ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02785

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 130 del 03/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: CARRESCIA PIERGIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/12/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/12/2013
Stato iter:
24/10/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/10/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 24/10/2016

CONCLUSO IL 24/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02785
presentato da
CARRESCIA Piergiorgio
testo di
Martedì 3 dicembre 2013, seduta n. 130

   CARRESCIA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la legge finanziaria dello Stato per il 2010 (legge 23 dicembre 2009, n. 191) ha previsto all'articolo 2, comma 240, lo stanziamento di un fondo di 1 miliardo di euro per l'attuazione di un programma nazionale di interventi finalizzato alla «programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico»;
   il programma è stato avviato con la stipula di venti accordi di programma tra le singole regioni ed il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   l'accordo relativo alla regione Marche è stato stipulato tra il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il presidente della giunta regionale delle Marche il 25 novembre 2010;
   l'accordo tipo è formato da un articolato che disciplina e regola le modalità di gestione a cura di un commissario straordinario nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e da tabelle attuative in cui sono individuati gli interventi da eseguire; l'accordo con la regione Marche segue lo standard di tutti gli accordi siglati dalle altre regioni, fatte salve alcune specificità;
   per quanto riguarda l'accordo con la regione Marche, esso prevede una quota a carico dello Stato – Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pari a 35.900.000,00 milioni di euro, ed una quota a carico della regione Marche pari ad euro 20.527.838,75;
   inoltre è stata prevista una fase programmatica, da sostenere con eventuali risorse aggiuntive, per ulteriori euro 4.650.000,00;
   successivamente alla stipula dell'accordo si sono verificate due circostanze operative significative:
    il primo commissario straordinario nominato per la gestione dell'accordo per le Marche è stato sostituito con un secondo commissario (dottor Antonio Senni), che ha potuto quindi avviare le proprie attività soltanto in un tempo posticipato rispetto agli altri commissari;
    il Ministero ha richiesto a tutte le regioni di proporre la riduzione del 10 per cento della quota Stato (euro 3.590.000,00) in quanto il 10 per cento dell'intero stanziamento statale era stato nel frattempo destinato a finalità diverse, ancorché similari ed urgenti, da quelle originarie;
   allo stato attuale l'accordo per la regione Marche è in attuazione molto avanzata, pur nei limiti delle risorse sinora rese disponibili:
    per la parte «quota Stato» sono in corso di utilizzo sia una prima dotazione di euro 5.130.626,62, sia un secondo finanziamento di euro 13.600.000,00, per un totale di euro 18.730.626,62. Alcuni lavori sono conclusi, molti altri sono in procinto di essere aggiudicati, in limitati casi sono in via di risoluzione le insorte difficoltà di tipo amministrativo-procedurale;
    per la parte «quota regione» gli interventi previsti sono stati realizzati per il 67 per cento in via accelerata secondo le fasi previste in via ordinaria (programmazione antecedente alla stipula dell'accordo); a tale soluzione si è pervenuti sia per l'urgenza di fronteggiare ove possibile gli effetti anche potenziali valutabili dopo gli eventi alluvionali del marzo 2011, sia perché la decorrenza delle attività commissariali non ha consentito il rapido inserimento di tali interventi nella gestione del commissario medesimo;
    per quanto riguarda il restante 33 per cento del programma quota regione, gli interventi previsti non risultano più attuabili per le mutate condizioni di disponibilità dei soggetti privati coinvolti (sia per il mancato completamento dei finanziamenti quota Stato connessi a tale coinvolgimento, sia per oggettive condizioni di difficoltà di mercato degli operatori interessati);
   al momento le prospettive di completamento del programma sono molto incerte e, certamente quanto ottimisticamente, attuabili solo nel medio-lungo periodo;
   infatti, a fronte del previsto ulteriore contributo di fonte regionale (su fondi già stanziati, iscritti a bilancio e parzialmente impegnati) di euro 6.000.000,00, la residua parte del programma (euro 13.600.000,00 + euro 3.590.000,00 di cui è stata richiesta la riduzione) sul quale con la stipula dell'accordo lo Stato ha assunto formale impegno a proprio carico non appare di prossima finanziabilità, essendo esaurito il fondo statale stanziato con l'articolo 2, comma 240, della legge n. 191 del 2009 –:
   quando e in che termini il Governo intenda onorare l'impegno assunto con la regione Marche anche adottando iniziative che consentano di escludere dal patto di stabilità la quota di cofinanziamento posta a carico della regione stessa con l'accordo sottoscritto il 25 novembre 2010. (4-02785)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 24 ottobre 2016
nell'allegato B della seduta n. 697
4-02785
presentata da
CARRESCIA Piergiorgio

  Risposta. — Con riferimento alle problematiche evidenziate nell'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, si rappresenta quanto segue.
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la regione Marche hanno stipulato, in data 25 novembre 2010, un accordo di programma finalizzato alla «Programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico» da effettuare nel territorio della regione Marche nell'ambito del Piano straordinario previsto dall'articolo 2, comma 240, della legge n. 191 del 2009.
  In relazione alle disponibilità finanziare attingibili dalla suddetta legge n. 191 del 2009 al momento della sua entrata in vigore, nell'ambito del piano straordinario previsto dal citato comma 240, dell'articolo 2, sono stati individuati 52 interventi che l'accordo di programma ha indicato nell'Allegato 1, tab. A1, come finanziabili, per un importo complessivo di euro 35.900.000,00.
  Parimenti, per quanto riguarda le disponibilità finanziarie indicate dalla Regione Marche a titolo di cofinanziamento regionale, sono stati individuati 24 ulteriori interventi che l'Accordo di Programma ha indicato nell'allegato 1, tab. A2, come finanziabili, per un importo complessivo di euro 20.527.838,75.
  Il Ministero dell'ambiente e la Regione Marche hanno quindi stipulato, in data 15 ottobre 2014, un atto integrativo all'accordo di programma, finalizzato:
   al recepimento della riduzione del 10 per cento (pari ad euro 3.590.000,00) richiesta dal Ministero con propria nota del 2 marzo 2011;
   alla riprogrammazione dell'Accordo nell'ambito delle risorse a quella data non ancora effettivamente assegnate dallo Stato (euro 13.600.000,00);
   alla eliminazione dall'Accordo degli interventi, per complessivi (euro 20.527.838,75, afferenti alla quota di «cofinanziamento territorio regione Marche» di cui all'allegato 1 – tab. 2 dell'accordo di programma sottoscritto in data 25 novembre 2010, in quanto già avviati, realizzati o completati a cura degli enti locali responsabili per l'attuazione prima dell'avvio della gestione dell'accordo da parte del commissario straordinario, o perché collegati a contributi diretti da parte di soggetti privati non più disponibili;
   alla definizione di un'ulteriore quota di cofinanziamento regionale pari ad euro 6.000.000,00.

  L'atto integrativo del 15 ottobre 2014 prevede, pertanto, un importo complessivo di euro 38.310.000,00 di cui euro 32.310.000,00 da parte del Ministero dell'ambiente (composti per euro 18.730.626,62 da fondi ministeriali e per euro 13.579.373,38 da risorse di cui alla delibera Cipe n. 6/2012) ed euro 6.000.000,00 da parte della regione interessata, per la realizzazione di 53 interventi.
  I fondi ministeriali risultano interamente versati in contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario.
  In merito ai fondi di cui alla delibera Cipe n. 6/2012, risulta accreditato in contabilità speciale, quale quota parte di tale somma, l'importo complessivo di euro 8.476.419,07, pari al 62,42 per cento di quanto stanziato. Rimane pertanto da accreditare il valore residuo dei fondi di cui alla delibera Cipe n. 6/2012, pari ad euro 4.073.812,00 la cui erogazione è legata allo stato di avanzamento della spesa connessa alla realizzazione dei relativi interventi.
  Con riferimento ai fondi regionali, risultano interamente impegnati a favore della contabilità speciale per il cofinanziamento dell'Accordo di Programma, nonché attualmente accreditati nella stessa in quota parte per complessivi euro 3.500.000,00.
  Occorre, inoltre, evidenziare che, con la legge 11 agosto 2014, n. 116, i Presidenti delle regioni sono subentrati ai commissari straordinari delegati e nella titolarità delle relative contabilità speciali, con la funzione di assicurare la celere attuazione degli interventi in qualità di commissari di Governo contro il dissesto idrogeologico.
  Si fa presente, inoltre, per completezza di informazione, che ai sensi dell'articolo 6, comma 1-bis, del decreto legge 10 dicembre 2013, n. 136, le spese effettuate dalle regioni a valere sulle risorse di cui allo stesso comma 1-bis, dell'articolo 6, del decreto legge 136 del 2013, risultano escluse dal complesso delle spese finali computate ai fini del rispetto del patto di stabilità interno delle regioni.
  Da ultimo, si ricorda che con l'articolo 1, comma 707, della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità 2016) viene stabilito che a decorrere dall'anno 2016 cessano di avere applicazione le disposizioni concernenti la disciplina del patto di stabilità interno degli enti locali. Viene però imposto agli Enti il pareggio di bilancio nel solo saldo finale di competenza. Pertanto, dal 2016, gli Enti locali devono conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali. Tuttavia, per l'anno 2016, ai fini del pareggio del bilancio, non sono considerate le spese sostenute dagli enti locali per interventi di bonifica ambientale (co. 716), conseguenti ad attività minerarie, effettuati mediante utilizzo di avanzo di amministrazione e con assunzione di mutui. Riguardo agli interventi di bonifica ambientale, l'esclusione opera nel limite massimo di 20 milioni di euro.
  Alla luce delle informazioni esposte, si rassicura comunque che il Ministero dell'ambiente prosegue nella sua azione costante di monitoraggio senza ridurre in alcun modo lo stato di attenzione su tali tematiche.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
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idrogeologia

Marche

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