ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00612

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 24 del 28/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 28/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00612
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Martedì 28 maggio 2013, seduta n. 24

   MUCCI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nelle colline sud-est di Bologna, all'interno del Parco regionale dei gessi bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa, nel comune di Ozzano Emilia (Bo) in località Settefonti, si trova la Pieve di Pastino, uno dei più antichi monumenti e siti archeologici della provincia di Bologna risalente al 1027;
   attualmente la Pieve di Pastino si trova in uno stato di abbandono e degrado che ne lascia presagire un crollo imminente, con notevoli danni per la memoria storica e culturale della zona sia per il valore ambientale e turistico che il parco riveste per l'intera regione;
   quanto prima andrebbero recuperati l'oratorio e la cripta della Pieve, danneggiati dall'usura del tempo e dalla mancanza di controlli da parte dei soggetti designati;
   il consiglio regionale dell'Emilia Romagna, nel febbraio 2012, ha votato unanimemente una risoluzione per tutelare la Pieve di Pastino attraverso il recupero, la conservazione e il mantenimento della fruibilità pubblica di questo bene architettonico;
   in consiglio comunale, ad Ozzano Emilia, è stata presentata un'interrogazione dove si chiedeva di sapere se il complesso della Pieve di Pastino appare sottoposto a vincolo e/o tutela da parte della Sopraintendenza per i beni culturali e paesaggistici e se risulti e corrisponda al vero che la proprietà sia attualmente «Alma Mater» (università di Bologna) e se questa ne abbia già deciso un bando per la vendita;
   vista l'importanza dei reperti trovati nel sottosuolo, sembrerebbe necessaria l'introduzione del vincolo archeologico;
   questa struttura sembra sia stata oggetto di un piano di cessione di proprietà, tramite una modifica al vincolo esistente, che avrebbe comportato rischi e pericoli per il suo mantenimento e per la salvaguardia del bene stesso tali da rischiare di essere protagonista di una grande speculazione edilizia che non ne avrebbe rispettato la natura;
   l'immobile e terreni circostanti per metri quadrati 90.268 è stato oggetto di asta pubblica di vendita in data 23 febbraio 2012, a seguito in tal senso della direzione regionale dei beni culturali n. 243 del 29 marzo 2004 e n. 2160 del 22 febbraio 2010 con prezzo base d'asta di euro 652.000 e con esito di asta deserta;
   dalle ultime notizie sembra che l'università di Bologna non riproporrà più nessuna asta pubblica e che in assenza di interventi urgenti la situazione di degrado rimarrà inalterata con il rischio della sparizione di questo importante sito storico, monumentale, ambientale e turistico;
   ferma restando la destinazione e la finalità pubblica della struttura proprio per il suo intrinseco valore e per il contesto in cui è inserita, apparirebbe opportuno coinvolgere nell'opera di recupero privati e fondazioni –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto sopra riportato e se corrisponda al vero in particolare che l'Alma Mater sia proprietaria di questa eccellenza storica, architettonica, monumentale e ambientale e che abbia cercato come sopra esposto di cedere uno dei più antichi monumenti e siti archeologici emiliani e non abbia realizzato interventi di ripristino e manutenzione straordinaria del complesso;
   se la Soprintendenza per i Beni culturali e paesaggistici abbia realizzato controlli sullo stato di abbandono e degrado della Pieve di Pastino;
   se il Governo non ritenga di intervenire immediatamente nell'ambito delle proprie competenze, adottando iniziative volte a tutelare il patrimonio della Pieve di Pastino, in particolare elaborando un progetto di recupero di tutta l'area che coinvolga soggetti pubblici, privati e il mondo associativo impegnato per la conservazione dei beni culturali e per l'ambiente.
(4-00612)

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

BOLOGNA - Prov,EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

sito storico

bene culturale

protezione del patrimonio

archeologia

monumento

speculazione immobiliare