ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02788

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 130 del 03/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: TONINELLI DANILO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/12/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02788
presentato da
TONINELLI Danilo
testo di
Martedì 3 dicembre 2013, seduta n. 130

   TONINELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   «Il teleriscaldamento è un sistema di riscaldamento collaudato e sfruttato in Europa centrosettentrionale, in America del Nord e in Giappone; inoltre è ampiamente diffuso anche in Cina e nei Paesi dell'Est. (...) La città di Brescia, nel 1971, fu una tra le prime ad introdurre questo servizio in Italia, attualmente Brescia, Torino e Reggio Emilia sono i maggiori poli urbani italiani all'avanguardia nel settore del teleriscaldamento. Le regioni italiane che usufruiscono maggiormente di questa forma di riscaldamento sono quindi la Lombardia, il Piemonte, l'Emilia Romagna, il Veneto e l'Alto Adige (vista la sua ampia disponibilità di biomassa per l'alimentazione delle centrali), con le città di Brescia, Torino, Milano, Verona, Forlì, Mantova, Imola, Cremona, Ferrara, Bologna, Lodi, Legnano e Brunico» (www.teleriscaldamento.eu);
   il teleriscaldamento, diffusosi dunque anche in Italia considerati i diversi vantaggi che offrirebbe rispetto ad altri sistemi di riscaldamento, ha tuttavia suscitato non poche polemiche;
   a Rimini, ad esempio, ci sono stati casi di bollette talmente «salate» da aver indotto i comitati a fare ricorso al Tar. Partendo proprio dal caso riminese il Garante della concorrenza e del mercato ha anche avviato un'indagine conoscitiva sul settore del teleriscaldamento in Italia – provvedimento numero 23184 – (Il Fatto Quotidiano, Rimini, 30 gennaio 2012);
   altre contestazioni si sono verificate anche a Bergamo, e a Cinisello Balsamo, dove addirittura una palazzina avrebbe deciso di rompere il rapporto con l'azienda che gestisce il teleriscaldamento a causa del rincaro delle bollette del 91 per cento (milanotoday.it del 18 giugno 2013);
   anche a Cremona il teleriscaldamento è al centro di accese polemiche legate ad alti costi di gestione, dispersioni di calore ed inefficienze riscontrate dagli utenti. Alcuni inquilini delle case popolari avrebbero ricevuto bollette di oltre mille euro a bimestre, con conseguente aggravio della loro condizione economica già fortemente disagiata;
   sempre a Cremona all'interrogante risulta vi siano casi di invalidi e famiglie disoccupate con minori che non possono usufruire né del teleriscaldamento né dell'acqua calda sanitaria;
   in proposito il Comitato acqua pubblica ha dichiarato che «Il teleriscaldamento doveva essere la soluzione migliore per le nostre case: più ecologico, più economico e più efficiente; invece a Cremona come altrove il sistema sta dimostrando di essere non solo ben poco ecologico, ma anche di avere costi a volte insostenibili, soprattutto per chi abita in complessi di edilizia popolare, che hanno impianti mal funzionanti e inadeguati per condomini mal coibentati e non costruiti secondo criteri di efficienza energetica (...)»;
   tali polemiche hanno portato l'azienda che ha in gestione il sistema di teleriscaldamento di Cremona (AEM Gestioni srl) ad intervenire sulla questione con un comunicato confermando che la rete di teleriscaldamento «non è solo perfettamente funzionante, ma anche rispetta i migliori parametri di sicurezza e di efficienza del settore»;
   all'interrogante risulta tuttavia che proprio a Cremona un esperto in gestione dell'energia accreditato (EGE) incaricato da oltre 200 famiglie, avrebbe dimostrato la scarsa convenienza del teleriscaldamento. Inoltre, a suo avviso, le bollette sarebbero poco chiare, senza l'indicazione delle unità di misura, e quindi indecifrabili per l'utente normale –:
   se il Governo sia in possesso di dati circa l'effettiva economicità ed efficienza del sistema di teleriscaldamento e se intenda promuovere, per quanto di competenza, studi o ricerche sull'argomento.
(4-02788)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

riscaldamento

rendimento energetico

legislazione antitrust