ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02183

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 98 del 16/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/10/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/10/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02183
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Mercoledì 16 ottobre 2013, seduta n. 98

   CATANOSO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   con un totale di circa 4.500 dipendenti e un indotto di oltre 1000 unità, la ST, la Micron e la 3Sun, rappresentano la linfa dell'economia catanese, la più importante risorsa sociale e industriale del meridione e dovrebbe essere considerata dal Governo nazionale un asset strategico per l'Italia;
   le recenti difficoltà di Micron e 3Sun, i 5 miliardi di euro messi a disposizione dall'Unione europea, non ancora utilizzati e che in mancanza di un accordo istituzionale entro l'autunno potrebbero perdersi, e in considerazione delle speculari manifestazioni d'interesse da parte dei governi francese e italiano nei confronti della ST, richiedono chiarezza e urgenti misure da parte del Governo nazionale;
   la Micron che a Catania occupa circa 300 dipendenti ha già ridotto in Italia, nell'ultimo anno, la propria forza lavoro da 3200 a 1110 unità, palesando così l'intenzione di delocalizzare. Con l'annuncio di un ulteriore taglio del personale del 5 per cento a livello globale e in assenza di investimenti, l'odierno interrogante e la Ugl-metalmeccanici, temono per la sorte dei lavoratori catanesi impegnati nell'attività di progettazione delle memorie;
   nei paesi orientali, Micron come qualsiasi multinazionale dell'ITC, gode di convenienze fiscali, incentivi e i lavoratori usufruiscono di maggiori garanzie occupazionali; da poco Micron ha acquisito Elpida e, considerando che in Giappone non sarebbe possibile licenziare i dipendenti per 5 anni dall'acquisizione, il rischio di tagli potrebbe riguardare entro il 2014 i lavoratori siciliani;
   per quanto riguarda 3Sun, il fotovoltaico è diventato un mercato difficile e complesso non perché manchi la domanda ma per l'eccessiva offerta da parte delle aziende produttrici che si trovano, tra l'altro, a dover competere anche con la concorrenza sleale, a giudizio dell'interrogante e dell'Ugl-metalmeccanici, della concorrenza cinese;
   a tal proposito, inutili si sono dimostrati i dazi antidumping;
   a causa della nuova organizzazione societaria che vede due ST separate e indipendenti, una francese e l'altra italiana, e analizzati i diversi interessi che il Governo italiano e quello francese hanno nei confronti dell'industria dei semiconduttori lo scenario futuro risulta inquietante. Con i suoi 280 «billions» di dollari di business l'elettronica è considerato nel mondo tra i settori più strategici su cui ogni Stato, purtroppo tranne l'Italia, continua ad investire;
   la ST francese beneficerà d'incentivi pubblici che ammonterebbero a circa 1 miliardo di euro, 600 milioni messi a disposizione dal Governo francese, 100 milioni da parte delle comunità locali (regione e comune) e circa 300 milioni di euro provenienti dalla Unione europea. Dal Governo italiano, dalla regione siciliana e dal comune di Catania invece, non ci risultano manifestazioni di interesse particolari;
   le multinazionali investono nei territori in cui trovano maggiori convenienze. Ed infatti, il nuovo investimento societario di ST ammonta a 2.1 miliardi di euro (più 1 miliardo di euro di finanziamenti pubblici) in Francia, e 540 milioni (tra l'altro condizionati dal risultato del margine lordo) per l'Italia, senza aiuti di Stato;
   per ciò che concerne le sedi italiane della St-Microelectronics, il sito milanese ha beneficiato di maggiori attenzioni rispetto allo stabilimento etneo, soprattutto in termini occupazionali, tant’è che ad Agrate sono state assunte circa 700 unità, a Catania nessuna nonostante gli accordi prevedano un aumento di circa 150 nuove unità a fronte della ormai collaudata turnazione a ciclo continuo;
   la Commissione europea ha varato una campagna per mobilitare nuovi fondi per lo sviluppo di semiconduttori e chip;
   l'obiettivo è quello di espandere la base manifatturiera europea di punta al fine di permettere che la produzione di chip raddoppi fino a rappresentare circa il 20 per cento della produzione mondiale per un investimento complessivo di 100 miliardi di euro fra il 2013 e il 2020;
   la Francia sta utilizzando le risorse europee a favore delle aziende che sono insediate anche in Sicilia;
   per mancanza di altre manifestazioni di interesse i poli europei di eccellenza dell'elettronica sono considerati dall'Unione europea solo Dresda, Eindhoven/Lovanio, Grenoble, Cambridge, la Carinzia, Dublino e Milano;
   le principali iniziative della Commissione europea (CE) nel periodo maggio-agosto 2013 riguardano: la comunicazione, in data 2 maggio, su Energy technologies and innovation, che definisce le strategie in tale settore e pone l'accento sulla necessità di un approccio di sistema, incentrato sulla fornitura di servizi energetici efficienti. Tra le aree che richiedono maggiore attenzione vi sono l'efficienza energetica (edifici, consumo energetico industriale), la sostenibilità, sicurezza, ed efficienza del sistema energetico (stoccaggio, trasporto, risposta alla domanda, partecipazione attraverso IT), il consumo energetico delle città (Smart Cities and Communities) e le tecnologie alternative (eolico off-shore, oceans, solare a concentrazione, tecnologie diheating/cooling); l'adozione, in data 6 maggio 2013, di una nuova strategia Investing in green infrastructure per promuovere il ricorso alle infrastrutture verdi e far sì che il miglioramento dei processi naturali diventi parte integrante della pianificazione territoriale. La strategia verterà sulla promozione delle infrastrutture verdi nelle politiche principali, migliorare la ricerca, facilitare l'accesso ai finanziamenti per progetti dedicati e sostenere i progetti di infrastrutture verdi a livello di Unione europea;
   la proposta, in data 23 maggio 2013, di una nuova strategia industriale per l'elettronica (New european industrial strategy for electronics) per coordinare gli investimenti pubblici nel settore della micro e nanoelettronica (semiconduttori e circuiti integrati o chip) con l'intento di espandere la base manifatturiera europea di punta mobilizzando 100 miliardi di euro di investimenti privati;
   l'integrazione, in data 25 giugno 2013, dei Fondi strutturali (Fondo europeo di sviluppo regionale – FESR e Fondo sociale europeo – FSE) al portale unico dedicato ai finanziamenti dell'Unione europea forniti agli imprenditori e alle PMI. Il portale (Single portal on european Union finance) fornisce informazioni semplici, complete e aggiornate per accedere a oltre 100 miliardi di euro di vari programmi dell'Unione europea per il periodo 2007-2013 –:
   in che modo e se intenda avviare le procedure previste dall'obiettivo 1 e dagli ultimi provvedimenti da parte dell'Unione europea, necessarie per la valorizzazione del territorio e per la tutela degli stabilimenti esistenti, impiegando le risorse pubbliche, europee e nazionali, con la finalità di rimuovere le disuguaglianze di sviluppo, incrementare le opportunità di crescita e l'inclusione sociale;
   in che modo intende sostenere l'industria d'eccellenza dei semiconduttori e dell'energie rinnovabili insediate a Catania e se abbia già avviato dei progetti per accedere alle nuove misure varate dall'Unione europea, con particolare riferimento alle seguenti iniziative comunitarie: tecnologie alternative (eolico off-shore, oceans, solare a concentrazione, tecnologie diheating/cooling), Investing in green infrastructure e New European Industrial Strategy for Electronics. (4-02183)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CATANIA - Prov,SICILIA

EUROVOC :

finanziamento comunitario

tecnologia dolce

licenziamento

societa' di servizi

gestione d'impresa

piano di finanziamento