ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01150

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 46 del 04/07/2013
Firmatari
Primo firmatario: DI VITA GIULIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/07/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 04/07/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE delegato in data 04/07/2013
Stato iter:
15/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013
D'ALIA GIANPIERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SEMPLIFICAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013

CONCLUSO IL 15/11/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01150
presentato da
DI VITA Giulia
testo di
Giovedì 4 luglio 2013, seduta n. 46

   DI VITA, BARONI, CECCONI, DALL'OSSO, SILVIA GIORDANO, GRILLO, LOREFICE, MANTERO, BRESCIA, SIMONE VALENTE, VACCA, NESCI, COLONNESE, CARINELLI, SPESSOTTO, VIGNAROLI, MANLIO DI STEFANO, DI BATTISTA, LOMBARDI, DI BENEDETTO, CASTELLI, D'INCÀ, CARIELLO, CASO, MICILLO, CHIMIENTI, BATTELLI, LUIGI GALLO, D'UVA e SORIAL. — Al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il Comitato genitori giovani disabili psichici ha promosso il 3 luglio 2013 una manifestazione in piazza Montecitorio per difendere la legge n. 68 del 1999 e il diritto al lavoro delle persone disabili che dalla citata legge è sancito;
   oggetto della protesta è la possibilità di sospensione degli obblighi di assunzione per le pubbliche amministrazioni previsti dalla legge; la richiesta di sospensione è stata rivolta dall'Inps al dipartimento della funzione pubblica, che il 22 maggio ha risposto con nota n. 23580 nella quale si affermava che l'obbligo di coprire le quote di riserva per le categorie protette, con l'eccezione della disciplina relativa ai centralinisti non vedenti, è sospeso fintanto che le amministrazioni pubbliche non abbiano posti disponibili nella dotazione organica e, a fortiori ratione, laddove presentino posizioni soprannumerari;
   secondo la nota del dipartimento della funzione pubblica non solo è possibile sospendere le assunzioni obbligatorie, ma addirittura è vietato effettuarne, qualora si sia in presenza di soprannumerarietà, eventuali assunzioni, anche di categorie protette;
   la nota del dipartimento della funzione pubblica, afferma che nuove assunzioni, oltre a violare il principio generale del divieto di assumere, in presenza di posti disponibili nella dotazione organica, andrebbero ad alimentare la soprannumerarietà o le eccedenze, producendo, a fronte dell'occupazione di una categoria protetta, il rischio della perdita del posto di lavoro del personale già di ruolo che si determinerebbe quale possibile conseguenza della dichiarazione di esubero e di messa in disponibilità;
   il Comitato genitori giovani disabili psichici ha denunciato la gravità delle conseguenze di quanto previsto nel parere, che prescinde anche dalla copertura delle quote di legge;
   la sospensione dell'obbligo di copertura delle quote, stando a quanto affermato dal Comitato dei giovani disabili psichici, prevista dal dipartimento della funzione pubblica non tiene in alcun conto l'attuale contesto segnato da una crisi economica, che già di per sé rappresenta ulteriore elemento di marginalità per cittadini che versano in una condizione di difficoltà;
   proprio tenendo conto del contesto economico e sociale ma anche della ricaduta pesante nei confronti di cittadini che in particolare hanno il diritto costituzionale al lavoro del quale la legge n. 68 del 1999 si fa interprete è necessario rivedere la sospensione dell'obbligo che viene avallata dalla nota del dipartimento della funzione pubblica n. 23580 del 22 maggio 2013 –:
   se non ritengano necessario ed urgente procedere al ritiro della nota del dipartimento della funzione pubblica n. 23580 del 22 maggio 2013;
   quali siano i motivi che hanno portato a redigere la nota del dipartimento della funzione pubblica n. 23580 che con tutta evidenza contrasta con quanto stabilito dalla legge n. 68 del 1999 in materia di assunzione di soggetti appartenenti a categorie protette;
   quale sia lo stato di attuazione della legge n. 68 del 1999, quali siano i dati aggiornati relativi alle assunzioni di soggetti appartenenti a categorie protette a livello nazionale suddivisi a livello regionale e comunale, indicando quante assunzioni si riferiscano a pubbliche amministrazioni e quante a datori di lavoro privati;
   se non ritengano che, a fronte di un intervento di carattere burocratico con la redazione di una nota riguardante l'assunzione di soggetti appartenenti a categorie protette, non sarebbe stata auspicabile la convocazione delle associazioni di categorie protette al fine di informarle e affrontare la questione in maniera corretta, invece di procedere con atti burocratici che incidono sulla vita di migliaia di persone disabili e sul loro diritto al lavoro. (4-01150)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 15 novembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 119
4-01150
presentata da
DI VITA Giulia

  Risposta. — Si fa riferimento all'atto di sindacato ispettivo in oggetto con cui l'interrogante chiede, anzitutto, di riconsiderare la sospensione dell'obbligo di copertura delle quote di riserva per le categorie protette, disciplinato dalla legge 12 marzo 1999, n. 68.
  Chiede, inoltre, di conoscere quali siano i dati aggiornati relativi alle assunzioni di soggetti appartenenti a categorie protette a livello nazionale, regionale e comunale, suddivise tra pubbliche amministrazioni e datori di lavoro privati.
  In considerazione del fatto che la materia, oggetto della presente interrogazione è analoga a quella dell'interrogazione 5-00398 dell'onorevole Gribaudo, si riporta la risposta fornita dal Governo l'11 luglio 2013, presso la Commissione XI della Camera dei deputati.
  In merito al primo quesito l'interrogante fa riferimento ad un parere espresso dal Dipartimento della funzione pubblica a seguito di una richiesta formulata dall'Inps con nota del 16 aprile scorso.
  In particolare, in tale nota, l'Ente evidenziava che i tagli alla dotazione organica dell'Istituto, operati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 gennaio 2013, adottato in attuazione dell'articolo 2 del decreto-legge n. 95 del 2012 (cosiddetto «spending review»), hanno determinato una situazione di eccedenza del personale pari a circa 3.300 unità.
  In relazione al predetto personale in posizione di soprannumero, il percorso normativo delineato dal citato articolo 2 dispone per i dipendenti dell'INPS l'avvio, suddiviso in varie fasi, delle procedure di cui all'articolo 33 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. La prima fase di tale procedura prevede, come noto, l'assorbimento, entro il 31 dicembre 2014. delle eccedenze mediante i pensionamenti ordinari e i cosiddetti «prepensionamenti». Questi ultimi consistono nel collocamento a riposo dei lavoratori che risultino in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi secondo l'ordinamento previgente al decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, con possibile maturazione dei requisiti fino al 31 dicembre 2014 ed eventuale slittamento della liquidazione del trattamento di fine rapporto al momento di maturazione del requisito pensionistico secondo la normativa vigente. Per coloro che non posseggono i requisiti per il «prepensionamento» si avvia, invece – operando con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e previo esame con le organizzazioni sindacali da concludersi entro trenta giorni – un percorso di mobilità guidata, intesa alla loro ricollocazione presso gli uffici di altre amministrazioni.
  Qualora la ricollocazione non risulti possibile – sempre previo esame, che deve comunque concludersi entro trenta giorni, con le organizzazioni sindacali – si procede con l'utilizzo di forme contrattuali a tempo parziale del personale non dirigenziale in proporzione alle eccedenze e con graduale riassorbimento all'atto delle cessazioni a qualunque titolo.
  Nel caso in cui le procedure di cui sopra non consentano l'assorbimento delle eccedenze, si procede, in ultimo, alla dichiarazione di esubero con il collocamento in disponibilità, per un massimo di 24 mesi con trattamento economico pari all'80 per cento di quello fondamentale; in caso di mancata ricollocazione, mediante mobilità si procede, infine, al licenziamento.
  Ciò premesso, l'accertata situazione di criticità legata ad un elevato numero di eccedenze, ha indotto l'Inps a chiedere al dipartimento della funzione pubblica un parere sulla legittima sospensione, per l'anno 2013, delle assunzioni delle categorie protette, al fine di evitare l'incremento delle eccedenze di personale.
  In relazione a tale richiesta, la nota del dipartimento, chiariva che «le assunzioni nelle amministrazioni pubbliche sono consentite solo in presenza di posti disponibili nella dotazione organica, fatte salve specifiche deroghe espressamente previste dalla legge che, tuttavia, non si riscontrano nella legge 12 marzo 1999, n. 68» recante Norme per il diritto al lavoro dei disabili.
  Al riguardo, si evidenzia che, laddove le amministrazioni non abbiano posizioni soprannumerarie e presentino disponibilità di posti nella dotazione organica, la normativa di riferimento consente, comunque, la possibilità di effettuare assunzioni a copertura della quota d'obbligo anche in presenza di un regime limitativo delle assunzioni o di divieto di assumere.
  Viceversa, in assenza di posti vacanti in dotazione organica non si riscontrano, nella normativa in materia, spazi che possano consentire assunzioni in soprannumero; l'unica eccezione è contemplata dall'articolo 4, comma 4, della legge 29 marzo 1985, n. 113 con riguardo al collocamento al lavoro dei centralinisti non vedenti; tale disposizione stabilisce che in caso di completezza del ruolo organico dei datori di lavoro pubblici i centralinisti non vedenti sono inquadrati in soprannumero fino al verificarsi della prima vacanza».
  Si tratta, chiaramente, di norma speciale non suscettibile di interpretazione analogica, quindi, un'analoga previsione anche per le restanti categorie protette potrebbe scaturire esclusivamente da un intervento del legislatore in tal senso.
  In ordine, infine, al secondo quesito, relativo al prospetto informativo che i datori di lavoro, pubblici e privati, sono tenuti ad inviare agli uffici competenti, contenente il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, compresi quelli computabili nella quota di riserva, si precisa che la materia ricade nella competenza primaria del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  Tanto rilevato, il Governo è consapevole della condizione di effettivo disagio che, a causa dell'aggravato blocco per le pubbliche amministrazioni, incontrano i soggetti che avrebbero legittime aspettative di tutela ai sensi della legge n. 68 del 1999.
  In tal senso si riserva di lavorare alla possibile individuazione di una soluzione che superi gli ostacoli normativi esistenti, sollecitando altresì i gruppi parlamentari a promuovere propri interventi di carattere legislativo, diretti ad affrontare efficacemente la problematica.
Il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazioneGianpiero D'Alia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

soppressione di posti di lavoro

assunzione

diritto del lavoro

disabile

funzione pubblica

lavoratore disabile

diritto al lavoro