Legislatura: 17Seduta di annuncio: 20 del 21/05/2013
Primo firmatario: GIACHETTI ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/05/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 21/05/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 15/11/2013 MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/11/2013
CONCLUSO IL 15/11/2013
GIACHETTI. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
sul sito internet http://www.autistici.org/macerie/?p=29568 viene riportato un episodio risalente allo scorso venerdì avvenuto nel Centro di identificazione ed espulsione di Trapani Milo, in cui un recluso sarebbe stato brutalmente picchiato da alcuni poliziotti di guardia;
dopo una visita medica — nella quale si sarebbero giudicati non gravi gli effetti del pestaggio — il direttore del centro, stando alle testimonianze, avrebbe tentato di placare gli animi invitando alla pazienza i reclusi i quali, per tutta risposta, avrebbero iniziato una serie di forme di protesta (dal digiuno alla salita sui tetti del Centro di identificazione ed espulsione) contro simili trattamenti;
a giudizio dell'interrogante le fotografie del volto dell'uomo e l'episodio in questione meritano un chiarimento urgente –:
se corrisponda al vero quanto riportato nel succitato articolo e, in caso affermativo, quali iniziative si intendano assumere perché sia garantita, nel rispetto dei dritti fondamentali dell'individuo, l'assoluta incolumità di quanti permangono nei centri di identificazione e di espulsione, affinché episodi di tale gravità non abbiano più a ripetersi. (4-00519)
Risposta. — L'episodio a cui si fa riferimento nel testo dell'interrogazione ha coinvolto il cittadino tunisino Fathi Derbeci, che si trovava nel Centro di identificazione ed espulsione di Trapani Milo in quanto destinatario di un provvedimento di espulsione.
Il 17 maggio 2013, nel corso di una visita odontoiatrica a cui era stato sottoposto presso l'ospedale locale, l'interessato ha manifestato comportamenti violenti, sia nei confronti degli operatori di polizia che del personale sanitario, fino a sferrare pugni contro i mobili che arredavano la stanza del medico.
Tale atteggiamento aggressivo ha indotto il personale di polizia a riaccompagnarlo nel Cie, tramite l'ambulanza messa a disposizione dal gestore del centro. Durante il trasferimento, il cittadino tunisino ha colpito con un calcio l'autista del mezzo di soccorso; perciò, per prevenire ulteriori incidenti, gli agenti hanno ritenuto opportuno trasportarlo sull'autovettura di servizio.
Nel corso del trasferimento verso il centro, Fathi Derbeci ha colpito uno degli agenti con una testata e con calci alle gambe; inoltre, una volta giunto a destinazione, ha aggredito ancora uno degli operatori. L'agente di polizia è stato medicato per ematoma, escoriazioni allo zigomo e trauma al fianco, ed è stato giudicato guaribile in cinque giorni, mentre lo straniero ha rifiutato le cure del personale sanitario.
In relazione a tale episodio il cittadino tunisino – che aveva già manifestato comportamenti violenti in occasione di un altro accompagnamento presso il locale nosocomio, il 7 maggio 2013 – è stato denunciato per i reati di minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento aggravato. Ai fini di una precisa ricostruzione dei fatti, le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installato presso il Cie sono state inviate all'autorità giudiziaria, che ha aperto un'indagine.
Nelle giornate successive, alcuni migranti hanno messo in atto uno sciopero della fame, per protestare contro la lunghezza dei tempi di trattenimento. Inoltre, il 1o giugno 2013 hanno attuato una violenta rivolta, nel corso della quale alcuni di essi, incluso lo stesso Derbeci, si sono allontanati dalla struttura, facendo perdere le proprie tracce.
Al di là delle particolari condizioni del centro di Trapani Milo, le criticità recentemente riscontrate nella gestione dei Cie mostrano chiaramente che sussiste l'esigenza di rivedere alcune modalità del loro funzionamento, al fine di assicurare migliori standard di accoglienza e un maggiore livello di sicurezza, sia per gli ospiti che per gli operatori.
Sotto il profilo amministrativo, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, si potrà intervenire sui criteri posti a base d'asta per l'aggiudicazione degli appalti, anche modificando l'elenco dei servizi previsti dall'attuale capitolato unico, affinché i centri per l'immigrazione siano gestiti con la massima trasparenza ed efficienza, nel pieno rispetto delle condizioni igienico-sanitarie. Ulteriori iniziative – come il rafforzamento dell'attività di identificazione espletata già in carcere, nei confronti dei cittadini stranieri che giungono nei Cie dopo un periodo di detenzione – potranno essere attentamente valutate con le altre amministrazioni coinvolte. Eventuali percorsi normativi, invece, dovranno essere necessariamente approfonditi in sede parlamentare.
Tutti gli interventi saranno comunque indirizzati a garantire che l'accoglienza e l'identificazione avvengano sempre nel pieno rispetto dei diritti e della dignità dei cittadini stranieri che entrano nel nostro Paese.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Domenico Manzione.
SIGLA O DENOMINAZIONE:CENTRO DI IDENTIFICAZIONE E DI ESPULSIONE (CIE)
GEO-POLITICO:TRAPANI,TRAPANI - Prov,SICILIA
EUROVOC :diritti umani
polizia
delitto contro la persona
esame medico