ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00857

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 33 del 13/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2013
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2013
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2013
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2013
ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2013
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13/06/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 24/06/2013
Stato iter:
20/02/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2014
GUERRA MARIA CECILIA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 20/02/2014

CONCLUSO IL 20/02/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00857
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo di
Giovedì 13 giugno 2013, seduta n. 33

   BALDASSARRE, BECHIS, CIPRINI, COMINARDI, RIZZETTO, ROSTELLATO e TRIPIEDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'ISTAT ha pubblicato il Report annuale 2013 «La situazione del Paese», nel quale emerge che nel 2012, in presenza di una flessione del prodotto interno lordo reale del 2,4 per cento, il potere d'acquisto delle famiglie è diminuito del 4,8 per cento;
   la situazione risulta preoccupante se si considera che il reddito disponibile delle famiglie, al netto dell'inflazione, è ritornato a un livello pari a quello di venti anni fa;
   l'incidenza delle imposte correnti sul reddito disponibile alle famiglie è salita al 16,1 per cento: si tratta del livello più alto dal 1990;
   l'aumento dell'aliquota Iva dal 20 al 21 per cento applicato a settembre 2011 e le variazioni delle accise sui carburanti intervenute a partire dal 2011 hanno prodotto un costo maggiore per le famiglie con livelli di spesa medi di circa lo 0,9 per cento, rispetto a quelle con livelli di spesa più elevati;
   la notevole diminuzione del reddito disponibile delle famiglie ha portato ad un forte calo della spesa per i consumi (-1,9) e che allo stesso tempo si è avuta una riduzione della propensione al risparmio, fino a toccare il minimo storico dell'8,2 per cento;
   tutto questo porta ad un generico impoverimento con notevoli effetti negativi anche sulla dimensione psicologica della popolazione, creando elementi di frattura nel tessuto sociale e sfiducia verso qualsiasi azione di politica economica e del lavoro;
   ad avviso dell'interrogante, le politiche a favore della famiglia, dovrebbero porre rimedio al fenomeno messo in evidenza dal Rapporto ISTAT 2013 attraverso riforme organiche e complessive in grado di intervenire «prima» che la situazione dell'individuo o del nucleo familiare raggiunga un livello di criticità elevato –:
   quali urgenti e calibrati interventi il Governo intenda assumere per affrontare, in una dimensione complessiva e organica e non semplicemente frammentaria e dovuta alle situazioni imposte dalle emergenze, il problema della povertà che sta colpendo sempre più cittadini e famiglie italiane;
   quali interventi il governo intenda assumere per restituire fiducia e dignità ai cittadini, per quanto concerne il mondo del lavoro, la congruità del lavoro che viene intrapreso e il sostegno dell'individuo stesso nei periodi di transizione da un lavoro all'altro. (4-00857)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2014
nell'allegato B della seduta n. 177
4-00857
presentata da
BALDASSARRE Marco

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame si pone all'attenzione del Governo il problema della povertà che sta colpendo cittadini e famiglie italiane.
  A tal riguardo, in primo luogo, si rappresenta che il 3 maggio 2013 è stato pubblicato il decreto 10 gennaio 2013 che avvia la sperimentazione della nuova carta acquisti, introdotta dal decreto legge «Semplifica Italia» (decreto-legge n. 5 del 2012, articolo 60).
  La nuova carta acquisti, destinata alle famiglie in disagio economico, affiancherà la «vecchia» carta acquisti del 2008 che, nel frattempo, continuerà ad essere distribuita.
  Il decreto-legge n. 76 del 2013, tenendo conto della particolare incidenza della povertà assoluta nel Mezzogiorno, nell'ambito della riprogrammazione delle risorse del fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987, già destinate ai programmi operativi 2007/2013, nonché, per garantire il tempestivo avvio alla rimodulazione delle risorse del medesimo fondo di rotazione, già destinate agli interventi del piano di azione coesione, ha previsto un ampliamento della sperimentazione ai territori delle regioni del Mezzogiorno della social card, nei limiti di 140 milioni di euro per l'anno 2014 e di 27 milioni di euro per l'anno 2015, nei territori che ne sono già coperti.
  Obiettivo del programma è la lotta alla povertà minorile, a partire dalle famiglie più marginali rispetto al mercato del lavoro, e l'acquisizione degli elementi necessari di valutazione per la successiva proroga del programma carta acquisti (decreto-legge n. 112 del 2008, articolo 81, comma 32) nonché della possibile generalizzazione della nuova social card sperimentale come strumento di contrasto alla povertà.
  Il beneficio sarà calcolato sulla base della numerosità del nucleo familiare e sarà notevolmente superiore a quello previsto dalla social card ordinaria (40 euro mensili), potendo arrivare a importi mensili di circa 400 euro per le famiglie con cinque o più componenti.
  I nuclei familiari beneficiari al momento della presentazione della richiesta devono essere in possesso di determinati requisiti concernenti:
   la condizione economica di estremo disagio;
   le caratteristiche familiari;
   la condizione lavorativa.

  Precedenza per l'accesso alla sperimentazione sarà data ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di disagio abitativo, a quelli costituiti esclusivamente da un genitore solo e da figli minorenni, ai nuclei familiari con tre o più figli minorenni e ai nuclei familiari con uno o più figli minorenni con disabilità.
  L'erogazione del sussidio si associa alla predisposizione di misure attive di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale. La concessione della carta al beneficiario sarà condizionata alla sottoscrizione di un progetto personalizzato di intervento dal carattere multidimensionale, predisposto dai servizi sociali del comune in rete con i servizi per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole.
  I progetti dovranno riguardare adulti e bambini e prevedere specifici impegni in termini di contatti con i servizi, ricerca attiva di lavoro, adesione a progetti di formazione, frequenza e impegno scolastico, prevenzione e cura, volti alla tutela della salute.
  La sperimentazione sarà oggetto di valutazione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al fine di accertare l'efficacia della integrazione del sussidio economico con servizi di sostegno dell'inclusione attiva nel favorire il superamento della condizione di bisogno.
  La sperimentazione, pertanto, si pone quale misura di sostegno alle persone in grave difficoltà economica, in particolare alla famiglie con minori.
  Altri interventi sono stati posti in essere al fine di aiutare le famiglie a basso reddito e numerose.
  In particolare, si ricorda la possibilità di accedere all'erogazione del «bonus elettrico» e del «bonus gas» che consentono di ottenere riduzioni sulle bollette dell'energia elettrica e del gas naturale. I citati bonus, che sono stati introdotti dal Governo e resi operativi dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas con la collaborazione dei comuni, si applicano ai consumi relativi alla sola abitazione di residenza e consentono di ottenere risparmi di circa il 15 per cento, 20 per cento della spesa annua.
  Ad ulteriore conferma dell'impegno del Governo e del Parlamento per l'ulteriore estensione dell'ambito di applicazione della social card e per il contrasto alla povertà assoluta, si segnala che la legge di stabilità per il 2014 ha incrementato il fondo per la cosiddetta «Carta acquisti» di 40 milioni di euro per gli anni 2014, 2015 e 2016 al fine della progressiva estensione su tutto il territorio nazionale del programma sperimentale già in corso di realizzazione, inteso come sperimentazione di un apposito programma di sostegno per l'inclusione attiva, volto al superamento della condizione di povertà, all'inserimento e al reinserimento lavorativo e all'inclusione sociale.
  Per quanto riguarda, poi, il quesito relativo alle iniziative intraprese dal Governo al fine di prevedere il sostegno al lavoratore a seguito della perdita dell'occupazione, ci si limita qui a richiamare l'ulteriore rifinanziamento della cassa integrazione guadagni.
  In particolare, la legge di stabilità per il 2014 ha previsto:
   l'incremento, per l'anno 2014, di 600 milioni di euro del fondo sociale per l'occupazione e la formazione da destinare al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga previsti dall'articolo 2, commi 64-66, della legge n. 92 del 2012;
   l'autorizzazione, per il 2014, della spesa di 40 milioni di euro per il finanziamento dei contratti di solidarietà (di cui all'articolo 5, commi 5 e 8, del decreto-legge n. 148 del 1993, convertito nella legge n. 236 del 1993), il cui ammontare del trattamento di integrazione salariale viene incrementato per l'anno 2014 del 10 per cento, elevando pertanto la misura complessiva dal 60 per cento al 70 per cento. Ciò nel limite massimo di 50 milioni di euro a valere sulle risorse del fondo sociale per occupazione e formazione.
   l'autorizzazione, per il 2014, di 50 milioni di euro per il finanziamento delle proroghe a 24 mesi della cassa integrazione guadagni straordinaria (cigs) per cessazione di attività (di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 249 del 2004).
Il Viceministro del lavoro e delle politiche socialiMaria Cecilia Guerra.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

reddito delle famiglie

politica familiare

spesa di consumo

prodotto interno lordo

politica economica

potere d'acquisto