ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02471

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 115 del 11/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 26/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02471
presentato da
AIRAUDO Giorgio
testo di
Lunedì 11 novembre 2013, seduta n. 115

   AIRAUDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   da notizie di stampa si apprende che la procura di Ivrea ha aperto un'inchiesta su 21 casi di morti e ammalati a causa dell'amianto fra i dipendenti della Olivetti fra gli anni sessanta e gli anni novanta;
   vi sarebbero 25 indagati fra i quali Carlo De Benedetti e Corrado Passera che in passato sono stati rispettivamente presidente e amministratore delegato dell'azienda;
   le ipotesi di reato per le quali indaga la procura sono quelle di omicidio colposo e lesioni colpose multiple. Gli operai deceduti lavoravano in reparti dove si fabbricavano telescriventi e computer che sarebbero stati inquinati da sostanze cancerogene. Dopo la pensione, si sono ammalati di mesotelioma pleurico e sono deceduti fra il 2003 e i primi mesi di quest'anno;
   un portavoce di De Benedetti ha rilasciato una nota nella quale si sostiene che l'azienda avrebbe sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori con misure adeguate alle normative e alle conoscenze scientifiche dell'epoca;
   fa specie che l'azienda nasconda di fatto le proprie responsabilità sostenendo, a giudizio degli interroganti in contrasto con i dati di fatto da tempo noti, che le conoscenze scientifiche dell'epoca non riconoscevano la cancerogenità dell'amianto;
   l’«epopea dell'amianto» è stata caratterizzata da molti decenni nei quali sono stati accertati gli effetti avversi sui lavoratori. La asbestosi era nota fin dagli inizi del ’900 e negli ’30, fu emanata una normativa tecnica condivisa dalle organizzazioni dei lavoratori e dalle aziende dell'amianto, che portò alla riduzione dell'esposizione dei lavoratori in alcuni reparti della tessitura dell'amianto; nessun effetto preventivo, invece si produsse in quegli anni sulle altre lavorazioni e specialmente sull'impiego sempre più massiccio e vantaggioso del minerale come coibente e nella produzione del cemento-amianto;
   nei trent'anni successivi accanto a una formidabile diffusione dell'amianto (anche della crocidolite), propagandato e accettato come indispensabile per lo sviluppo economico e sociale, vi è stato un protagonismo assoluto delle aziende nella generazione e nella gestione delle informazioni riguardanti gli effetti sanitari dell'amianto, comprese quelle sulla cancerogenità polmonare. Tale protagonismo, interessato e agguerrito, ha avuto come risultato l'inerzia e l'impotenza di Governi, organizzazione sindacali e dei consumatori;
   tale situazione è continuata, a partire dagli anni ’60, quando era a tutti noto la diffusione del mesotelioma, la pericolosità degli amianti e specialmente della crocidolite, in particolare essendo conosciuta la lunga latenza prima della comparsa degli effetti;
   già negli anni ’70 negli Stati Uniti si aprì il contenzioso giudiziario fra aziende del settore e lavoratori ammalatisi a causa dell'amianto, mentre proprio in questo periodo l'estrazione e il consumo dell'amianto toccavano il livello più alto e solo in alcuni Paesi venivano assunte iniziative come una riduzione più rigorosa delle esposizioni lavorative, che avranno il risultato solo di adattare il rischio di contrarre le malattie derivanti dall'amianto –:
   quali iniziative il Governo intenda intraprendere per individuare le ragioni politiche e istituzionali che, a partire almeno dagli anni sessanta, hanno impedito di prevenire e contrastare l'esposizione dei lavoratori all'amianto e, in particolare, per individuare le responsabilità delle aziende – e non solo dell'Olivetti – tenuto conto, come detto in premessa, che i rischi derivanti dall'amianto sulle persone e sull'ambiente erano un dato scientifico acquisito. (4-02471)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

OLIVETTI

EUROVOC :

sicurezza del lavoro

sanita' del lavoro

sostanza pericolosa

amianto

malattia

rischio sanitario