ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00425

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAPARINI DAVIDE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 13/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 13/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/06/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00425
presentato da
CAPARINI Davide
testo di
Martedì 14 maggio 2013, seduta n. 15

   CAPARINI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   anche quest'anno saranno migliaia, in tutta Italia, i neodiplomati che si cimenteranno nei test di ammissione alle facoltà universitarie a numero chiuso (medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e professioni sanitarie);
   quest'anno sono in leggero calo il numero dei posti messi a disposizione: gli aspiranti medici potranno contare su 10.021 posti, 152 in meno rispetto allo scorso anno (nel 2012 per un numero di posti simile sono state circa 77 mila le iscrizioni ai test) ed anche i candidati veterinari dovranno fare i conti con un numero di posti inferiore (825 posti), mentre in lieve aumento saranno i posti messi a disposizione per odontoiatria (954) ed infine saranno 8.640 quelli per architettura;
   il decreto ministeriale 24 aprile 2013, n. 334, che stabilisce le nuove modalità con le quali si svolgeranno i test di ammissione alle facoltà a numero chiuso programmato a livello nazionale, prevede le modalità di selezione, il valore del voto di maturità, il numero di quesiti a cui verranno sottoposti i concorrenti dei quiz e l'istituzione di una graduatoria nazionale;
   quest'anno per la prima volta i punti sul voto di maturità incideranno sull'accesso ai corsi universitari a numero chiuso. Chi riceverà una buona valutazione al diploma di maturità godrà di qualche beneficio in più. Chi conseguirà un punteggio che va dall'80 al 100 potrà avere dai 4 ai 10 punti extra;
   il « bonus maturità» in realtà non è una vera e propria novità in quanto questa «dote» era già stata ideata nel 2007 dal Governo Prodi con la finalità di consentire ai maturati eccellenti di partire in vantaggio, ma finora non era mai stata applicata, grazie anche all'opposizione della Lega Nord;
   entro il 31 maggio sarà fornita la tabella per convertire la valutazione di maturità dei punti: uno schema articolato che – nelle intenzioni – terrà conto delle differenze di valutazione tra le scuole;
   secondo l'interrogante il voto all'esame di maturità rischia di essere falsato ed inattendibile perché potrebbe essere influenzato da svariati fattori, per esempio, potrebbe non tener conto del livello qualitativo medio degli studenti dei singoli istituti, penalizzando di fatto chi frequenta strutture che garantiscono standard elevati e creando quindi disparità;
   alla luce delle attuali innovazioni un voto alto al diploma ha un'importanza fondamentale. Si pensi al fatto che lo scorso anno un punteggio totale di 40/50 punti era la soglia minima di accesso alle facoltà più ambite e quindi, 10 punti in più possono davvero fare la differenza;
   si aggiunge così un nuovo problema a quello dei test, che a medicina (con un solo posto disponibile ogni dieci domande) già oggi, ad avviso dell'interrogante, garantiscono l'accesso più per fortuna che per capacità;
   il decreto ministeriale ha optato per una graduatoria a livello nazionale. Questo vuol dire che se uno studente non rientra nel numero dei posti previsto per l'ateneo in cui sostiene l'esame, ma col suo punteggio rientra nel numero dei posti totali a livello nazionale, si «prenota» per un posto in un altro ateneo;
   nel 2015 si stima che mancheranno circa 7.600 medici, in quanto, anche a causa dell'abbandono degli studi, i posti a disposizione non saranno sufficienti a coprire il fabbisogno di medici;
   le università del Nord «sfornano» a malapena la metà dei medici che servono con il risultato che in alcune regioni buona parte dei medici viene da fuori –:
   se non si ritenga opportuno sospendere il « bonus maturità», in attesa di individuare un meccanismo che garantisca omogeneità di valutazione;
   se non si ritenga opportuno dare finalmente attuazione all'articolo 29, comma 6, della riforma universitaria che prevede la rideterminazione del numero dei posti disponibili nei corsi di laurea in medicina e chirurgia e la loro distribuzione su base regionale al fine riequilibrare l'offerta formativa in relazione al fabbisogno di personale medico del bacino territoriale di riferimento;
   se non si ravvisi la necessità di assumere ogni iniziativa di competenza per mettere in condizione gli atenei, sotto il profilo del personale, dei fondi e delle strutture, di accogliere un numero decisamente maggiore di studenti, selezionati in maniera più corretta. (4-00425)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

professione sanitaria

abbandono scolastico

medico

universita'