ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00598

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 24 del 28/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO 28/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 28/05/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/06/2013
Stato iter:
13/09/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/09/2013
LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/09/2013

CONCLUSO IL 13/09/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00598
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Martedì 28 maggio 2013, seduta n. 24

   OLIVERIO e CENSORE. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la notte del 16 maggio 2013, in seguito all'ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Vibo Valentia, il forte vento ha causato il crollo del tetto di amianto di un manufatto di 700 metri quadrati ubicato sulla banchina Tripoli del Porto;
   da un sopralluogo dei tecnici dell'azienda sanitaria provinciale «è emerso che il tetto presenta alcune lastre di amianto in grave stato di fatiscenza, essendo le stesse rovinate al suolo, frantumandosi, mentre altre lastre di amianto, ancora presenti sul bordo del tetto, anch'esse rotte e in procinto di cadere a terra»;
   la gestione del fabbricato rientra tra le competenze del Demanio marittimo, di proprietà, quindi, dello Stato. Nel caso specifico la competenza alla messa in sicurezza dell'edificio, alla bonifica dell'area e allo smaltimento dell'amianto è del Genio civile;
   le associazioni ambientaliste della provincia da molto tempo portano avanti una battaglia per la tutela ambientale di questa bellissima costa e segnalano: «il nostro territorio è in una situazione emergenziale dall'alluvione del 2006. Da allora i problemi non fanno che sommarsi al degrado e all'abbandono. Se non si comincia ad aggredirli e a risolverli, una volte per tutte, vivremo sempre nella precarietà. Ovunque c’è amianto in decomposizione, anche vicino alla stazione ferroviaria, nei pressi del Centro anziani, dove ormai da diverso tempo sostano vecchi vagoni ferroviari in avanzato stato di degrado»;
   il sindaco di Vibo Valentia Nicola D'Agostino ha disposto, con un'ordinanza del 25 maggio 2013 in via provvisoria ed a scopo meramente precauzionale, la sospensione a partire dal 27 maggio dell'attività scolastica con la chiusura di tutte le scuole a Vibo Marina. Per evitare rischi per la salute della popolazione è stato sospeso anche il mercato settimanale del lunedì;
   nella stessa giornata di sabato 25 maggio si è tenuto presso la capitaneria un vertice, alla presenza del prefetto di Vibo Valentia, per valutare lo stato di inquinamento ambientale, per pianificare i necessari interventi per affrontare l'emergenza «amianto» e per «stabilire le azioni da porre in essere a protezione della salute pubblica dei cittadini»;
   nei giorni precedenti, subito dopo il crollo del tetto del capannone, il sindaco aveva emesso una prima ordinanza in cui obbligava la popolazione residente nella frazione marina della città «ad utilizzare, in aree esterne alle proprie abitazioni, mascherine di protezione per bocca e naso, ad evitare di tenere aperti gli infissi esterni delle abitazioni o attività lavorative, ad usare elettrodomestici aspira polveri e simili e non scope o altri attrezzi che sollevino polvere, fino a rientrato allarme». La decisione era stata presa per la «possibile aero-dispersione in atmosfera di fibra di amianto» dovuta al crollo parziale del tetto di un capannone sulla banchina –:
   se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali urgenti iniziative di competenza intendano intraprendere, considerata la gravità della situazione ambientale e il degrado della zona portuale di Vibo Valentia e di parte della costa, al fine di smaltire con la massima sicurezza l'amianto ancora presente, avviare la bonifica dell'area ed effettuare un monitoraggio dell'intero territorio e dei relativi fabbricati per prevenire il verificarsi di situazioni simili. (4-00598)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 13 settembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 77
4-00598
presentata da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Il 16 maggio 2013, come è noto all'interrogante a causa delle avverse condizioni metereologiche registratesi nel comune di Vibo Valentia, si è verificato il cedimento strutturale di una parte del tetto di copertura, costituito da lastre di cemento ed amianto, di un manufatto di 690 metri quadri insistente su area demaniale marittima.
  La Capitaneria di porto del luogo ha provveduto a richiedere al locale comando provinciale dei Vigili del Fuoco di esperire un sopralluogo, volto a verificare l'integrità della copertura del tetto del manufatto in questione.
  Da tale sopralluogo è emerso il parziale sollevamento dei pannelli di cemento ed amianto costituenti il tetto, per una superficie complessiva stimata in circa 4 metri quadri.
  Pertanto, la suddetta Autorità marittima ha richiesto alle amministrazioni interessate alla gestione del demanio marittimo di adottare ogni misura idonea a ripristinare tempestivamente la sicurezza del manufatto, dandone contestualmente avviso al Comune di Vibo Valentia.
  Inoltre, con ordinanza n. 15 del 24 maggio 2013, ha interdetto, per ragioni di sicurezza, l'area demaniale marittima interessata e ha indetto presso i propri uffici, in data 25 maggio 2013, apposita conferenza di servizi cui ha preso parte, oltre ai rappresentanti dell'ente locale, dell'Azienda sanitaria provinciale e del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche Sicilia e Calabria, il prefetto di Vibo Valentia.
  Ad esito della predetta conferenza di servizi il citato Provveditorato interregionale ha affidato i lavori di rimozione, bonifica e smaltimento delle lastre di cemento ed amianto alla ditta servizi ecologici in regime di somma urgenza, ai sensi dell'articolo 176 del decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2012.
  Detti lavori hanno avuto inizio il 28 maggio 2013 e già in pari data tutta la copertura in lastre di cemento ed amianto è stata incapsulata, al fine di eliminare ogni pericolo per la salute pubblica.
  Al riguardo si informa che nonostante lo svellimento della copertura in parola abbia interessato esclusivamente una superficie stimata in 4 metri quadri, il tetto del manufatto è stato interamente rimosso.
  Le operazioni per la messa in sicurezza dell'area demaniale marittima interessata dall'evento in parola sono state completate in data 28 maggio 2013 e la società servizi ecologici, incaricata della relativa bonifica, sta curando il previsto smaltimento del materiale asportato ai sensi della normativa vigente.
  Si evidenzia altresì che, sebbene non siano state segnalate ulteriori situazioni di pericolo, della medesima natura, nell'ambito portuale, la Capitaneria di porto di Vibo Valentia ha ritenuto comunque di avviare un monitoraggio dettagliato dell'area portuale, onde scongiurare che episodi analoghi possano verificarsi in futuro.
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiMaurizio Lupi.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

VIBO VALENTIA - Prov,CALABRIA

EUROVOC :

protezione dell'ambiente

sanita' pubblica

sostanza pericolosa

amianto

politica sanitaria

degradazione dell'ambiente

zona inquinata

sicurezza degli edifici