ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02551

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 119 del 15/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 15/11/2013
MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 15/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 15/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02551
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Venerdì 15 novembre 2013, seduta n. 119

   PRODANI, RIZZETTO e MUCCI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   secondo i dati riportati dal documento statistico «Il diporto nautico in Italia 2012» redatto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono 104.738 le unità da diporto nautico iscritte nei registri degli uffici marittimi periferici e della motorizzazione civile – escluse le barche a vela sotto i 10 metri e quelle a motore sotto i 7 metri considerati natanti, che costituiscono però la maggioranza – per complessivi 148.684 posti barca;
   la nautica e il diportistico, in generale, rappresentano un settore fondamentale per l'economia nazionale – vista la conformazione peninsulare dell'Italia e la presenza di grandi e piccole isole parti del territorio nazionale – anche se ampiamente e colpevolmente sottostimato;
   malgrado il diffuso disinteresse, esistono realtà e buone pratiche riconosciute a livello internazionale, come nel caso degli 11 porti turistici del Friuli Venezia Giulia premiati quest'anno dalla Fondazione per l'educazione ambientale (FEE – Federation for Environmental Education), in quanto giudicati tra i migliori per limpidezza delle acque e servizi offerti ai diportisti;
   proprio la regione Friuli Venezia Giulia ha già modificato la legge regionale sul turismo introducendo la categoria dei «marina resort», definiti come strutture ricettive all'aria aperta che, grazie a una serie di servizi offerti, possono attrarre e gestire in modo completamente innovativo gli ormeggi legati al turismo da diporto;
   l'associazione di categoria UCINA (Unione nazionale dei cantieri e delle industrie nautiche) ha messo a nudo la grave crisi in cui versa oggi il comparto con la diffusione, nel febbraio 2013, dei dati relativi al 2012: una perdita per l'indotto di 950 milioni di euro; il calo del 49 per cento come contributo al prodotto interno lordo, del 45 per cento come fatturato, del 43 per cento sull'occupazione, del 26 per cento per gli ormeggi, del 33 per cento del traffico in transito, del 39 per cento per i ricavi da ormeggi, del 30 per cento per le spese riferite alle imbarcazioni e del 60 per cento per le spese del diportista sul territorio;
   queste criticità sono state accentuate dalle disposizioni adottate con poca lungimiranza dal precedente governo, guidato da Mario Monti, relative all'introduzione di una «tassa sullo stazionamento» per le barche che chiunque, italiano o straniero che fosse, doveva corrispondere fermandosi all'ormeggio di un porto;
   la conseguenza immediata del preannuncio a dicembre 2011 di questa tassa è stata la fuga in massa dei diportisti, soprattutto stranieri, che hanno deciso di trasferire le loro barche in Croazia, in Francia, in Spagna, a Malta e in altri Paesi del Mediterraneo che prevedono una tassazione inferiore;
   successivamente, ma solo dopo 5 mesi di fuga dai «marina», il governo tecnico è corso ai ripari trasformando la «tassa sullo stazionamento» in «tassa di proprietà», ma a fine 2012 i risultati sono stati estremamente negativi: l'introito previsto a favore dello Stato con la nuova tassazione doveva essere di oltre 150 milioni di euro ma si è fermato a soli 24 milioni;
   con il «decreto del fare» (n. 69 del 2013, convertito dalla legge n. 98 del 2013) il nuovo Governo è intervenuto e con l'articolo 23 si è disposta la riduzione della tassa di possesso sulle imbarcazioni e il rimborso delle somme versate in eccedenza;
   queste misure non sono a giudizio degli interroganti assolutamente sufficienti per il rilancio della nautica da diporto e solo l'entrata della Croazia nell'Unione europea ha determinato un rientro parziale delle unità natanti –:
   quali iniziative saranno adottate per il rilancio della nautica da diporto nazionale e della relativa filiera, in modo da garantire la promozione unitaria del settore nautico-turistico in ambito nazionale ed internazionale;
   se si intenda sostenere la nautica introducendo una classificazione delle strutture che tenga conto della diffusione di best practice finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico, alla riduzione degli sprechi d'acqua e alla raccolta differenziata dei rifiuti (inclusi olio esausto e batterie), e che offrano ulteriori prestazioni in grado di determinare ricadute positive sulla filiera – legate per esempio a velerie, rimessaggi e assistenza tecnica – in modo da fornire alla clientela un servizio più completo ed ecosostenibile. (4-02551)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

infrastruttura turistica

impianto portuale

regione mediterranea CE

imbarcazione da diporto

gestione dei rifiuti

costruzioni navali

riciclaggio dei rifiuti