ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01920

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 82 del 23/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/09/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 23/09/2013
Stato iter:
03/10/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/10/2013
ARCHI BRUNO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 03/10/2013

CONCLUSO IL 03/10/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01920
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Lunedì 23 settembre 2013, seduta n. 82

   REALACCI. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   alcune agenzie di stampa, comunicati di Greenpeace Italia, un articolo de La Repubblica online riportano la notizia dell'abbordaggio, il 19 settembre 2013 da parte della guardia costiera della Federazione Russa della nave di Greenpeace Arctic Sunrise nel mar Artico. Le operazione si sono concluse con l'arresto di 30 attivisti a seguito di una protesta pacifica contro le operazioni di trivellazione nell'Artico per opera della multinazionale russa «Gazprom»;
   la posizione della nave Arctic Sunrise viene descritta univocamente come in acque internazionali. Elemento questo che renderebbe l'irruzione della guardia costiera federale russa un atto illegale secondo il diritto internazionale;
   nelle operazione di polizia anche un attivista italiano di Greenpeace è stato poi arrestato dalla forze di sicurezza russe. L'uomo è stato fermato insieme ad altri 24 militanti dell'associazione ambientalista in seguito all'azione dimostrativa sulla piattaforma petrolifera artica della «Gazprom»;
   secondo l'organizzazione ecologista, otto militari russi si sono calati da un elicottero con delle corde circondando gli attivisti dopo aver sparato 11 colpi di avvertimento contro la nave. Alcuni membri dell'equipaggio sono riusciti a chiudersi a chiave nella sala radio e hanno riferito di aver visto gli altri costretti a inginocchiarsi con pistole puntate contro di loro alla nuca;
   Greenpeace contesta con forza la legittimità e sproporzionata aggressività di una «irruzione illegale su una nave che protestava pacificamente»;
   sempre la guardia costiera aveva già arrestato, il 18 settembre, e «trattenuto senza accuse formali», altri due attivisti di Greenpeace che avevano scalato la piattaforma della Gazprom, che ora sembrano essere stati rilasciati. In seguito agli arresti il Ministro russo degli affari internazionali aveva dichiarato che «la guardia costiera è intervenuta perché l’Arctic Sunrise rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza e all'ambiente», un'affermazione che Greenpeace contesta fortemente –:
   se il Ministro interrogato intenda prendere contatto con le autorità russe, anche per tramite del personale diplomatico accreditato presso la Repubblica italiana, per chiarire le circostanze e le modalità dell'accaduto;
   se non intenda altresì mettere in campo con la massima urgenza tutti gli strumenti di protezione diplomatica nei confronti del cittadino italiano condotto in arresto dalle forze di polizia russe affinché si provveda al suo immediato rilascio.
(4-01920)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 ottobre 2013
nell'allegato B della seduta n. 90
4-01920
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Non appena informata dell'accaduto, su istruzioni della Ministro Bonino, la Farnesina, per il tramite dell'ambasciata a Mosca e del consolato generale a San Pietroburgo, si è immediatamente attivata per assistere il connazionale Cristian D'Alessandro. Le nostre Rappresentanze diplomatiche hanno contattato ripetutamente le istituzioni russe a vario titolo coinvolte nella gestione del caso per acquisire informazioni ed in particolare per sapere se il nostro connazionale o altri cittadini italiani fossero stati sottoposti a misure restrittive e/o coinvolti in incidenti. Hanno preso contatto, inoltre, con l'ambasciata olandese (la nave batte bandiera olandese) e con diplomatici britannici e finlandesi a San Pietroburgo per coordinare le azioni da intraprendere a tutela dell'equipaggio.
  L'ambasciata e il consolato generale hanno avuto conferma che la Arctic Sunrise era stata posta sotto sequestro e che, con le persone a bordo, veniva scortata presso il porto di Murmansk, con il connazionale D'Alessandro in stato di fermo. Il console generale ha, inoltre, personalmente approfondito le informazioni acquisite con i consoli generali dell'Unione europea accreditati a San Pietroburgo in una riunione presieduta dal nuovo capo delegazione dell'UE a Mosca. La nave è arrivata il 24 settembre nei pressi di Murmansk dove era già arrivato il vice console d'Italia a San Pietroburgo, che ha visitato il nostro connazionale trovandolo in buone condizioni psico-fisiche.
  Il 26 settembre il tribunale di Murmansk ha convalidato il fermo del signor D'Alessandro, disponendone l'arresto per due mesi come misura cautelare. La decisione è stata assunta in un'udienza pubblica nel corso della quale gli è stato contestato il reato di pirateria in associazione. Analoga decisione è stata assunta nei confronti di tutti gli altri membri dell'equipaggio (di varie nazionalità), già sentiti nel corso di precedenti udienze. Gli inquirenti hanno preannunciato che sull'accaduto verranno avviate a breve approfondite indagini. All'udienza erano presenti anche il vice console a San Pietroburgo ed un interprete del consolato generale. Assistenza legale è stata fornita al D'Alessandro dall’equipe di avvocati messi a disposizione da Greenpeace, che hanno manifestato l'intenzione di ricorrere in appello contro la decisione.
  In un incontro con il direttore generale del I dipartimento europeo del Ministero degli esteri russo, responsabile per i Paesi dell'Europa occidentale, l'ambasciata ha manifestato la viva attesa che la situazione del connazionale possa essere rapidamente chiarita, che prevalga una lettura dell'accaduto che metta in luce il carattere pacifico e puramente dimostrativo della sua azione e che, pertanto, l'intero caso possa chiudersi positivamente.
  Di tutti gli sviluppi della vicenda sono stati costantemente informati la famiglia del signor D'Alessandro e Greenpeace.
  La Farnesina, anche per il tramite dell'ambasciata a Mosca e del consolato generale a San Pietroburgo, continuerà a sensibilizzare le competenti autorità russe affinché il caso possa trovare una positiva soluzione e a fornire ogni consentita assistenza al nostro connazionale.
Il Viceministro degli affari esteriBruno Archi.

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