ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02723

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 127 del 28/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2013
GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/11/2013
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/11/2013
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 02/12/2013
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 12/06/2015
Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2015
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 02/12/2013

SOLLECITO IL 10/12/2013

SOLLECITO IL 23/12/2013

SOLLECITO IL 08/01/2014

SOLLECITO IL 05/02/2014

SOLLECITO IL 24/03/2014

SOLLECITO IL 05/05/2014

SOLLECITO IL 05/06/2014

SOLLECITO IL 02/07/2014

SOLLECITO IL 01/08/2014

SOLLECITO IL 01/09/2014

SOLLECITO IL 03/10/2014

SOLLECITO IL 05/11/2014

SOLLECITO IL 05/12/2014

SOLLECITO IL 08/01/2015

SOLLECITO IL 02/02/2015

SOLLECITO IL 05/03/2015

SOLLECITO IL 01/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

SOLLECITO IL 11/06/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 12/06/2015

SOLLECITO IL 09/07/2015

SOLLECITO IL 03/08/2015

SOLLECITO IL 07/09/2015

SOLLECITO IL 01/10/2015

SOLLECITO IL 02/11/2015

SOLLECITO IL 01/12/2015

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02723
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Giovedì 28 novembre 2013, seduta n. 127

   REALACCI, RUBINATO e GINATO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   sembrerebbe da articoli apparsi sulla stampa locale, sui social media (www.vicenzapiu.com), da comunicati stampa di Legambiente Veneto e da altri comitati di liberi cittadini costituitisi per contestare la realizzazione della «Superstrada Pedemontana Veneta», che sia stata negata dall'ingegner Silvano Vernizzi, commissario straordinario per lo stato di emergenza socio economico-ambientale determinatasi nel settore del traffico e della mobilità nei territori delle province di Treviso e Vicenza, la visione e la «pubblicità» della convenzione economica e del piano economico-finanziario per la realizzazione della pedemontana tra il detto commissariato e l'ATI Consorzio Stabile SIS – società consortile per azioni e Itinere Infraestructuras S.A.;
   detta convenzione economica pare non essere nemmeno disponibile sul sito www.commissariopedemontana.it;
   l'ingegner Vernizzi, già amministratore delegato di Veneto Strade e commissario per il passante di Mestre fu nuovamente nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore Berlusconi, con propria ordinanza n. 3802 del 15 agosto 2009, commissario del Governo e delegato per il superamento dell'emergenza traffico nelle province di Vicenza e Treviso, attraverso la realizzazione del progetto di superstrada a pedaggio denominata Pedemontana Veneta, progetto che fu approvato dal CIPE con delibera n. 96 del 29 marzo 2006;
   assieme alle cariche sopraccitate l'ingegner Silvano Vernizzi assomma perciò tre ruoli: presidenza della commissione regionale di Valutazione impatto ambientale, commissario per la Pedemontana Veneta e amministratore delegato di Veneto Strade;
   detto progetto di Superstrada Pedemontana Veneta consta di un un'arteria di collegamento tra Montecchio Maggiore (VI) e Spresiano (TV), passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, per Bassano del Grappa e nel territorio a nord di Treviso, interconnettendosi a 3 autostrade – da ovest: l'A4, l'A31 e l'A27. Sarà lunga 94,747 chilometri e sarà, ad oggi, la prima superstrada italiana soggetta a pedaggio. L'infrastruttura è realizzata in «finanza di progetto» dall'ATI SIS SCpA – Itinere SA che gestirà l'opera e ne riscuoterà il pedaggio per 39 anni ed, avrà un costo superiore ai 2,3 miliardi di euro. Inoltre, a far data del 2013, a questo ingente ammontare va aggiunto un sovrapprezzo di 330 milioni di euro tra progetto preliminare ed esecutivo dovuto ad opere accessorie pretese e ottenute da comuni attraversati dalla superstrada, per migliore il raccordo con la viabilità esistente;
   è altresì fortemente prevedibile che a fronte di un costante calo del traffico commerciale e privato dovuto non solo alla crisi ma a diverse scelte di mobilità sostenibile, come certificato da Anas S.p.A. e AISCAT anche nel Nordest d'Italia per il 2013, vi sarà parallelamente un sensibile incremento del costo del pedaggio che andrà necessariamente a remunerare l'investimento del Consorzio ATI – SIS in «finanza di progetto»;
   è poi noto che la Pedemontana veneta insisterà in un territorio già fortemente antropizzato, ad altissimo rischio idrogeologico, in parte già colpito dall'alluvione in Veneto nel 2010;
   il progetto definitivo, a quanto consta agli interroganti, non recepisce nemmeno la prescrizione del CIPE che stabiliva come: «il progetto definitivo debba “studiare una nuova soluzione del tracciato”, la quale “eviti l'attraversamento in corrispondenza della Villa Agostini Tiretto, nel comune di Giavera del Montello (TV) – bene storico tutelato dalla normativa nazionale e regionale – sulle aree sottoposte alla disciplina del decreto legislativo n. 42 del 2004” (delibera CIPE 29 marzo 2006, n. 96)»;
   se non fosse verificata e garantita a tutti la pubblicità della convenzione tra «commissario per la Pedemontana Veneta» e consorzio SIS si contravverrebbe alla normativa nazionale e comunitaria sulla pubblicità degli appalti pubblici. E ciò in palese contrasto con le linee guida per la trasparenza e la pubblicità negli appalti pubblici approvate nel 2013 dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome che rappresentano una chiara guida operativa a uso delle stazioni appaltanti per la corretta applicazione delle norme sulla trasparenza e sulla pubblicità delle gare di lavori, servizi e forniture disciplinate dal codice dei contratti e degli appalti pubblici (decreto legislativo 163 del 2006). Trasparenza ampiamente dovuta visto che, come si riscontra nella stampa locale e nazionale, anche alcuni appalti della Pedemontana Veneta parrebbero toccati dalle indagini su gravi irregolarità, corruzione, peculato e truffa ai danni dello Stato perpetrate dal «Sistema Baita», già amministratore delegato della Mantovani S.p.A, le cui indagini e il cui iter giudiziale sono ancora in corso –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti, se essi corrispondano al vero e quali iniziative urgenti intenda assumere per accertare la regolarità formale dell'attuale progetto di Pedemontana Veneta;
   se il Presidente del Consiglio dei Ministri ritenga che la presidenza della commissione regionale della valutazione di impatto ambientale del Veneto sia compatibile con quella di commissario governativo sulla Pedemontana Veneta e di amministratore delegato di Veneto Strade, anche alla luce della risposta n. E-007368/2012 ad un interrogazione alla Commissione europea da parte del commissario Janez Potocnik che rimanda alla competenti autorità italiane;
   se non intenda attivarsi presso il commissario governativo Vernizzi affinché renda subito pubblica, anche attraverso il sito del commissario straordinario delegato per lo stato di emergenza socio economico-ambientale nei territori delle province di Treviso e Vicenza, la convenzione economica e il piano economico-finanziario al fine di approfondire e verificare lo stato degli appalti in Veneto a garanzia della trasparenza dell'impiego degli investimenti e delle ingenti risorse dello Stato, garantite dal decreto «sblocca cantieri» del Governo Letta, destinate anche alla realizzazione della Pedemontana Veneta;
   se non intenda interessare il CIPE e la Corte dei conti al fine di fare chiarezza relativamente alla correttezza e alla congruità della spesa anche a fronte di un sensibile calo del traffico commerciale e privato dell'ultimo biennio, come certificato dall'Anas, e dello «spopolamento industriale e artigianale» delle aree che sarebbero servita da questa arteria come evidenziato anche dal rapporto dell'Osservatorio «Ambiente e Legalità» elaborato da Legambiente Veneto;
   se il Ministero per i beni e le attività culturali, anche per tramite dell'ufficio territorialmente competente, non intenda far rispettare il vincolo di tutela storica artistica del prezioso immobile pre-Palladiano di Villa Agostini Tiretta attraverso una radicale revisione del tracciato che interessa la sopraddetta area nel comune di Giavera del Montello;
   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare intenda rendere noto, dopo le opportune verifiche, se la regione Veneto abbia ottemperato all'obbligo annuale di informazione al Ministero dell'ambiente previsto dall'articolo 4, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, «codice dell'ambiente» circa i provvedimenti di valutazione di impatto ambientale «adottati e i procedimenti di valutazione in corso» della Regione.
(4-02723)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 537
4-02723
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Si riscontra l'interrogazione in esame, con il quale si chiede, tra l'altro, se il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, anche per il tramite dell'ufficio territorialmente competente, non intenda far rispettare il vincolo di tutela storica artistica del prezioso immobile pre-palladiano di Villa Agostini Tiretta, attraverso una radicale revisione del tracciato della superstrada Pedemontana Veneta che interessa la sopraddetta area nel comune di Giavera del Montello.
  Al riguardo si precisa che il complesso immobiliare di Villa Agostini Tiretta è sottoposto a vincolo di tutela culturale in forza di due provvedimenti dichiarativi, emessi dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: il decreto ministeriale del 30 settembre 1964, emanato ai sensi della legge 1o giugno 1939, n. 1089, e il decreto dirigenziale generale del 29 agosto 2006, adottato ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
  Quanto al passaggio del tracciato della superstrada in prossimità del complesso immobiliare di cui sopra, si evidenzia che il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto ha partecipato, in rappresentanza di questa amministrazione, ai lavori del comitato tecnico-scientifico di cui all'articolo 4 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3802 del 15 agosto 2009, recante «Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l'emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilità sul territorio delle province di Treviso e Vicenza».
  Nell'ambito di tale organismo, la cui funzione era volta alla valutazione dei progetti e a «garantire il necessario supporto tecnico alle attività che devono essere eseguite per il superamento dell'emergenza», il rappresentante del Ministero ha verificato l'incidenza del progetto definitivo della superstrada Pedemontana Veneta sul complesso immobiliare tutelato.
  Preso atto che il manufatto stradale avrebbe interessato, con tracciato in trincea, la parte meridionale dei fondi agricoli sottoposti a tutela, peraltro separati dalla villa e dal giardino ad essa annesso per la presenza della strada vicinale denominata Via Colombere, il rappresentante del Ministero, d'intesa con gli altri componenti del comitato, ne ha proposto il passaggio interamente in galleria all'interno del perimetro sottoposto a tutela. Tale accorgimento consente di non alterare lo stato dei luoghi, con nessun impatto per il complesso oggetto di tutela. L'intervento, inoltre, appare pienamente compatibile con la tutela del bene culturale.
Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministriClaudio De Vincenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Veneto

traffico illecito

impatto ambientale

superstrada

costruzione stradale

lavori pubblici