ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02703

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 126 del 27/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02703
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Mercoledì 27 novembre 2013, seduta n. 126

   FRATOIANNI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 1° febbraio 2008 si è tenuta in Puglia, precisamente a Taranto, una seduta della “Commissione Parlamentare di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse”, per fare luce sulle situazioni positive e sulle criticità connesse alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti in Puglia e per accertare eventuali infiltrazioni criminali. Alla seduta hanno partecipato, oltre ai presidenti e ai tecnici delle province di Taranto, Lecce e Brindisi, anche il procuratore del distretto antimafia di Lecce, Cataldo Motta, accompagnato dal sostituto procuratore, Valeria Mignone;
   l'intervento del procuratore Motta, in particolare, fa riferimento alla presenza di fenomeni criminosi a caratterizzazione mafiosa nella zona del Salento. Il dottor Motta cita i pentiti Silvano Galati e Vito Di Emidio, quali informatori delle attività illecite di smaltimento di rifiuti tossici e pericolosi, che hanno interessato, secondo le dichiarazioni dei pentiti e secondo quanto riferito dal procuratore, i territori di Taurisano, Supersano, Ruffano e Casarano. Nello specifico, il dottor Motta riferisce alla Commissione che «In questa indagine sono state svolte investigazioni anche sul territorio con il sistema della differenza termica, cioè il sistema MIVIS (Multispectral infrared visible imaging spectrometer). Si trattava anche in questo caso di rifiuti speciali, perché alcune aziende lavoravano metalli per i calzaturifici e altre operavano comunque sempre nel settore calzaturiero, quindi si trattava di rifiuti pericolosi», come si evince a pagina 42 del resoconto stenografico;
   a quanto risulta dagli atti e dal resoconto della stessa Commissione, il procuratore Motta avrebbe fornito al presidente della Commissione, copie dei risultati derivanti dalle indagini effettuate tramite il sistema MIVIS su citato, indicando le aree di maggiore criticità dal punto di vista ambientale;
   il 22 novembre 2013 sono state rese note le documentazioni delle indagini, effettuate nel 2004, che hanno evidenziato, di fatto, differenze termiche fra i terreni delle zone citate. Tuttavia, a quanto si apprende, le indagini del 2004 facevano parte di una semplice ricognizione e non di un'operazione sistemica che facesse luce sulle motivazioni delle differenze termiche e sugli agenti che le causavano. Al momento non risultano, infatti, ulteriori atti investigativi, come ad esempio scavi, che appurassero la natura degli inquinanti, come non risulta alcuna opera di messa in sicurezza ed eventuale bonifica dei territori coinvolti. Va considerato che la zona in questione è densa di colture e che l'agricoltura ha quindi una dimensione importante nell'economia locale –:
   se i Ministri siano a conoscenza della situazione e se abbiano informazioni precise riguardo ai luoghi interessati dallo smaltimento illecito di rifiuti speciali e/o pericolosi;
   se risulta se siano stati effettuati degli scavi nelle zone in cui si è apprezzata una differenza termica o per quale motivo si sia deciso di non intervenire con apposite verifiche. (4-02703)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Puglia

eliminazione dei rifiuti

sostanza tossica