ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01672

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 69 del 09/08/2013
Firmatari
Primo firmatario: BOCCUZZI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/08/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/08/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01672
presentato da
BOCCUZZI Antonio
testo di
Venerdì 9 agosto 2013, seduta n. 69

   BOCCUZZI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   i dati relativi al prodotto interno lordo, al livello dei consumi, alla disoccupazione, all'utilizzo degli ammortizzatori sociali, al debito pubblico italiano, schizzato al 126,1 per cento del prodotto interno lordo, mostrano un'Italia in piena recessione;
   la grave crisi in atto dal 2008 non accenna a diminuire d'intensità. Le affermazioni sulla prossima uscita dal tunnel appaiono sgradevoli e danno il senso del distacco esistente con il Paese reale;
   il reddito disponibile delle famiglie si è contratto pesantemente ed è aumentato enormemente il numero di quelle che versano in condizioni di grave disagio economico e sociale;
   la produzione industriale ha registrato su base annua un calo considerevole e negli ultimi 4 anni siamo passati dal 5o all'8o posto nella graduatoria mondiale manifatturiera;
   la disoccupazione ha raggiunto il 10,8 per cento in Italia e ha superato il 9 per cento in Piemonte, percentuale più alta di tutto il nord-Italia (era il 7,6 per cento nel 2011);
   quella giovanile è al 35,1 per cento e quasi un 20 per cento di giovani, i cosiddetti NEET, non studiano, non si formano, non cercano lavoro. In provincia di Torino, nella fascia 15-24 anni, la disoccupazione è giunta al 28,4 per cento, percentuale più alta di tutto il Nord ovest, la cui media è del 22,2 per cento;
   dal 2007 al 2012 gli occupati fino a 35 anni d'età sono diminuiti di quasi 1,5 milioni, mentre i lavoratori tra 55 e 64 anni sono aumentati del 26 per cento per effetto degli interventi previdenziali;
   nei primi nove mesi del 2012 c’è stato il crollo delle nuove pensioni: gli assegni liquidati dall'Inps sono diminuiti del 35,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011, solo per effetto della «finestra mobile» e dello «scalino» scattati nello scorso anno, mentre la riforma Fornero impatterà dal 2013. L'età media è passata dai 60,3 ai 61,3 e l'anno prossimo l'Italia sorpasserà la Germania;
   nei primi 10 mesi del 2012, in Italia sono state richieste quasi 900 milioni di ore di cassa integrazione (in Piemonte oltre 116 milioni, pari al 13 per cento del totale), dato che rende certo il superamento del miliardo alla fine dell'anno. È bene sottolineare che in Piemonte le risorse a disposizione per la cassa in deroga non sono sufficienti per arrivare a fine anno, pertanto il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, che è torinese, dovrebbe attivarsi per fare arrivare rapidamente i milioni ancora mancanti;
   per quanto concerne la mobilità, da inizio anno c’è stata una crescita di quasi il 9 per cento, in particolare di quella non indennizzata;
   in tale contesto appare inopportuno il superamento progressivo dell'attuale sistema di ammortizzatori, previsto dalla cosiddetta riforma del mercato del lavoro;
   in aggiunta, attualmente sono aperti più di 150 tavoli di crisi, che riguardano 180.000 dipendenti e quasi 30.000 esuberi;
   si tratta di un parziale bollettino di guerra, peraltro in continuo aggiornamento;
   dalla fine del 2008, anche il Piemonte ha registrato una consistente perdita di posti di lavoro e di imprese, un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali, il peggioramento delle condizioni per migliaia di famiglie e la nascita di nuove povertà;
   la situazione resta molto difficile, perché, se stupisce positivamente la grande capacità di reazione di tante aziende piemontesi, in grado di competere e di esportare, si continua a registrare un continuo arretramento nei consumi e nella fruizione di beni e servizi da parte dei residenti;
   in proposito, bisogna ricordare che il tasso di utilizzo degli impianti si attesta al 68 per cento, circa 7 punti sotto il livello tipico delle normali fasi di crescita;
   oltre al lavoro che manca, c’è forte preoccupazione per le prestazioni del welfare locale, alle prese con risorse in forte diminuzione e con una domanda in costante aumento;
   è stato detto tante volte che, dal livello nazionale, un aiuto importante potrebbe giungere anche dalla modifica del patto di stabilità interno, almeno per i comuni virtuosi, per consentire di spendere le risorse disponibili per le opere già cantierabili e rilanciare l'edilizia, da sempre volano per altri settori produttivi;
   le politiche del Governo hanno perseguito l'obiettivo di una sorta di svalutazione interna delle pensioni e delle retribuzioni, che su base annuale sono aumentate dell'1,4 per cento, a fronte di un'inflazione al 3,2 per cento, conseguenza anche del blocco contrattuale dei dipendenti pubblici iniziato dal 1o gennaio del 2010 –:
   quali siano le iniziative messe in atto per arginare la preoccupante situazione esplicata nella premessa. (4-01672)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

soppressione di posti di lavoro