemente approvati dalla Unione europea, per la costruzione di due mega-vasche di laminazione e per far fronte ad un eventuale quanto improbabile rischio di natura alluvionale, considerato anche il progressivo depauperamento del letto fluviale dei corsi d'acqua in questione;
   l'area interessata da questi interventi insiste su di una superficie di circa 16 ettari, dei quali ben 10 ettari impegnati ad uso agricolo per prodotti tipici e di pregio come il «Carciofo preturese» e la «Cipolla ramata di Montoro», che ha recentemente presentato documentazione per il riconoscimento del marchio IGP;
   questi enormi invasi alla fine rischiano di riempirsi di ogni sorta di rifiuto civile ed industriale ma soprattutto di trasformarsi in appetibili siti incustoditi di scarichi abusivi provenienti dal distretto conciario, quindi altamente tossici, nonché dalle attività illecite della criminalità organizzata;
   occorrerebbe affrontare in termini di urgenza i problemi innanzi esposti rispondendo a tutta questa inerzia e a questo scempio con gli unici gesti riparatori e al momento possibili nei confronti della cittadinanza, ulteriormente preoccupata per l'incremento di malattie tumorali anche in età adolescenziale, con poche ma urgenti misure anche per ridare un minimo di tranquillità e di normalità nell'esercizio dell'approvvigionamento idrico e per intraprendere un percorso che vada verso un serio e duraturo risanamento ambientale dell'area e non alla sua ulteriore e dannosa urbanizzazione;
   sarebbe opportuno recuperare ed armonizzare i finanziamenti regionali ed europei per la bonifica del bacino idrico e fluviale montorese-solofrano soprattutto per la creazione di un moderno sistema di depurazione delle acque che contempli il riciclo delle stesse e un considerevole risparmio in termini di costi e di energia, superando le logiche campanilistiche utilizzate finora per la canalizzazione dei fondi stanziati in maniera distorta ed avulsa dal contesto per i quali erano stati programmati –:
   di quali elementi disponga il Governo in merito ai risultati delle analisi fisico-chimiche operate negli ultimi 5 anni che, a diverso titolo, sono state realizzate in quest'area;
   se non si intenda promuovere una verifica da parte del Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente nell'area in questione. (4-03636)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 agosto 2017
nell'allegato B della seduta n. 847
4-03636
presentata da
GIORDANO Giancarlo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dagli enti territoriali competenti, si rappresenta quanto segue.
  L'ARPAC dipartimento di Avellino, interpellata anche dalla prefettura di Avellino, fa presente, in via preliminare, che, sin dalla sua istituzione, ha effettuato il monitoraggio delle acque del torrente Solofrana al fine di definire lo stato ambientale e fornire dati necessari all'adozione di provvedimenti e misure tecniche finalizzate alla riduzione degli impatti antropici derivanti prevalentemente dall'industria conciaria nei territori dei comuni di Solofra e Montoro.
  Per quanto concerne il torrente Solofra, segnala che, a seguito dei numerosi interventi effettuati sia nell'ambito del monitoraggio che del supporto alle forze dell'ordine, da tempo è stato acclarato che la contaminazione delle acque superficiali è essenzialmente connessa alla presenza di cromo in concentrazioni superiori ai limiti normati, riconducibile ai frequenti scarichi anomali di reflui conciari. Il torrente in questione, infatti, non è interessato da scarichi di depuratori di reflui urbani, che vengono trattati nell'impianto consortile di Mercato Sanseverino ove, da qualche anno, confluisce anche lo scarico del depuratore dell'area ASI di Solofra.
  Inoltre, al fine di aggiornare lo stato delle attività svolte dall'ARPAC, da quest'anno la stazione di monitoraggio sul corso d'acqua è in contrada Sala del comune di Montoro, dove il torrente ha una costante presenza di acqua in alveo. Lo spostamento del punto di monitoraggio si è reso necessario in quanto, in località Ponte San Pietro, l'alveo del corso d'acqua è frequentemente asciutto. I dati del monitoraggio chimico fisico sulla qualità delle acque superficiali, per gli anni 2013-2015 per gruppi di inquinanti (metalli, composti organici volatili e idrocarburi policiclici aromatici), attestano quanto precedentemente descritto, ovvero che l'inquinamento del corso d'acqua ha natura industriale con ricadute sull'ecosistema acquatico, monitorato anch'esso nel 2015. Lo stato ecologico riscontrato è stato scarso.
  Gli impatti negativi derivanti dalle fonti di pressione citate sono stati riscontrati anche in un significativo fenomeno di inquinamento da tetracloroetilene, rilevato durante campionamenti di pozzi ad uso industriale e potabile effettuati dall'ARPAC; inquinamento non riscontrato nella stazione ACC 7, unico punto di prelievo della rete di monitoraggio istituzionale, affidato al dipartimento di Avellino, localizzato a monte dell'area industriale.
  L'ARPAC, infine, segnala che, in attesa dell'avvio delle attività di caratterizzazione, si è programmato di estendere l'attività di controllo sulla qualità delle acque sotterranee ad ulteriori tre pozzi nel territorio del polo conciario, in vista dell'incremento dei punti di monitoraggio nella rete regionale da parte della direzione tecnica ARPAC.
  A tal proposito, secondo quanto riferito dalla regione Campania, con D.D. n. 474 del 10 luglio 2015, è stato approvato il piano di caratterizzazione per l'area Solofrano-Montorese, ricompresa nei comuni di Solofra e Montoro (Avellino), con il quale è stato disposto l'invio degli esiti della caratterizzazione entro il termine di sei mesi dalla data di rilascio del decreto; trascorso detto termine, la U.O.D. 14 – autorizzazioni ambientali e rifiuti di Avellino – con nota del 7 ottobre 2016, ha invitato l'ATO 1 a trasmettere gli esiti della caratterizzazione e quest'ultimo, il 17 ottobre 2016, ha comunicato che, per carenza di finanziamento dell'intervento, non è stato possibile procedere alla stipula del contratto per l'attuazione del piano di caratterizzazione. Pertanto, la direzione generale per l'ambiente e l'ecosistema ha reso nota la proposta di programmazione del finanziamento della caratterizzazione a valere sulle risorse del POR FESR Campania 2014/2020.
  La U.O.D. 14 – autorizzazioni ambientali e rifiuti di Avellino – ha sollecitato l'Ato1, in data 2 febbraio 2017, ad inviare gli esiti della caratterizzazione.
  Da ultimo, sulla base delle informazioni rese dalla prefettura UTG di Avellino, si segnala che il commissario straordinario dell'AATO 1, con delibera n. 2 del 15 febbraio 2017, ha preso atto del nuovo decreto di finanziamento della regione Campania n. 23 del 2 febbraio 2017, e il RUP ha adottato la determina n. 76 dell'11 marzo 2017 inerente le attività propedeutiche alle attività di appalto e di gara.
  Inoltre, il 20 marzo 2017 si è costituita con convenzione l'area di sviluppo Alto Sarno-Valle dell'Irno tra comuni di Solofra (capofila), Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Fisciano, Forino, Montoro, MS. Severino, Pellezzano, che ha approfondito detta tematica anche con il supporto del partenariato dell'autorità Campania centrale, al fine di un intervento omogeneo e di ampio raggio sui territori interessati, nonché della corretta individuazione delle risorse economiche e degli enti competenti per la gestione, la manutenzione e il costante controllo della funzionalità delle opere di regimentazione idraulica che si andranno a realizzare.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato, tenendo alto il livello di attenzione sulla questione.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MONTORO INFERIORE,AVELLINO - Prov,CAMPANIA, SOLOFRA,AVELLINO - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

rifiuti industriali

finanziamento comunitario

corso d'acqua

risorse idriche

protezione delle acque