ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01979

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 85 del 26/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2013
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2013
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2013
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2013
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2013
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2013
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 26/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 26/09/2013
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01979
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Giovedì 26 settembre 2013, seduta n. 85

   GAGNARLI, L'ABBATE, LUPO, GALLINELLA, MASSIMILIANO BERNINI, PARENTELA, SILVIA BENEDETTI e DE ROSA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il SISTRI – Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – è il sistema informativo voluto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sin dal lontano 2007, per monitorare i rifiuti pericolosi tramite la tracciabilità degli stessi, trasferendo in formato digitale i documenti precedentemente svolti in forma cartacea, con l'ambizioso obiettivo di diventare l'arma definitiva nella lotta alle eco-mafie;
   l'Italia, anche senza SISTRI, avendo già un pregresso sistema di tracciabilità, non era affatto inadempiente rispetto alle direttive comunitarie, pur dovendo riconoscere come il sistema di tracciabilità preesistente – quello del decreto Ronchi del ’97 – fosse «migliorabile» e dotabile di maggiore efficienza, anche grazie ad un processo di informatizzazione;
   il progetto SISTRI comincia a prendere forma dal 2007 ma viene ufficialmente istituito soltanto il 17 dicembre 2009, con decreto del Ministro ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009;
   la partenza ufficiale del sistema è prevista nel marzo 2011, ma da quel momento iniziano ad essere emesse una serie di proroghe (ad oggi se ne contano ben sette), principalmente dovute a malfunzionamenti delle apparecchiature elettroniche e carenze del sistema informativo centrale che non è in grado di garantire l'accesso a tutti gli operatori, come in occasione del «click-day» organizzato da Confindustria nel maggio 2011;
   nel 2012, come riportato in una inchiesta di Carlo Bonini su Repubblica del 10 maggio 2012, l'Ente nazionale per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, incaricato di eseguire una «spending review» sul contratto con Finmeccanica, conclude che le scelte seguite per il SISTRI non sono compatibili con i principi di trasparenza. I vertici di Selex, intanto, vengono iscritti al registro degli indagati della procura di Napoli per associazione a delinquere finalizzata a truffa, abuso di ufficio e false fatturazioni;
   il 20 marzo 2013 il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Corrado Clini, fissa il nuovo avvio del SISTRI, differenziando le categorie obbligate in due gruppi: i primi operativi dal giorno 1o ottobre 2013, i secondi dal 3 marzo 2014;
   il 17 aprile 2013 l'inchiesta della procura di Napoli produce 22 misure cautelari in carcere, 19 con la concessione dei domiciliari, e 4 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, con l'accusa di progettazione ed esecuzione dell'infrastruttura relativa gestione del SISTRI, in violazione della normativa sui contratti pubblici;
   a giugno 2013 l'attuale Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando, indice una «consultazione delle organizzazioni delle imprese interessate dal SISTRI» al fine di acquisire il loro punto di vista; dalla consultazione emergono: la necessità di un sistema di tracciabilità che renda trasparenti sia la gestione che la movimentazione dei rifiuti, ma a condizione che sia fruibile dalle imprese, senza eccessivi sovraccarichi organizzativi; la considerazione che il SISTRI è stato avviato come modello unico, senza comparazioni con altri sistemi più semplici, oltre che flessibili e meno onerosi; il continuo rinvio della operatività del SISTRI è prova della sua non funzionalità operativa; l'operatività del SISTRI dal 1o ottobre 2013 comporterebbe notevoli disagi, oltre che costi economici ed organizzativi insostenibili, per diverse decine di migliaia di imprese e di operatori che «producono» e «gestiscono» rifiuti pericolosi; la presa d'atto che per i motivi citati il SISTRI non è idoneo e va quindi abolito con un intervento legislativo, abrogando le norme che lo prevedono e sostituendolo con nuovi criteri – da affidare poi a normativa secondaria – mantenendo nel frattempo il sistema preesistente con eventuali piccole integrazioni che ne garantiscano una maggiore efficacia, compreso l'aspetto sanzionatorio; vengono, infine, indicati i punti principali di un nuovo sistema di tracciabilità informatizzata;
   il Ministro Orlando ha inoltre precisato che l'accordo con Selex Service Management spa, attualmente ancora aggiudicataria dell'appalto per la fornitura del sistema SISTRI, è di partire con un numero ridotto di gestori di rifiuti pericolosi, 17 mila in tutto, per poi rimodulare il sistema secondo i presupposti dalla relazione di un team di esperti, guidati dal professore Edo Ronchi, da egli incaricato;
   l'accordo prevede, inoltre, la costituzione di una Commissione di esperti che dovrà collaudare il sistema, prima del termine iniziale di operatività del 1o ottobre: un eventuale esito negativo sancirebbe uno stop al Sistri, in caso contrario la partenza sarebbe confermata per i suddetti 17 mila soggetti e successivamente, la platea sarebbe estesa, ma solo dopo le semplificazioni richieste dalle imprese;
   allo stato attuale, il sistema di tracciabilità SISTRI presenterebbe le solite carenze da tempo ormai emerse: l'inadeguatezza delle chiavette USB, l'impossibilità da parte delle imprese di inviare i dati in momenti di minor carico informatico, salvo dotarsi di costosi software gestionali, le carenze di varia natura nel nuovo manuale operativo SISTRI, pubblicato il 12 agosto 2013, l'assenza di interoperabilità del SISTRI con i software gestionali aziendali, la scopertura della linea dati ADSL in tantissime zone del Paese, come ribadito dal direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci durante l'audizione tenuta al Senato in Commissione territorio, ambiente e beni ambientali, il 18 settembre 2013;
   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nella risposta alla interrogazione n. 5-00913 dell'onorevole Realacci, ha manifestato la volontà di non rescindere il contratto con Selex Service Management spa, per via dell'avanzato stadio di esecuzione dello stesso, la cui invalidazione comporterebbe il pagamento di penali, nonché per l'ineludibile esigenza di avere un sistema efficace di trattamento dei rifiuti –:
   in che modo il Ministro interrogato preveda che il SISTRI possa contrastare le ecomafie, dal momento che queste ultime potrebbero tranquillamente non iscriversi come trasportatori di rifiuti speciali pericolosi nell'apposito Albo gestori ambientali, ma come semplici trasportatori di altro materiale, o di rifiuti non pericolosi, e quindi non essere obbligati all'iscrizione al SISTRI, posto che il sistema di monitoraggio non risulta debba essere effettuato su strada ma soltanto a livello telematico;
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, nell'ipotesi tutt'altro che vana dovesse fallire il prossimo collaudo del SISTRI, intraprendere con la massima urgenza la reintroduzione del sistema preesistente, con le integrazioni che garantiscano una maggiore efficacia, compreso l'aspetto sanzionatorio, seguendo le proposte emerse durante la consultazione di giugno con le organizzazioni delle imprese interessate al sistema;
   se il Ministro interrogato, preso atto della sua volontà di non rescindere il contratto con Selex Service Management spa, possa quantomeno rassicurare sul fatto che il pagamento del contributo di iscrizione e l'apparato sanzionatorio, siano attualmente sospesi fino alla effettiva entrata in esercizio del SISTRI e siano riattivati solamente a collaudo eseguito e con esito positivo;
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno definire con la massima urgenza indicazioni ministeriali chiare ed univoche che consentano alle aziende di adempiere correttamente agli obblighi del Sistema, evitando così anche la diffusione sul mercato di fatidici corsi di semplificazione/preparazione al SISTRI, proposte ai soli fini di ottenere profitti ai danni delle imprese obbligate all'iscrizione.
(4-01979)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-01979
presentata da
GAGNARLI Chiara

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa al Sistema di tracciabilità dei rifiuti — SISTRI, si rappresenta quanto segue.
  Si rappresenta, innanzitutto, che il sistema di tracciabilità dei rifiuti SISTRI, con i relativi obblighi e le corrispondenti sanzioni, è finalizzato ad assicurare il massimo tasso di trasparenza nella movimentazione dei rifiuti. Da questo punto di vista non può che essere considerato uno strumento di significativa importanza per il contrasto alla illegalità nel settore. L'obiettivo di garantire una corretta gestione dei rifiuti è perseguito attraverso l'individuazione di tutti i soggetti che intervengono nell'intera filiera del rifiuto, fornendo sia un quadro contabile delle quantità dei rifiuti prodotti, trasportati e gestiti dagli impianti, sia un monitoraggio dei soggetti che operano in ciascuna operazione di gestione del rifiuto. Al conseguimento di tale obiettivo, peraltro, concorre non soltanto il controllo svolto dai dispositivi installati sui mezzi di trasporto, ma anche l'analisi delle movimentazioni dei rifiuti svolta dagli organi deputati alla sorveglianza e accertamento degli illeciti in violazione della normativa in materia di rifiuti nonché alla repressione dei traffici illeciti e degli smaltimenti illegali dei rifiuti.
  Si conferma, inoltre, che nel dicembre 2013 è stato eseguito il collaudo del sistema SISTRI. In particolare, si rappresenta che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha istituito nel settembre 2013, la commissione di verifica di conformità per l'esecuzione del contratto SISTRI, prevista dall'articolo 11, comma 8 del decreto-legge n. 101 del 31 agosto 2013. Alla commissione è stato affidato il compito di verificare e, successivamente, certificare la corretta esecuzione delle prestazioni dedotte nel contratto, nonché la funzionalità delle tecnologie componenti l'infrastruttura centrale e periferica, tanto singolarmente quanto nella modalità di interazione. I lavori condotti dalla commissione sono stati riportati nel certificato di verifica di conformità presentato in data 31 dicembre 2013 e riportano le seguenti conclusioni: «la Commissione, a seguito dell'analisi delle registrazioni di collaudo sul funzionamento del sistema SISTRI, (...) ritiene che non ci siano difetti e/o carenze tali da precludere l'erogazione dei servizi». Ulteriori verifiche di funzionalità e monitoraggio del sistema sono state condotte da parte dell'agenzia per l'Italia digitale che, sin dal 2013, ha redatto apposite relazioni al fine di valutare lo stato di efficienza, efficacia ed adeguatezza del sistema nonché definire eventuali linee evolutive.
  Circa la sospensione dell'apparato sanzionatorio, si segnala che con l'articolo 8, comma 1, del decreto-legge n. 210 del 30 dicembre 2015 recante «proroga di termini previsti da disposizioni legislative», è stata posticipata al 31 dicembre 2016 l'applicazione degli adempimenti di tracciabilità cartacei, il cosiddetto regime del «doppio binario», e cioè la coesistenza tanto del SISTRI quanto del regime cartaceo, così come previsto dagli articoli 188, 189, 190 e 193 del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, nel testo previgente alle modifiche apportate dal decreto legislativo n. 205 del 3 dicembre 2010, nonché le relative sanzioni; è stata, altresì, prorogata alla medesima data del 31 dicembre 2016 la non applicabilità delle sanzioni previste dall'articolo 260-bis, commi da 3 a 9, decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e successive modificazioni e integrazioni. Peraltro, in sede di conversione del citato «milleproroghe 2015», in data 10 febbraio è stato approvato dall'Aula Camera il 10 febbraio, attualmente all'esame del Senato, un emendamento all'articolo 8 del decreto-legge n. 210 del 30 dicembre 2015, con il quale si stabilisce che fino al 31 dicembre 2016 e, comunque, non oltre il collaudo con esito positivo della piena operatività del nuovo sistema di tracciabilità individuato a mezzo di procedure ad evidenza pubblica, bandite dalla Consip S.p.a. il 26 giugno 2015, le sanzioni di cui all'articolo 260-bis, commi 1 e 2, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, sono ridotte del 50 per cento.
  Si segnala infine che sul portale istituzionale del SISTRI, sono pubblicate le guide rapide di consultazione contenenti informazioni di supporto per l'utilizzo corretto ed efficace delle applicazioni e servizi del sistema.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

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inchiesta giudiziaria

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