ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 115 del 11/11/2013
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/11/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/11/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02463
presentato da
SAVINO Elvira
testo di
Lunedì 11 novembre 2013, seduta n. 115

   ELVIRA SAVINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   secondo i dati forniti dal servizio di tutela delle acque della regione Puglia il servizio di depurazione copre solo il 77 per cento del fabbisogno totale. I numeri evidenziano che il 23 per cento dei cittadini pugliesi, circa un milione di abitanti, scarica i propri reflui senza che questi vengano depurati;
   sui 187 depuratori che coprono il servizio su tutto il territorio regionale, insistono ancora problemi di funzionamento, criticità e situazioni irrisolte che in alcuni casi rendono inefficace la depurazione dei reflui;
   13 impianti scaricano in falda, con grave rischio di inquinamento delle acque sotterranee;
   come certificano i dati Arpa relativi al 2012 altri depuratori presentano problemi nel funzionamento e gli scarichi risultano non conformi;
   in molti casi il mal funzionamento degli impianti è causato anche all'ingresso nei depuratori di reflui particolari (scarti dell'industria casearia o olearia, industriali o un apporto eccessivo di acque di pioggia spesso legate alla incapacità dei tessuti urbani di drenare l'acqua);
   in base ai dati a disposizione dell'Acquedotto pugliese questo è un problema che riguarda il 39 per cento degli impianti a livello regionale ma in alcune province arriva ad oltre l'80 per cento, come nel caso dei depuratori della BAT;
   come si evince dal dossier Mare Monstrum 2013 di Legambiente la Puglia, inoltre, è la quarta regione a livello nazionale per numero di illeciti legati all'inquinamento del mare riscontrati nel 2012, con 261 infrazioni, pari al 10,1 per cento sul totale, sono, tra l'altro, 328 le persone denunciate e arrestate e 156 i sequestri;
   la provincia di Lecce, insieme a quella di Foggia, possiede il maggior numero di impianti, seguita da quella di Taranto e Brindisi;
   la cospicua presenza degli stessi porta ogni anno a interrogarsi su come limitare i danni causati dai reflui depurati male che deturpano le acque cristalline e le battigie dei due mari tra i più belli d'Italia: l'Adriatico e lo Ionio;
   ci sono anche impianti che esistono da anni ormai ma che non sono mai entrati in funzione;
   secondo il dossier di Legambiente «La depurazione in Puglia: stato dell'arte e proposte per uscire dall'emergenza ambientale», per uscire dall'emergenza ambientale che ancora oggi riguarda il trattamento degli scarichi, è necessario un rapido ed efficace intervento complessivo sul sistema depurativo e sulla tutela delle acque;
   a richiamare l'Italia e la Puglia sull'urgenza degli interventi è giunta anche l'Europa con ben due procedure d'infrazione (che coinvolgono sia gli agglomerati che i comuni pugliesi), per una delle quali — nel luglio del 2012 — è arrivata anche una sentenza di condanna, poiché 109 agglomerati (sopra 15 mila abitanti equivalenti che scaricano in aree non sensibili) non rispettano le indicazioni della direttiva europea;
   grazie ai finanziamenti derivanti dal CIPE e dai fondi FESR 2007-2013, la regione oggi dispone di oltre 300 milioni di euro per mettere in campo interventi che vanno dall'adeguamento normativo di impianti esistenti, al completamento dei sistemi fognari, ai lavori di manutenzione fino all'ammodernamento degli impianti;
   tale finanziamento rappresenta un'importante occasione per porre fine a molte delle questioni irrisolte ancora oggi, come dimostrano i casi riportati nel dossier –:
   quali iniziative il Ministro interrogato, per quanto di competenza, intenda porre in essere affinché si assicuri l'attuazione di interventi risolutivi e immediati per far fronte ai problemi della depurazione, utilizzando efficacemente le risorse economiche stanziate e disponibili e vigilando sulla concreta attuazione degli interventi medesimi e sull'utilizzo dei fondi stanziati, al fine di ottenere la chiusura della procedura di infrazione in corso. (4-02463)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

protezione delle acque

Puglia

inquinamento idrico

risorsa economica

ristrutturazione industriale

utilizzazione degli aiuti