ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01346

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 56 del 19/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/07/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/08/2013

SOLLECITO IL 02/09/2013

SOLLECITO IL 02/10/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01346
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Venerdì 19 luglio 2013, seduta n. 56

   REALACCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere premesso che:
   numerose agenzie di stampa e testate giornalistiche di informazione locale ed anche nazionale, come ad esempio un articolo de La Repubblica e un pezzo pubblicato dal Corriere della Sera e pubblicati l'8 luglio 2013, hanno riportato con grande enfasi la notizia dell'uccisione di un bellissimo esemplare di orso bruno marsicano, censito con il nome di Stefano, all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise;
   l'orso bruno è stato trovato morto nella giornata del 7 luglio 2013, nella zona delle Mainarde, sul versante molisano del monte Morrone e del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. L'animale, un giovane maschio, sarebbe stato attirato da una carcassa di cavallo usata come esca e ucciso a colpi di fucile da ignoti;
   l'esame radiografico, eseguito alla facoltà di veterinaria dell'università di Teramo, ha rilevato tre pallottole di cui una, quella mortale, alla testa. Un'altra pallottola ha raggiunto l'omero destro dell'animale, mentre una terza, caricata a pallini, è stata rinvenuta sul corpo dell'animale. In base all'esame, dunque, si presume che a sparare siano state più armi quindi più bracconieri criminali;
   come anche espresso dal commissario del sopraddetto Parco nazionale, Giuseppe Rossi, la gravità dell'episodio è enorme in quanto avvenuto in una zona del parco finora relativamente tranquilla rispetto ai fenomeni del bracconaggio;
   il Parco nazionale d'Abruzzo è stato istituito nel 1922 al fine specifico di tutelare le specie faunistiche più rare e a rischio di estinzione, come l'orso bruno marsicano e il camoscio appenninico;
   il parco ha sempre svolto, nel corso di questi 90 anni, la sua funzione di tutela delle suindicate specie faunistiche, salvandole dalla estinzione, nonché attività di promozione del territorio, di ricerca scientifica e didattico-educative;
   per la tutela delle popolazioni di orso bruno marsicano è tuttora in atto lo specifico progetto Life Arctos, attuato nell'ambito del programma finanziario della Commissione europea Life + Natura, di cui l'ente parco è capofila, ovvero coordinatore, e tra i cui partner figurano, tra gli altri, le regioni Abruzzo e Lazio e l'università la Sapienza di Roma. Il sopraddetto progetto, che terminerà nel 2014, ha già consentito di pervenire a importanti risultati e indicazioni, per l'adozione di ulteriori indispensabili misure di salvaguardia del plantigrado, e per la soluzione di problematiche attinenti, quali la chiusura di talune strade montane forestali, la eliminazione del fenomeno del pascolo brado, i tagli boschivi, il controllo sanitario nel territorio;
   l'orso bruno marsicano è oggetto, altresì, del PATOM (Piano d'azione per la tutela dell'orso marsicano) che si svolge sotto l'egida e il coordinamento del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   l'Ente parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha messo in atto importanti iniziative di contrasto di attività incompatibili e illegali e di tutela proattiva, quali ad esempio, l'assunzione in concessione diretta di territori comunali strategici per la tutela e la sopravvivenza della specie, il controllo sanitario di bestiame domestico, il miglioramento costante della regolamentazione degli indennizzi dei danni provocati dalla fauna protetta, il miglioramento delle relazioni con istituzioni e operatori locali, compresi allevatori e agricoltori;
   tuttavia negli ultimi mesi si sono dovute purtroppo ancora registrare numerose uccisioni, in particolare per avvelenamenti, di altre specie di fauna protetta: segnatamente di Lupo Appenninico –:
   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare:
    sia a conoscenza del grave fatto criminale compiuto ai danni di un prezioso esemplare di fauna protetta, nonché del preoccupante gesto intimidatorio nei confronti dell'Ente parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise; se non ritenga altresì opportuno, per quanto di competenza e per tramite dell'ente Parco, del CTA del Corpo Forestale dello Stato e del NOE del Ministero dell'Ambiente, anche al fine di istituire un coordinamento operativo, mettere in campo azioni concrete per coadiuvare, nel rispetto delle competenze della magistratura, le indagini in corso per trovare al più presto i responsabili del gesto; quali azioni intenda il Ministro intraprendere con l'Ente Parco per far sì che simili episodi, anche a danno di altre specie protette, come il lupo, non si verifichino in futuro;
    se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, istituire un tavolo tecnico con le tre Regioni interessate al Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, affinché le stesse procedano sollecitamente alla approvazione del Piano del parco, ai sensi dell'articolo 12 della legge n. 394 del 1991 e l'adozione, da parte delle stesse, dei provvedimenti per l'approvazione dell'area contigua del parco, ai sensi dell'articolo 32 della legge n. 394 del 1991;
   se ritenga di approvare, ai sensi dell'articolo 11 della stessa legge n. 394 del 1991, il Regolamento del Parco, adottato dall'ente Parco nel 2011 e superare la gestione commissariale, ad oggi, tuttora vigente. (4-01346)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-01346
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — In merito ai quesiti posti dall'interrogante, appare opportuno premettere ed evidenziare che questo Dicastero, com’è noto, è istituzionalmente e direttamente impegnato nella conservazione dell'Orso bruno marsicano, in particolare, attraverso il coordinamento delle azioni di conservazione previste dal piano d'azione per la tutela dell'orso bruno Marsicano (PATOM), nel cui contesto agisce congiuntamente con le regioni interessate alla presenza dell'orso e con l'ente parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.
  E anche per questo, lo scrivente Ministero si è interessato al caso sin dalla prima segnalazione del rinvenimento della carcassa di un orso in località Monte Morrone, nel versante molisano del parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, tenendosi, in seguito, in stretto e costante contatto con l'ente gestore del Parco e con le autorità interessate per seguire la vicenda ed acquisire ogni utile elemento al riguardo.
  La carcassa del plantigrado veniva segnalata, infatti, da un escursionista il 7 luglio 2013 nel comune di Castel San Vincenzo; in prossimità di essa venivano altresì rinvenuti i resti di un puledro, verosimilmente predato dai lupi, nonché, a poca distanza da questo, anche una carcassa di volpe totalmente integra che non presentava segni di predazione.
  La carcassa dell'orso veniva immediatamente inviata al laboratorio dell'istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise.
  La relativa autopsia, avviata il giorno 9 luglio e conclusa il successivo giorno 26, ha potuto evidenziare che l'esemplare sarebbe stato oggetto di colpi di arma da fuoco di diversi calibri, nessuno di essi mortale, e comunque risalenti ad epoca non recente; allo stesso modo, non sono state rilevate tracce di avvelenamento.
  Ancora allo stato, l'istituto zooprofilattico di Teramo, che ha svolto l'autopsia, non è in grado di stabilire con certezza la causa della morte del plantigrado.
  Seppure le verifiche successive, come sopra riferito, abbiano ridotto la drammaticità dell'episodio, quale amplificato nei giorni successivi al rinvenimento dagli organi di stampa, non per questo lo scrivente Ministero, anche in considerazione dei recenti casi di uccisione, in particolare per avvelenamento, di altre specie di fauna protetta, e segnatamente del lupo Appenninico, ha ritenuto di sottovalutare il potenziale delittuoso del fenomeno, adottando con immediatezza le azioni di competenza ritenute più idonee.
  Con riferimento, così, ai quesiti oggetto dell'interrogazione, corre l'obbligo di riferire che al fine di prevenire e reprimere eventuali atti di bracconaggio nei confronti delle specie faunistiche protette, questo Ministero ha provveduto ad una idonea sensibilizzazione del Corpo forestale dello Stato volto a un rafforzamento dell'attività di vigilanza e di intelligence, richiedendo, altresì, al comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente (CCTA), stante la rilevanza e gravità della situazione, un robusto e mirato intervento, sempre in collaborazione con il coordinamento territoriale per l'ambiente (CTA) del Corpo forestale dello Stato, finalizzato ad evitare che eventuali condotte criminali poste in essere da malintenzionati possano nuocere alle comunità delle specie protette nel parco nazionale e condurre, al limite, all'estinzione dell'orso marsicano.
  Allo stesso tempo, questo Ministero ha invitato i presidenti delle regioni Abruzzo, Lazio e Molise affinché collaborino per il superamento dell'attuale gestione commissariale, e perché si giunga, finalmente e con la massima sollecitudine, alla approvazione del piano del parco, previsto dall'articolo 12 della legge n. 394 del 1991, nonché alla istituzione delle aree contigue del parco, ai sensi dell'articolo 32 della medesima legge.
  Nel frattempo, in attesa della approvazione del Piano del Parco, è stata acquisita la bozza di regolamento del parco, sulla quale è già stata avviata la pre-istruttoria in vista della sua prossima approvazione ai sensi dell'articolo 11 della legge n. 394 del 1991.
Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mareMarco Flavio Cirillo.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1991 0394, PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO LAZIO E MOLISE

EUROVOC :

parco nazionale

controllo sanitario

protezione degli animali

mammifero selvatico

protezione della fauna