ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02470

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 115 del 11/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: DURANTI DONATELLA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 11/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/11/2013
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/11/2013
NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 11/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 11/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02470
presentato da
DURANTI Donatella
testo di
Lunedì 11 novembre 2013, seduta n. 115

   DURANTI, PIRAS, SCOTTO e NICCHI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   in novembre si svolgerà, nel Deserto del Negev, la più grande esercitazione di guerra aerea mai svoltasi in Israele col nome di Blue Flag. Insieme a Grecia e Usa i cacciabombardieri italiani Tornado, Eurofighter 2000, F-16 FaTcon e altri, che nel 2011 bombardarono la Libia partecipando a 1182 missioni nell'operazione Nato «Unified Protector», sono di nuovo pronti al decollo;
   la denominazione «Blue Flag» ricalca il modello di quella della U.S. Air Force. Saranno poche e selezionate le forze aeree invitate: quelle di Usa, Italia e Grecia;
   complessivamente parteciperanno alla Blue Flag oltre 100 aerei e 1000 militari. Sarà una esercitazione a fuoco, con impiego di bombe e missili a guida di precisione. Lo scenario simulerà un attacco in profondità in un territorio nemico dotato di forti difese aeree dopo averle neutralizzate, i cacciabombardieri colpiranno gli obiettivi terrestri rappresentati da bersagli disseminati nel deserto; nei duelli aerei, l'aviazione nemica sarà impersonificata dall’«Aggressor squadron» delle forze aeree israeliane, i cui piloti vengono addestrati a simulare varie tattiche di combattimento, «in particolare quelle delle forze aeree arabe»;
   l'articolo del Manifesto del 7 novembre 2013 «L'Italia si prepara alla guerra aerea» afferma che Israele attribuisce grande importanza alla Blue Flag. Le forze aeree israeliane, ha dichiarato il generale Amikam Norkin, stanno sperimentando nuove procedure «per abbreviare la durata delle future guerre» potenziando la propria capacità distruttiva: ciò permetterà di «accrescere di dieci volte il numero di obiettivi individuati e distrutti». Ora è il momento di sperimentare tale capacità in un'esercitazione congiunta con forze aeree avanzate, come quelle statunitense e italiana. A riprova delle capacità conseguite, Norkin ha sottolineato, in un'intervista a Defense News che negli 8 giorni dell'operazione «Pilastro di difesa» effettuata a Gaza nel novembre 2012, l'aviazione israeliana ha attaccato 1.500 obiettivi, il doppio di quelli attaccati nei 34 giorni della guerra in Libano nel 2006;
   la Blue Flag porterà ad integrare le forze aeree israeliane in quelle Nato. Finora esse avevano effettuato esercitazioni congiunte solo con singoli paesi dell'Alleanza, come quelle a Decimomannu con l'aeronautica italiana. In tal modo Israele, anche se ufficialmente non è membro della Nato, viene operativamente a far parte della sua strategia e delle sue operazioni militari. Ciò rientra nel «Programma di cooperazione individuale» con Israele, ratificato dalla Nato il 2 dicembre 2008, circa tre settimane prima dell'operazione israeliana «Piombo Fuso» contro Gaza. Esso comprende una vasta gamma di settori in cui «Nato e Israele cooperano pienamente»: scambio di informazioni tra i servizi di intelligence; connessione di Israele al sistema elettronico Nato; cooperazione nel settore degli armamenti; aumento delle esercitazioni militari congiunte; allargamento della cooperazione contro la proliferazione nucleare;
   Israele risulta l'unica potenza nucleare della regione che rifiuta di firmare il Trattato di non proliferazione e che ha respinto la proposta Onu di una conferenza per la denuclearizzazione del Medio Oriente;
   non risulta che il Parlamento Italiano sia stato informato della partecipazione italiana all'esercitazione in Israele, e delle sue implicazioni politiche, militari e economiche –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e quali siano i motivi per cui non si è ritenuto di informare il Parlamento di tale esercitazione;
   quali saranno i costi complessivi di tale esercitazione;
   se per il futuro, stante la necessità di operare per il rientro dallo scostamento dagli obiettivi di contenimento dell'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni entro il limite definito in sede europea, non ritenga che tali risorse potrebbero più utilmente essere utilizzate per sopperire alle spese relative alle molteplici necessità sociali che la crisi economica in corso ha reso indispensabili, dal finanziamento della cassa integrazione in deroga al problema della casa per le giovani generazioni, per fare solo alcuni esempi. (4-02470)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Israele

forze aeree

NATO

politica di cooperazione

aviazione civile

trasporto aereo

personale militare

cassa integrazione