ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02705

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/11/2013
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/11/2013
MATARRELLI TONI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/11/2013
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 27/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 18/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02705
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   PANNARALE, FRATOIANNI, DURANTI, MATARRELLI e SANNICANDRO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   il bosco di ulivi della «Sarparea», sito a S. Isidoro, frazione di Nardò (Lecce), costituisce l'ultimo lembo dell'antica foresta oritana di olivi selvatici innestati e curati per secoli, nonché uno degli esempi più belli e caratteristici di paesaggio mediterraneo conservatosi nella sua armonicità;
   nei 25 chilometri di litoranea che dalla località di Torre Lapillo porta a S. Isidoro, in un'area già oggetto di una intensa e non sempre legittima attività edilizia, la Sarparea costituisce l'unica oasi sfuggita finora alla cementificazione. Prezioso ornamento di una antica masseria oggi abbandonata – la Sarparea de’ Pandi dominante semidiruta su un piccolo poggio – l'uliveto è costeggiato da muretti a secco e caratterizzato da labirinti di alberi vetusti, grotte con sorgenti d'acqua dolce, antiche fornaci per la cottura della calce, tratti di stradine selciate;
   il Piano urbanistico generale del comune di Nardò, approvato nel 2002, contemplava la lottizzazione di quasi tutta l'area a nord della frazione di Sant'Isidoro, zona su cui insistono gli interessi edilizi della «Oasi Sarparea s.r.l.», soggetto rappresentato da immobiliaristi inglesi;
   dopo un iniziale progetto presentato dalla suddetta società, che prevedeva un intervento drastico sugli ulivi dell'area, ne è stato elaborato un secondo, apparentemente volto alla conservazione dell'uliveto, ma orientato a una insidiosa disseminazione di fabbricati;
   il progetto, infatti, prevedendo la realizzazione di un villaggio turistico e di un porto turistico da 624 posti barca, non va in direzione della conservazione dell'uliveto;
   il comune di Nardò, con deliberazione del consiglio comunale n. 106 del 21 dicembre 2009, ha adottato il piano di lottizzazione;
   con la delibera della giunta regionale n. 3001 del 27 dicembre 2012, la regione Puglia esprimeva parere negativo al piano di lottizzazione del comparto 65 in Nardò, località Sant'Isidoro;
   nel provvedimento regionale si evidenzia, infatti, come il progettato intervento prevedesse «la realizzazione di volumi edilizi e opere annesse su aree che (...) risultano insistere in un contesto rurale di alta valenza paesaggistica connotato dalla consistente presenza di alberature di ulivo significative per dimensione e testimonianza storica (...). Pur non prevedendone l'espianto [argomento di punta usato dai costruttori in difesa del progetto] (...) queste sono dislocate secondo un assetto posto in continuità naturalistico-ambientale con le aree rurali adiacenti costituendo, nell'insieme, un ambito significativo da un punto di vista identitario e paesaggistico. Inoltre, l'intervento appare impattante rispetto al contesto di riferimento (...) introducendo un diverso uso del suolo e una eccessiva pressione antropica che contrastano fortemente con la natura rurale dei luoghi, interferendo negativamente con la percezione d'insieme del paesaggio costiero e del paesaggio agrario (...), modificando l'assetto idrogeomorfologico d'insieme, ed essendo la tipologia stessa dell'intervento particolarmente impattante e fondamentalmente incompatibile con la natura stessa dei luoghi e con gli obiettivi di salvaguardia dell'assetto attuale, di per sé già altamente qualificato»;
   anche la sovrintendenza beni architettonici e paesaggistici, con parere BAP 4149 del 5 marzo 2010, aveva espresso parere contrario al progetto;
   il TAR di Lecce, cui la Sarparea srl aveva fatto ricorso contro la decisione della regione Puglia, con sentenza n. 2241/2013 rr. 525/2013, nelle scorse settimane ha dato ragione ai costruttori ritenendo che il progetto non entri in conflitto con le norme di tutela del territorio e sostenendo il basso impatto ambientale del progetto edilizio –:
   quali iniziative urgenti intenda porre in essere, nell'ambito delle proprie competenze, per tutelare uno dei territori più pregiati e ancora intatti del Salento, e interessati dagli interventi edilizi di cui in premessa, anche alla luce della preminente salvaguardia del paesaggio e nello specifico di quello legato agli ulivi secolari. (4-02705)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

SALENTO

EUROVOC :

equilibrio ecologico

infrastruttura turistica

utilizzazione del terreno

urbanistica

impatto ambientale

piano urbanistico