ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00677

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 27 del 03/06/2013
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/06/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 03/06/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/06/2013
Stato iter:
05/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/05/2014
GUIDI FEDERICA MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 05/05/2014

CONCLUSO IL 05/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00677
presentato da
PRODANI Aris
testo presentato
Lunedì 3 giugno 2013
modificato
Mercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29

   PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
sulla Gazzetta Ufficiale n. 73 del 27 marzo 2013 è stato pubblicato il comunicato con il quale il Ministero dello sviluppo economico informa dell'avvenuta approvazione del documento finale relativo alla strategia energetica nazionale (SEN);
con questa strategia stabilita dal precedente Esecutivo di Mario Monti, e condivisa dall'attuale guidato da Enrico Letta, sono state tracciate le linee guida per la riduzione dei costi energetici, il pieno raggiungimento e superamento di tutti gli obiettivi europei in materia ambientale e per una maggiore sicurezza di approvvigionamento e sviluppo industriale del settore energetico;
durante il proprio intervento all'assemblea di Confindustria – riunitasi all'Auditorium Parco della Musica di Roma il 23 maggio 2013 – il Ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato ha affermato che «per rilanciare le nostre imprese occorre metterle nelle stesse condizioni delle loro concorrenti europee. Questo significa intervenire tanto sul nostro sistema di norme e regolamenti, riducendo i costi della burocrazia, quanto allineare il nostro costo dell'energia su soglie più competitive»;
come riconosciuto dallo stesso Zanonato, il costo dell'energia costituisce una voce importante per le aziende e le bollette sono ancora troppo pesanti, per questo motivo sono necessarie misure concrete per raggiungere gli obiettivi prefissati, così da ridurre il nostro ritardo sulla componente dei costi;
in particolare, per quanto riguarda il settore del gas, il Ministro ha tracciato le priorità principali delle prossime azioni di governo che risultano essere le seguenti: l'accelerazione del mercato a termine, in modo da rendere efficiente e competitivo il settore del gas e dare strumenti moderni di copertura alle aziende industriali; l'integrazione con i mercati europei, con regole di interscambio con il Nord Europa semplici e fluide per gli operatori; il rafforzamento delle infrastrutture, con alcuni interventi mirati e selettivi per rafforzare la diversificazione e la competitività del nostro mercato, ricorrendo ad alcuni impianti di rigassificazione e di stoccaggio e al Corridoio Sud, per il quale si scommette «su una vittoria della rotta italiana»;
il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del Governo Monti, Corrado Clini, nel mese di aprile 2013 ha firmato un decreto che sospende per sei mesi l'efficacia della valutazione di impatto ambientale (VIA) sul progetto presentato dalla Gas Natural per un impianto di rigassificazione del metano liquido (GNL) a Zaule, nel porto di Trieste. Il provvedimento ha accolto il parere contrario della Commissione Via del dicastero che ha recepito a sua volta i pareri contrari del comitato portuale di Trieste e dalla regione Friuli-Venezia Giulia. Il decreto, quindi, prende atto delle mutate situazioni del traffico marittimo triestino e delle prospettive di potenziamento previste dal Piano regolatore portuale. Il rigassificatore, se realizzato con le modalità progettate dalla Gas Natural, non sarebbe compatibile con il traffico portuale attuale e con gli sviluppi futuri;
con un ulteriore decreto il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare pro tempore ha bloccato la VIA per la costruzione dell'impianto off-shore proposto dalla compagnia energetica tedesca E.On nel golfo di Trieste, in mare aperto a 19 chilometri a ovest del capoluogo giuliano, perché non sono disponibili i dati relativi all'estensione della zona di sicurezza attorno al rigassificatore, come le cosiddetta safety zone, la separation zone e il corridoio di sicurezza;
il 30 maggio 2013 si riunirà il «Gas Coordination Group» della Commissione dell'Unione europea, composto da alti funzionari delle autorità competenti degli Stati membri per la sicurezza dell'approvvigionamento, da rappresentanti di ACER (Agency for the cooperation of energy regulators), ENTSOG (European network of transmission system operators for gas), dal segretariato della Comunità dell'energia e da rappresentanti del settore e delle associazioni consumatori;
in questa occasione il progetto del rigassificatore di Zaule potrebbe essere considerato di interesse comunitario con la conseguente proposizione del suo inserimento tra le infrastrutture strategiche dell'Unione europea –:
quali siano le località in cui il Ministro interrogato intenda promuovere la costruzione di impianti di rigassificazione e stoccaggio, tenendo presenti i due decreti approvati dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del precedente Governo che hanno sospeso la valutazione di impatto ambientale ai due progetti previsti nel porto e nel mare triestino;
se il Governo intenda promuovere l'inserimento del progetto del rigassificatore di Zaule tra le infrastrutture strategiche comunitarie, malgrado la sospensione della valutazione di impatto ambientale da parte del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ampiamente documentato dai pareri negativi della Commissione VIA dello stesso dicastero, del comitato portuale di Trieste, dalla regione Friuli-Venezia Giulia e degli enti locali. (4-00677)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 5 maggio 2014
nell'allegato B della seduta n. 222
4-00677
presentata da
PRODANI Aris

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame si rappresenta quanto segue.
  Il progetto del terminale di Zaule, che risponde pienamente ai requisiti previsti per le infrastrutture strategiche contenuti nella Strategia energetica nazionale (Sen), recentemente approvata dai Ministri dello sviluppo economico e del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per soddisfare le esigenze di diversificazione e di sicurezza d'approvvigionamento di gas, nonché per lo sviluppo dell'Italia come
hub sub-europeo, è già incluso (unico terminale di rigassificazione italiano) anche nella lista dei «Progetti di interesse comune» (Pci), recentemente redatta secondo il nuovo regolamento n. 347/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2013, recante gli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee (TEN-E).
  Tale elenco, è stato fondamentalmente composto dai piani decennali dei gestori delle reti energetiche ed integrato da richieste di inserimento di progetti effettuate dagli investitori privati. Tali progetti sono stati vagliati da gruppi di esperti della Commissione europea in funzione dell'interesse transfrontaliera, requisito che ha ovviamente privilegiato le interconnessioni tra reti di Stati membri.
  Nel caso di stoccaggi di gas e terminali di rigassificazione di Gnl, che per definizione non possono che essere collocati nel territorio di un solo Stato membro, sono stati mantenuti solo quelli per i quali le autorità di regolazione abbiano attestato il beneficio transfrontaliero, circostanza che si è verificata nel caso del terminale di Zaule, per l'intervento del regolatore austriaco.
  Si evidenzia, inoltre, che ai sensi del citato regolamento è stato convocato, in data 6 giugno 2013, il cosiddetto
Decisional body costituito dagli Stati membri e dalla Commissione nel corso del quale il progetto è stato mantenuto nella lista dei progetti di interesse prioritario europeo (Pci) redatta, nei mesi precedenti, dai gruppi regionali di cui fanno parte anche i regolatori nazionali ed i gestori nazionali delle reti.
  Per i progetti presenti, nell'ambito del citato regolamento comunitario 347/2013/CE, sono previste procedure autorizzative semplificate e la possibilità di ottenere limitati finanziamenti comunitari.
  Il 24 luglio 2013 si è tenuta a Bruxelles la riunione del gruppo decisionale sui Pci che ha definito la lista dei progetti energetici che saranno sottoposti alla Commissione europea che adotterà la lista definitiva con atto delegato. In tale lista, nonostante il parere sfavorevole della Slovenia, è rimasto il progetto con il nome
Onshore LNG Terminal in the Northern Adriatic.
  Tuttavia si rende noto anche che si è svolta, il 12 settembre 2013 a Venezia, la prima riunione del tavolo di coordinamento a livello trilaterale (Italia, Slovenia, Croazia) di tutte le iniziative infrastrutturali nell'Alto Adriatico, come proposto nella riunione del Comitato di coordinamento dei Ministri Italo-Sloveno nell'ottobre 2012, nel corso della quale sono stati esaminati tutti i progetti infrastrutturali dell'area tra cui, oltre quelli di interesse italiano, anche i progetti di terminali di rigassificazione in Slovenia nel porto di Koper, e nell'isola di Krk, in Croazia.
  Si fa presente, inoltre, che nella succitata lista il progetto è denominato come «rigassificatore in terraferma nel Nord Adriatico» proprio per tener conto di una sua possibile delocalizzazione nell'area del Nord Adriatico, come previsto dal decreto di sospensione della valutazione di impatto ambientale (Via). Tale circostanza doveva essere valutata dal Mattm alla scadenza del termine 18 ottobre 2013 fissato nel decreto ministeriale (spostamento dell'impianto in altra località da parte della società proponente, o revisione del piano regolatore portuale per renderlo compatibile con la presenza dell'impianto).
  Considerato che nessuna delle due ipotesi presenti nel decreto ministeriale di sospensiva si è realizzata alla data di scadenza del 18 ottobre 2013, in quanto l'autorità portuale di Trieste ha deliberato in merito alla incompatibilità della localizzazione del terminale nell'area portuale e la società proponente il progetto ha impugnato il decreto di sospensione della valutazione di impatto ambientale (Via) davanti al Tribunale amministrativo regionale del Lazio confermando altresì la validità del progetto nella localizzazione, in sede di osservazioni presentate al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'avvio del procedimento di revoca. Da ciò ne consegue che presumibilmente il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si pronuncerà nel merito revocando la valutazione di impatto ambientale (Via) positiva a suo tempo adottata.
  A seguito dell'emanazione del decreto di revoca della valutazione di impatto ambientale (Via), il Ministero dello sviluppo economico sarà nella condizione di dover rigettare la domanda di autorizzazione alla costruzione dell'impianto.
  Si precisa, infine, come anche sottolineato dalla Commissione tecnica valutazione di impatto ambientale (Via) – valutazione ambientale strategica nel suo parere di supporto al decreto ministeriale di sospensiva, che non compete alle amministrazioni specificare i siti dove ubicare i terminali di rigassificazione, essendo queste infrastrutture realizzate in regime di mercato libero da operatori privati che presentano direttamente istanze di autorizzazione sulle quali poi si pronunciano le amministrazioni competenti, locali e centrali, sulla base del rapporto ambientale e dei piani territoriali interessati.

Il Ministro dello sviluppo economicoFederica Guidi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria del gas

prezzo dell'energia

sicurezza d'approvvigionamento

gas naturale

protezione dell'ambiente

traffico portuale

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