ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03196

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 154 del 17/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: VERINI WALTER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/01/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2014
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2014
GIULIETTI GIAMPIERO PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2014
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 17/01/2014


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/01/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03196
presentato da
VERINI Walter
testo di
Venerdì 17 gennaio 2014, seduta n. 154

   VERINI, PELUFFO, ASCANI, GIULIETTI e SERENI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   si è appreso dalla stampa nazionale (articoli di Carmine Gazzanni del 7 gennaio 2014 sul sito «espresso.repubblica.it» e di Beppe Giulietti dell'8 gennaio 2014 sul sito «Ilfattoquodiano.it») che dall'8 all'11 agosto 2013 la testata giornalistica Tuttoggi.info si è occupata delle inchieste in corso sulla Banca Popolare di Spoleto (BPS), commissariata dopo una ispezione della Banca d'Italia e che tale inchiesta vede rinviate a giudizio 34 persone per reati che vanno dalla mediazione usuraria all'ostacolo alla vigilanza, dall'associazione a delinquere fino alla bancarotta fraudolenta;
   la testata giornalistica citata si è occupata della vicenda con un'inchiesta giornalistica in tre puntate redatte in collaborazione dal direttore di Tuttoggi.info, Carlo Ceraso, e dal giornalista del Giornale dell'Umbria Massimo Sbardella;
   il giudice per le indagini preliminari Daniela Caramico D'Auria in data 20 dicembre 2013, dopo la querela presentata a novembre da Giovannino Antonini, ex dominus della BPS, ha disposto il sequestro preventivo mediante «oscuramento» delle pagine del sito sulle quali erano pubblicati articoli contenenti brani di intercettazioni di vari indagati;
   il codice di procedura penale, all'articolo 329, pone un divieto di pubblicazione solo per gli atti coperti da segreto istruttorio;
   nell'ordinanza di sequestro lo stesso magistrato ha dichiarato che «le intercettazioni pubblicate negli articoli» sono «atti non più coperti da segreto», avendo il pubblico ministero emesso avviso di conclusione delle indagini in data 29 maggio ed essendo quindi stati già stati trasmessi alle parti interessate e coinvolte; la motivazione del provvedimento sarebbe pertanto quella di tutelare il diritto alla riservatezza;
   il provvedimento fa inoltre riferimento ai rischi che deriverebbero da tale pubblicazione, ed in particolare alla possibilità di influire in modo indebito sulle decisioni che potranno essere assunte dal giudice di merito;
   gli interroganti ritengono che si rischi la lesione del diritto costituzionale della stampa ad informare e di quello dei cittadini ad essere informati – segnatamente su una materia così sensibile come quella riguardante un importante istituto di credito quotato in Borsa – e una delle funzioni fondamentali dell'informazione nei sistemi democratici, ovvero il potere di controllo;
   gli interroganti ritengono che potrebbe configurarsi una condotta non conforme alle prescrizioni del codice di procedura penale e che potrebbe creare un gravissimo precedente che potrebbe intimidire in futuro il giornalismo d'inchiesta e la cronaca giudiziaria –:
   se intenda verificare i presupposti per porre in essere un'iniziativa ispettiva ai fini dell'eventuale esercizio di poteri di competenza. (4-03196)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

stampa

protezione delle comunicazioni

cittadino