ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00610

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 24 del 28/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: NARDELLA DARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/05/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 04/06/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00610
presentato da
NARDELLA Dario
testo di
Martedì 28 maggio 2013, seduta n. 24

   NARDELLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   l'Italia è da anni al centro di una delicata vicenda giudiziaria internazionale per un processo riguardante il risarcimento civile, da parte della Repubblica islamica dell'Iran, per la morte dei giovani cittadini americani Alisa Michelle Flatow, Sara Duker e Matthew Eisenfeld, uccisi – in due distinti attentati terroristici nel 1995 e nel 1996 – a Gerusalemme;
   a seguito, infatti, delle sentenze del 3 novembre 1998 e dell'11 novembre 2000, il giudice Royce C. Lamberth della corte distrettuale del distretto di Columbia condannava la Repubblica iraniana a risarcire la famiglia Flatow con una somma pari a 250 milioni di dollari; e le famiglie Duker e Eisenfeld con altri 300 milioni di dollari;
   nell'impossibilità di ottenere il risarcimento negli Stati Uniti e riscontrato nel nostro Paese la sussistenza di proprietà finanziarie dirette del Governo iraniano, le famiglie delle vittime hanno chiesto l’exequatur in Italia delle pronunce della magistratura americana;
   il 12 maggio 2004 la corte d'appello di Roma ha riconosciuto – con sentenza passata in giudicato il 29 luglio 2005 – la delibazione delle sentenze statunitensi nel nostro ordinamento;
   il Governo italiano, lungi dal mantenere un atteggiamento di imparzialità nella già delicata vicenda giudiziaria, ha deciso di intervenire, prima della decisione del tribunale sul sequestro dei conti intestati alla Repubblica iraniana, inviando una comunicazione ufficiale da parte del Cerimoniale diplomatico della Repubblica al tribunale di Roma il 25 novembre 2005 con il quale si dichiara l'intenzione del Governo italiano di sostenere le ragioni – in opposizione – del Governo iraniano;
   i rappresentanti delle famiglie delle vittime hanno denunciato quella che ritengo l'illegittima ammissione, presso la Corte di Cassazione, del ricorso presentato da parte della Repubblica islamica dell'Iran ben oltre i termini di legge previsti, il 5 luglio 2006, undici mesi più tardi del termine ultimo per la presentazione del ricorso;
   alla luce del ricorso, la Corte di Cassazione, con sentenza dell'8 maggio 2007, ha annullato la precedente sentenza della corte d'appello passata ormai in giudicato dal 29 luglio 2005;
   nel giugno 2012 ha avuto inizio la seconda azione legale da parte delle famiglie delle vittime per vedere riconosciuta l'applicazione della sentenza Usa in Italia al fine di ottenere risarcimento legale per il danno subito;
   il 13 maggio 2013, a quanto consta all'interrogante, sei senatori USA hanno richiesto all'ambasciatore d'Italia a Washington, Claudio Bisogniero, l'applicazione delle sentenze statunitensi concernenti le famiglie Flatow, Duker ed Eisenfeld e il ritiro da parte del Governo italiano della ritirare la «dichiarazione d'interesse nella questione» –:
   quale sia la posizione del Governo rispetto alla vicenda sommariamente descritta in premessa;
   se sia intenzione del Governo esprimere la propria imparzialità rispetto ad un processo di risarcimento danni in sede civile che riguarda, in primo luogo, gli organi giudiziari della Repubblica italiana.
(4-00610)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Iran

procedimento giudiziario

vittima

azione giudiziaria

terrorismo