ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00608

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 24 del 28/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOGHERINI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 28/05/2013
Stato iter:
16/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2013
GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2013

CONCLUSO IL 16/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00608
presentato da
ROSATO Ettore
testo di
Martedì 28 maggio 2013, seduta n. 24

   ROSATO e MOGHERINI. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   la Repubblica Democratica del Congo è uno stato a governo semipresidenziale guidato ininterrottamente dal 2001 dal presidente Joseph Kabila Kabange, rieletto in occasione delle votazioni tenutesi nel 2011 in un clima di forte tensione e con un risultato elettorale non riconosciuto dalle forze politiche di opposizione e sul quale pendono i dubbi degli stessi osservatori internazionali;
   i partiti di opposizione denunciano un incessante clima di intimidazione che è sfociato in provvedimenti dell'autorità giudiziaria e in atti di forza esercitati attraverso le forze armate su indicazione di quello che viene identificato come un vero e proprio regime;
   Eugene Diomi Ndongala è un deputato oppositore del governo, candidato ed eletto nel 2006 con il partito cristiano democratico, e sposato con una cittadina italiana, Patrizia Diomi;
   come denunciato anche dalla nostra connazionale, il deputato è sottoposto ad una carcerazione preventiva e pertanto illegale ai sensi del codice di procedura penale congolese (articoli 113 e 104 del codice di procedura presso la CSJ, ordonnance loi 82-017 pubblicata nel giornale ufficiale n. 7 del 1o aprile 1982) che vieta la detenzione preventiva per un deputato in funzione;
   la Corte suprema della Repubblica democratica del Congo ha ordinato l'assegnazione a residenza del deputato, che però è ancora detenuto presso il carcere della capitale Kinshasa;
   la moglie denuncia che suo marito, prigioniero politico, è sottoposto da molti giorni a diverse torture fisiche e morali, ed anche a perquisizioni corporali degradanti e violente. È rinchiuso nella sua cella insalubre senza la possibilità di godere nemmeno dell'ora d'aria libera, mentre l'acqua e il cibo vengono gettati a terra dalle guardie carcerarie;
   secondo la testimonianza della moglie, il corpo del marito è coperto da eruzioni cutanee e incomincia a perdere la pelle;
   Amnesty International ha promosso ben due appelli nei confronti di Eugene Diomi Ndongala da ultimo nel 2012, e più in generale denuncia nelle relazioni annuali sui singoli Paesi, una carenza di democrazia all'interno dello Stato;
   anche la famiglia del deputato – come molte altre di altrettanti oppositori politici – è oggetto di tentati omicidi, rapimenti ed arresti illegali;
   di recente anche il Parlamento britannico ha manifestato vicinanza alla famiglia di Diomi Ndongala e ha rilevato con preoccupazione che non è la prima volta che il regime di Kabila cerca di sottomettere l'opposizione con il rapimento degli attivisti;
   sarebbe bene che l'Italia e l'Unione europea esercitassero tutta la loro influenza presso la comunità internazionale e presso il Governo della Repubblica Democratica del Congo per ottenere l'immediato rilascio del deputato Eugene Diomi Ndogala e degli attivisti di opposizione incarcerati –:
   come il Governo intenda ottenere, anche attraverso la collaborazione delle istituzioni europee ed internazionali, il rilascio del deputato Eugene Diomi Ndogala, deputato d'opposizione incarcerato illegalmente, e sposato con la cittadina italiana Patrizia Diomi;
   quali iniziative il Governo italiano intenda promuovere con le istituzioni europee ed internazionali per ottenere che abbiano immediata cessazione nella Repubblica democratica del Congo tutte le intimidazioni che le associazioni dei diritti hanno dimostrato sono in atto nei confronti di oppositori politici, attivisti e le loro famiglia da parte del governo della Repubblica democratica del Congo.
(4-00608)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 16 luglio 2013
nell'allegato B della seduta n. 54
4-00608
presentata da
ROSATO Ettore

  Risposta. — In merito al caso segnalato dall'interrogante, intendo innanzitutto assicurare che la nostra Ambasciata a Kinshasa ha attentamente seguito la vicenda sin dal giorno 2 luglio 2012, quando la signora Patrizia Diomi si è presentata alla nostra rappresentanza diplomatica, esponendo i termini della vicenda.
  Su istruzione della Farnesina, il nostro Ambasciatore a Kinshasa ha sin da subito prestato tutta la necessaria attenzione al caso, compiendo i passi ufficiali presso le Autorità congolesi e contemperando l'impegno per la difesa dei diritti del signor Eugene Diomi Diongala con il rispetto della sovranità del Paese africano.
  La Farnesina ha seguito molto attentamente la vicenda del signor Diomi e continuerà a farlo con forza e convinzione. Per dare maggior incisività alla nostra azione, abbiamo affiancato la nostra azione con quella intrapresa dall'Unione europea, anch'essa interessatasi della vicenda così come di altri casi di violazione dei diritti umani nella Repubblica democratica del Congo. In particolare, sono stati interessati per le vie formali il Ministro della giustizia congolese e altri interlocutori governativi che, tuttavia, hanno sempre ribadito di non poter interferire con l'attività dei magistrati in virtù del principio della separazione del poteri.
  La nostra Ambasciata a Kinshasa, in stretto contatto con la Rappresentanza dell'Unione europea e le altre Rappresentanze ivi accreditate, continuerà a far pressione sulle locali Autorità affinché, nel pieno rispetto delle leggi del Paese, garantiscano i diritti della difesa del signor Diomi Diongala e favoriscano l'attuazione della decisione della Corte suprema di Giustizia, che gli ha per il momento concesso gli arresti domiciliari. Parimenti, la nostra Ambasciata si adopererà, sempre di concerto con i
partner europei, affinché le Autorità giudiziarie congolesi tengano in debita considerazione la posizione dell'Assemblea nazionale del Paese, di cui il signor Diomi Diongala è membro e che, a oggi, non ha sospeso l'immunità parlamentare di cui egli gode in relazione al secondo capo d'accusa (ovvero, quello di eversione).
  Non da ultimo, sarà cura della nostra Rappresentanza diplomatica, negli ovvi limiti del principio di non ingerenza negli affari interni di un altro Stato, di sensibilizzare le Autorità locali affinché agiscano nel pieno rispetto dei diritti umani, astenendosi da atteggiamenti intimidatori nei confronti degli oppositori politici e delle loro famiglie.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteriMario Giro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Congo

delitto contro la persona

partito politico

opposizione politica

prigioniero politico