ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 115 del 11/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 11/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/11/2013
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02465
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Lunedì 11 novembre 2013, seduta n. 115

   CAPELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 204 del 31 agosto 2013 del decreto-legge n. 101, entrato in vigore 1o settembre 2013 sono state confermate le modifiche dei soggetti interessati ad aderire al SISTRI e del calendario dell'operatività del sistema;
   a seguito delle modifiche apportate il sistema riguarderà solo i produttori e gestori di rifiuti pericolosi i quali dal punto di vista operativo dovranno rispettare le seguenti previsioni: dal 1o ottobre 2013 solo per i gestori di rifiuti pericolosi (smaltitori-recuperatoritrasportatori-commercianti-intermediari) con o senza detenzione, compresi i nuovi produttori (nuova definizione introdotta dal decreto secondo cui è «nuovo produttore» chiunque effettua operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che modifichino la natura o la composizione dei rifiuti [dunque che già esistono] e si distingue da produttore iniziale che è colui che per primo genera il rifiuto nell'esercizio della propria attività); dal 3 marzo 2014 sarà introdotta la categoria dei produttori di rifiuti pericolosi; tuttavia per consentire ulteriori semplificazioni, sarà possibile un'ulteriore proroga di sei mesi se a tale data le semplificazioni non saranno operative; in questa fascia sono ricompresi anche i comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania;
   il Sistri è un sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti, per le aziende che producono rifiuti pericolosi e contano più 10 dipendenti e per le imprese di trasporto, trattamento e commercio di rifiuti. In altre parole il Sistri prevede la necessità di misure volte a garantire il controllo e la tracciabilità dei (soli) rifiuti pericolosi, dal momento della loro produzione a quello della conseguente destinazione finale, e che il trasporto degli stessi debba essere corredato da un documento, in formato elettronico, che riporti tutti i dati appropriati e necessari;
   il principale obiettivo delineato con l'attivazione del SISTRI era, dunque, il progressivo superamento della procedura documentale di tipo «cartaceo», sostituita da adempimenti da effettuare su mezzi digitali, ciò avrebbe dovuto portare a ripercussioni positive sulla riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e sulla maggiore affidabilità delle operazioni a vantaggio della trasparenza, della conoscenza e della prevenzione dell'illegalità;
   il sistema presenta ancora criticità operative irrisolte, le quali producono innanzitutto una forte incertezza sulle modalità gestionali, neppure chiarita dalla «nota esplicativa» trasmessa dal Ministero a poche ore dall'attivazione parziale del SISTRI;
   le circostanze incerte nelle quali il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti è stato attivato si ripercuotono sull'intera filiera produttiva italiana, con ricadute negative immediate;
   dal 2009, data di emanazione del decreto ministeriale, circa 350.000 imprese italiane hanno dovuto versare il contributo annuale previsto per legge, per un importo totale di circa 500 milioni di euro, senza tuttavia ricevere in cambio alcun beneficio operativo, e dunque con il solo effetto di essere maggiormente gravate da una pressione fiscale già eccessiva;
   l'operatività complessiva del sistema è resa di fatto inefficace dal cattivo funzionamento dei dispositivi informatici dedicati, da una carente formazione degli operatori, oltre che dalla mancanza di interoperabilità e dalla lungaggine delle procedure informatiche necessarie per completare le singole operazioni, nonché dall'incerta evoluzione della normativa, tutti fattori che già hanno sostanzialmente bloccato l'efficienza del trasporto «intermodale»;
   a fronte di questa mancata operativa del sistema istituito dallo Stato di deve invece registrare la presenza, sul territorio nazionale, di un sistema operativo molto simile che funziona perfettamente la cooperativa sociale Telea garantisce da un anno il Servizio relativo al tracciamento della rimozione delle macerie pubbliche e private e connesso sistema di Open data per il monitoraggio pubblico dei dati in seguito all'affidamento effettuato da parte del soggetto attuatore per la rimozione delle macerie della regione Abruzzo;
   l'attività comprende: il «Servizio di supporto tramite Call Center per la comunicazione delle informazioni relative ai rifiuti movimentati provenienti dalla demolizione o dai lavori di ricostruzione a seguito del sisma del 6 aprile 2009»; la creazione e la successiva gestione, manutenzione e supporto dell'apposito Sito internet all'interno del quale è possibile consultare liberamente e scaricare i dati, in formato aperto ed aggiornati in tempo reale, relativi all'andamento della rimozione delle macerie;
   tale sistema di tracciamento delle macerie attivato a L'Aquila ha ricevuto diversi apprezzamenti a livello nazionale ed è stato indicato anche dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore Clini come un modello di buona pratica amministrativa in grado di «integrare» il SISTRI;
   il sistema, caratterizzato da una modalità di utilizzo estremamente semplice, è di proprietà pubblica e la sua implementazione è attuabile immediatamente a costi enormemente contenuti;
   infatti, dopo l'accreditamento al sistema effettuato on line dalle aziende coinvolte i dati vengono comunicati dai trasportatori direttamente via web o chiamando un call center, un'alternativa utile in caso di assenza di connessione Internet. Il call center invia un SMS di conferma in seguito a ciascuna comunicazione;
   per quanto riguarda la tracciabilità dei mezzi è stato installato l'Obu (on board unit, utilizzato anche per pagare i pedaggi di trasporto in Austria e Germania) un segnalatore Gps ritirabile presso l'Aci al costo di 163 euro una tantum a cui aggiungere altri 169 euro per l'abbonamento annuale della scheda telefonica. Per installarlo nessuna officina specializzata con tecnici formati appositamente ma un qualsiasi elettrauto o il dipendente della propria azienda, oppure semplicemente collegandolo all'accendisigari;
   infine per gestire il flusso di informazioni ad oggi è sufficiente il server locale della Regione. Un'applicazione su larga scala richiede unicamente il potenziamento del disco rigido di archiviazione;
   si tratta di un modello facilmente adattabile ad altri contesti, che non riguardano solo le macerie;
   così stante la situazione attuale estremamente problematica di operatività del SISTRI – per il quale il maggior onere d'adempimento grava soprattutto sui gestori degli impianti di destinazione dei rifiuti, i quali sono impossibilitati all'uso dei software di gestione aziendale per mancanza di interoperabilità degli stessi e risultano altresì gravati dall'obbligo aggiuntivo di dover compilare le «schede SISTRI» per conto di trasportatori e produttori, con evidenti ripercussioni sul carico di lavoro, che si traducono in ore straordinarie e ricorso a personale esterno alle ditte, con inevitabili e ingiustificati maggiori oneri economici-prendere in considerazione un sistema operativo già implementato e sperimentato eviterebbe ulteriori inutili costi –:
   se i Ministri interrogati intendano attivare soluzioni normative urgenti finalizzate alla sospensione immediata di ogni effetto applicativo del SISTRI, nella sua attuale impostazione e concezione, arrivando ad una veloce e definitiva cancellazione del «sistema di tracciamento dei rifiuti», così come concepito e varato;
   se intendano assumere altresì iniziative normative per prevedere forme di rimborso alle imprese italiane obbligate per i contributi dalle stesse versati dall'anno 2009, eventualmente anche tramite la formula del «credito d'imposta»;
   se non ritengano opportuno dare avvio all'implementazione del nuovo sistema di tracciamento dei rifiuti elaborato da Telea in quanto è stato dimostrato, attraverso il suo utilizzo, che soddisfa i criteri di semplicità ed efficacia che costituivano i presupposti ispiratori del SISTRI. (4-02465)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-02465
presentata da
CAPELLI Roberto

  Risposta. — Con riferimento alla domanda in esame relativa al Sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) si rappresenta quanto segue.
  Al riguardo occorre evidenziare che secondo quanto previsto dal comma 9-bis del disegno di legge n. 101 del 31 agosto 2013, convertito con modificazioni dalla legge n. 125 del 30 ottobre 2013, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, avvalendosi della Società Consip, ha avviato nel mese di giugno 2015 le procedure per l'affidamento della concessione del servizio SISTRI nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie vigenti in materia di appalti pubblici nonché dei principi di economicità, semplificazione, interoperabilità tra sistemi informatici e costante aggiornamento tecnologico.
  La gara ha recepito le indicazioni emerse dalla consultazione pubblica delle organizzazioni appartenenti alle categorie di soggetti utenti del SISTRI (produttori, trasportatori, smaltitori) e al mercato di riferimento (produttori di software gestionali e operatori del mercato digitale), al fine di raccogliere contributi in merito alla possibilità di evoluzione del sistema di tracciabilità dei rifiuti. La gara a procedura ristretta si è sviluppata, nella prima fase, tramite la pubblicazione di un bando di prequalifica, a cui è seguito, in una seconda fase, l'invio della lettera di invito ai concorrenti qualificati. Nel mese di novembre 2015 è stato inviato alle RTI partecipanti, il disciplinare di gara con i relativi allegati, dando così avvio alla fase finale di aggiudicazione.
  Circa le forme di rimborso per le imprese che hanno versato il contributo SISTRI nell'anno 2009, nonché negli anni 2010 e 2011, si rappresenta che il contributo è dovuto a prescindere dall'effettiva fruizione del servizio e deve essere versato al momento dell'iscrizione. In tal senso, infatti, si è espressa con diverse pronunce la commissione tributaria di Roma e, da ultima, la Corte di cassazione a sezioni unite con sentenza n. 23834 del 23 novembre 2015. Tale decisione ha infatti precisato che «il contributo annuale di iscrizione al SISTRI è un vero e proprio tributo» dovuto a prescindere dall'effettiva fruizione del servizio. Il contributo versato, dunque, non può essere considerato il corrispettivo di un servizio di cui chiedere il successivo rimborso in mancanza del servizio medesimo. Si tratta di oneri per i soggetti obbligati imposti per ragioni di tutela dell'ambiente e della salute.
  Si fa presente, inoltre, che relativamente al regime sanzionatorio, l'entrata in vigore dell'articolo 9, comma 3, del decreto legislativo n. 192 del 31 dicembre 2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 11 del 27 febbraio 2015 (cosiddetto «milleproroghe 2014»), ha previsto l'applicabilità, a partire dal 1 aprile 2015, delle sole sanzioni relative all'omessa iscrizione ed omesso versamento del contributo annuale SISTRI, ex articolo 260-bis, commi 1 e 2 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006. Ha previsto, altresì, la vigenza fino al 31 dicembre 2015, dell'applicazione degli adempimenti di tracciabilità cartacei, al fine di consentire la tenuta in modalità elettronica dei registri di carico e scarico e dei formulari di accompagnamento dei rifiuti, previsti dagli articoli 188, 189, 190 e 193 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, nonché le relative sanzioni oltre all'applicazione delle altre semplificazioni.
  Con l'articolo 8 del decreto legislativo n. 210 del 30 dicembre 2015 (cosiddetto «milleproroghe 2015»), il legislatore ha peraltro prorogato al 31 dicembre 2016 il cosiddetto «regime del doppio binario», mantenendo in vita gli adempimenti cartacei e il relativo impianto sanzionatorio. Conseguentemente, i soggetti obbligati al SISTRI devono soltanto iscriversi al sistema e versare il relativo contributo annuale. In assenza di tali adempimenti, naturalmente, sono passibili di sanzione. Resta comunque ferma la possibilità per i medesimi soggetti, di utilizzare il SISTRI per i propri adempimenti in materia di gestione dei rifiuti speciali pericolosi. Peraltro, in sede di conversione del citato «milleproroghe 2015», in data 4 febbraio 2016, è stato approvato dalle Commissioni riunite I e V della Camera dei deputati un emendamento all'articolo 8 del decreto-legge n. 210 del 30 dicembre 2015, il quale stabilisce che fino al 31 dicembre 2016 e comunque non oltre il collaudo con esito positivo della piena operatività del nuovo sistema di tracciabilità individuato a mezzo di procedure ad evidenza pubblica, bandite dalla Consip S.p.a. il 26 giugno 2015, le sanzioni di cui all'articolo 260-bis, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, sono ridotte del 50 per cento.
  Si segnala, infine, che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in attuazione dell'articolo 14, comma 2, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, ha voluto disciplinare attraverso uno specifico regolamento (il cui iter procedurale è in corso di definizione) ulteriori misure di semplificazione allo scopo di ottimizzare il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti di cui all'articolo 188-bis del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006. Tra i principali obiettivi perseguiti, si segnalano i seguenti:
   aggiornamento dei contributi previsti, nonché la definizione dell'entità degli stessi per i soggetti che aderiscono al SISTRI su base volontaria, da calcolarsi in misura ridotta rispetto agli importi dovuti dai soggetti obbligati;
   la razionalizzazione e la semplificazione del sistema, attraverso l'abbandono dei dispositivi attualmente previsti (black box e dispositivi token usb);
   la tenuta in formato elettronico dei registri di carico e scarico e dei formulari di trasporto con compilazione in modalità off-line e trasmissione asincrona dei relativi dati, nonché la generazione automatica del modello unico di dichiarazione ai fini della dematerializzazione della corrispondente documentazione;
   la semplificazione degli obblighi informativi alle imprese attraverso l'interazione e il coordinamento con banche dati in uso alla Pubblica Amministrazione, garantendo, per quanto possibile, l'acquisizione automatica delle informazioni disponibili;
   la garanzia di interoperabilità con i sistemi gestionali utilizzati dalle imprese, dalle associazioni di categoria e loro società di servizi e realizzazione di specifici sistemi per le imprese che non dispongono di sistemi gestionali;
   la sostenibilità dei costi;
   la messa a disposizione di adeguati strumenti di assistenza e formazione delle imprese.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rifiuti pericolosi

gestione dei rifiuti

politica di sostegno

professioni tecniche

discarica abusiva

eliminazione dei rifiuti

software