ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01203

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 50 del 10/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: BRUNETTA RENATO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MILANATO LORENA IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 10/07/2013
Stato iter:
04/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2014
MARTINA MAURIZIO MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 04/06/2014

CONCLUSO IL 04/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01203
presentato da
BRUNETTA Renato
testo di
Mercoledì 10 luglio 2013, seduta n. 50

   BRUNETTA e MILANATO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro per gli affari europei . — Per sapere – premesso che:
   al momento della richiesta da parte della Croazia di far parte della Comunità europea, è stata affrontata la questione della denominazione del vino prosecco, che, con le sue articolazioni storiche, è stata riservata all'Italia;
   con l'entrata effettiva della Croazia nell'Unione europea lo scorso 1° luglio 2013, si è riproposto il problema perché, nonostante il vino prosecco sia tutelato a livello comunitario ed internazionale con la denominazione di origine protetta, sono state sollevate numerose obiezioni all'utilizzo del nome «Prosek» da parte della Croazia, principalmente per una questione di assonanza che potrebbe trarre in inganno i consumatori;
   il «Prosek» è un vino passito con una produzione limitata di circa 10 mila bottiglie annue contro le 300 milioni di bottiglie (per un fatturato vicino al miliardo di euro annuo) delle tre denominazioni italiane riconosciute a livello europeo (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore docg, Asolo Prosecco Superiore docg e il Prosecco doc);
   il comparto dell'agricoltura veneta ha subito, così come altri settori economici, pesanti ripercussioni a livello occupazionale e di fatturato a causa della perdurante crisi economica, e tuttavia il vino prosecco nel primo trimestre 2013 ha aumentato del 30 per cento le esportazioni;
   le norme europee sono state pensate per assicurare una protezione efficace a difesa delle denominazioni in quanto patrimonio comune e, in base a questo principio, le denominazioni sono uniche e non devono entrare in conflitto tra loro;
   con l'entrata dell'Ungheria in Europa, l'Italia ha dovuto cedere il nome del vino Tocai a favore del vino doc ungherese Tokaj e dal 2007 il Tocai friulano ha dovuto prendere il nome di «Friulano»;
   i produttori del Prosek croato sostengono che esso rappresenti un prodotto della tradizione –:
   quali provvedimenti abbia preso il Governo, in ambito europeo, per far rispettare gli impegni assunti dalla Croazia in fase di adesione e per fare sì che non si deroghi alla normativa europea in materia di denominazione del vino Prosecco.
(4-01203)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 giugno 2014
nell'allegato B della seduta n. 239
4-01203
presentata da
BRUNETTA Renato

  Risposta. — In riferimento all'interrogazione in esame vorrei, anzitutto, rassicurare gli interroganti che la mia amministrazione, in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri ha sempre seguito con la massima attenzione l'evoluzione della normativa europea e internazionale sulla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agroalimentari, in particolare dei vini, al fine di assicurare la massima protezione alle produzioni in questione che, rientrando nell'ambito dei diritti di proprietà intellettuale, costituiscono un importantissimo patrimonio storico-tradizionale e, dunque, socio-economico e culturale dell'intero Paese.
  In linea con tale orientamento, già in sede di negoziati di adesione all'Ue da parte della Croazia, in collaborazione con il ministero affari esteri, abbiamo impedito che il vino croato «Prosek» ottenesse il riconoscimento quale denominazione tradizionale ovvero denominazione d'origine. Del resto tale denominazione non è contemplata nell'elenco delle denominazioni dei vini della Croazia protette nell'UE ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 4, del Regolamento UE n. 1308/2013 (elenco pubblicato nel registro informatico E-Bacchus della Commissione UE ove, peraltro, alcuna menzione tradizionale riguarda i vini della Croazia).
  Al fine di evitare l'accoglimento di eventuali nuove richieste della Croazia intese ad utilizzare «Prosek» quale menzione tradizionale, seguiremo con la massima attenzione anche la pertinente procedura europea per l'adozione degli atti delegati del citato regolamento UE, tra i quali figurerà anche un regolamento concernente disposizioni in materia di menzioni tradizionali dei vini.
  Assicuro, infine, che manterremo ferma la nostra posizione in tutte le sedi europee ed internazionali, laddove si affronti la concreta gestione dell'organizzazione comune di mercato e la gestione degli accordi stipulati dall'Unione europea con i Paesi terzi per il settore in questione, al fine, non solo, di evitare la concessione di deroghe a Paesi UE o terzi (tali da scardinare i principi di protezione sanciti dalla normativa di base europea), ma anche per ottenere il pieno rispetto delle pertinenti norme comunitarie dagli altri Paesi e così assicurare (soprattutto alle DOP e IGP europee) una protezione che si attesti al massimo livello consentito dal vigente accordo TRIPS.

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestaliMaurizio Martina.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Croazia

vino

informazione del consumatore

denominazione di origine