Legislatura: 17Seduta di annuncio: 26 del 30/05/2013
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 30/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZAN ALESSANDRO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/05/2013 ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 30/05/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/05/2013
SOLLECITO IL 15/10/2013
TRASFORMA IL 08/06/2015
TRASFORMATO IL 08/06/2015
CONCLUSO IL 08/06/2015
PELLEGRINO, ZAN e ZARATTI. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
la commissione per la valutazione di impatto ambientale della regione autonoma Friuli Venezia Giulia ha recentemente concluso una procedura di screening relativa al progetto di dragaggio del canale Coron, nella laguna di Grado e Marano, ritenendo di non sottoporre a procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto stesso;
nel corso della procedura hanno presentato osservazioni a vario titolo critiche il comune di Marano Lagunare, l'osservatorio geofisico nazionale, associazioni ambientaliste e soggetti privati;
il progetto esaminato rappresenta la terza ipotesi di dragaggio e movimentazione dei sedimenti inquinati da mercurio, sostanza pericolosa prioritaria, che si succede in tre anni con soluzioni radicalmente diverse, poiché nel 2011 si ipotizzava il conferimento dei sedimenti in cassa di colmata nella Laguna di Venezia, nel 2012 si proponeva lo scarico dei sedimenti a mare, ed ora si intende depositare i sedimenti in altro prossimo canale interno alla laguna;
la richiamata urgenza di realizzazione del dragaggio, addotta come una delle motivazioni nell'escludere la procedura di valutazione di impatto ambientale, appare quindi discutibile, oltreché estranea al merito della procedura; nonostante la soluzione progettuale sia diversa da quella iniziale la procedura della gara d'appalto non è stata rivista;
fra le controdeduzioni formulate dalia Commissione regionale per la valutazione di impatto ambientale per motivare il non ricorso a tale procedura, non vengono raccolte quelle dell'OGN, secondo cui l'intervento progettato produce modificazioni significative all’habitat della fauna ittica con effetti negativi, e quindi di danno ambientale, in particolare nel caso del ripetersi di eventi climatici estremi, come per le recenti stagioni estate ed inverno 2012;
i valori di concentrazione del mercurio, proveniente da attività minerarie ed industriali precisamente individuate, risultano essere tra 1,5 e 3 volte superiori al valore di riferimento normativo;
il conferimento dei sedimenti avviene con riempimento di un canale nonostante questo sia non conforme alle previsioni del piano regolatore generale comunale del comune interessato; si può ritenere che il progetto di riversare i sedimenti nella stessa area lagunare, Sito di interesse comunitario, in un canale posto tra aree in concessione per attività di molluschicoltura sia a monte che a valle, non tenga conto di un parere dell'Istituto superiore di sanità del maggio scorso, nel quale si afferma che «un dragaggio invasivo potrebbe comportare più un rischio, tenuto conto della delicatezza dell'ecosistema lagunare, che non un reale vantaggio per l'ambiente e la salute umana»;
risulta ancora vigente per questo ambito lagunare la legge speciale per Venezia con relativo protocollo di gestione dei fanghi del 1993, primo firmatario il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, così come esteso dalla legge n. 388 del 2000 alla Laguna di Grado e Marano –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza della riperimetrazione del sito inquinato di interesse nazionale (ridotto oggi alla sola area degli stabilimenti Caffaro ed alla foce dell'Ausa) che ha escluso tutta l'area lagunare, senza peraltro restituire l'area stessa agli usi legittimi;
sia a conoscenza del progetto in questione e del suo iter procedurale e, in particolare se disponga di elementi in merito agli effetti che tale decisione di esclusione dalle procedure di valutazione di impatto ambientale produce sull'area individuata;
se ritenga che l'intenzione di depositare i sedimenti inquinati provenienti dal dragaggio in laguna sia compatibile con la situazione dell'inquinamento chimico nella stessa, considerati i pareri espressi in merito dall'Istituto superiore di sanità e dall'ISPRA nel corso del 2012;
quali siano, al momento, le sue competenze in merito alla situazione della laguna di Grado e Marano e se, in particolare, ritenga ancora operanti per la stessa il protocollo del 1993. (4-00665)
EUROVOC :impatto ambientale
protezione dell'ambiente
Friuli-Venezia Giulia
zona protetta
dragaggio
inquinamento chimico
ambiente marino
gara d'appalto