ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00415

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/05/2013
Stato iter:
21/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/12/2013
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/12/2013

CONCLUSO IL 21/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00415
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Martedì 14 maggio 2013, seduta n. 15

   CATANOSO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   i controlli domiciliari dei lavoratori assenti per malattia del settore privato e da qualche tempo anche della pubblica amministrazione non in maniera prevalente, sono effettuati da medici fiscali dell'Inps sia su disposizione d'ufficio che su richiesta dei datori di lavoro;
   il rapporto di lavoro si svolge in base alle disposizioni contenute nel decreto-legge n. 463 del 1983 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 638 del 1983. I medici che lavorano su incarico dell'Inps hanno con l'istituto un rapporto fiduciario essendo inseriti in «liste speciali»;
   da oltre 20 anni i medici fiscali dell'Inps, pur svolgendo la stessa attività prevista da una legge dello Stato dei medici fiscali delle asl, hanno una tipologia di rapporto di lavoro atipica del tutto diversa da questi ultimi;
   i medici dell'Inps non hanno il riconoscimento di una posizione giuridica che permetta loro di svolgere la professione con tutti i presupposti giuridici (ferie, malattia, contributi previdenziali, e altro): il medico è retribuito a prestazione ed ha obbligo di reperibilità e disponibilità nei giorni festivi e feriali nonché incompatibilità con altre attività, pur essendo il suo un rapporto libero professionale;
   i decreti ministeriali che nel tempo hanno normato questa materia sono quattro: decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 15 luglio 1986 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio 1986, decreto 18 aprile 1996 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 aprile 1996, decreto 12 ottobre 2000 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 261 dell'8 novembre 2000 ed il decreto 8 maggio 2008 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 157 del 7 luglio 2008; quest'ultimo decreto disciplina il rapporto fino alla completa rivisitazione della disciplina;
   l'Inps, dal 2 maggio 2013, ha sospeso l'attività di controllo d'ufficio sui certificati di malattia a causa della cosiddetta spending review ed essendo prevalenti, e di molto, i controlli d'ufficio rispetto a quelli disposti dai datori di lavoro, di fatto rimangono senza lavoro 1200 medici in tutta Italia;
   nello stesso tempo l'Inps ha pubblicato un bando di reclutamento di 998 medici esterni per le commissioni d'invalidità;
   le visite di controllo servono per risparmiare i contributi per indennità dei giorni di malattia e per limitare gli abusi per assenteismo camuffato da malattia;
   a giudizio dell'interrogante la mancanza di controlli domiciliari determinerà un aumento generalizzato di giorni di malattia da indennizzare con le evidenti ricadute sui conti pubblici e previdenziali;
   i medici fiscali dell'Inps hanno svolto e svolgono questa attività in modo prevalente anche a seguito delle pesanti incompatibilità cui devono sottostare e che non hanno consentito a molti, tra l'altro, la frequenza delle scuole di specializzazione post laurea;
   la disciplina vigente infine prevede che il carico di lavoro dovrebbe tendere alle sei visite al giorno non raggiungibile ovviamente con le sole richieste dei datori di lavoro, ma, in considerazione della razionalizzazione della spesa imposta alla pubblica amministrazione, l'auspicio sarebbe che le visite fiscali non venissero del tutto sospese, ma che si trovassero anche soluzioni alternative che contemperino sia le esigenze di risparmio sia la salvaguardia delle legittime aspettative di 1200 medici fiscali –:
   quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato affinché si prendano dei provvedimenti a tutela di questa categoria professionale. (4-00415)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Sabato 21 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 143
4-00415
presentata da
CATANOSO Basilio

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, inerente alla sospensione, disposta dall'Inps, delle visite fiscali d'ufficio per le assenze per malattia dei lavoratori del settore privato e le conseguenze di tale scelta sull'attività lavorativa dei medici che finora hanno svolto la funzione di accertamento per conto dell'istituto, sulla base delle informazioni dallo stesso fornite, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente è opportuno ricordare che le recenti disposizioni normative concernenti la riduzione della spesa pubblica hanno comportato per l'Inps la necessità di conseguire, a partire dal 2013, risparmi aggiuntivi. Da ultimo, l'articolo 1, comma 108, della legge n. 228 del 2012, ha imposto all'Inps tagli alle proprie spese di funzionamento tali da conseguire risparmi non inferiori a 300 milioni di euro annui.
  L'istituto ha, pertanto, rideterminato le risorse finanziarie destinate alle visite mediche di controllo d'ufficio passando da un budget preventivo per il 2013 pari a circa 50 milioni di euro ad un budget aggiornato di 22.300.000 euro. Sul piano gestionale, inoltre, è stato necessario procedere all'adeguamento delle procedure informatiche per consentire la distribuzione delle visite nei limiti del budget disponibile che alla data del 29 maggio 2013 risultava essere di 4.190.624,39 euro. Dal 1o gennaio di quest'anno, infatti, erano già state assegnate d'ufficio visite mediche di controllo per una spesa pari a 18.109.375,61 euro.
  In conseguenza della esiguità di risorse finanziarie disponibili, l'istituto ha sospeso, per un brevissimo periodo, la procedura per il conferimento ai medici cosiddetti «di lista» degli incarichi per le visite d'ufficio lasciando invariata, invece, la procedura per le visite su richiesta dei datori di lavoro.
  Successivamente, con messaggio n. 9939 del 19 giugno 2013, l'Inps ha ripristinato la procedura introducendo, tuttavia, una proporzionale riduzione delle visite d'ufficio. In conseguenza di tale riduzione, i medici iscritti nelle liste dell'istituto hanno registrato una consistente diminuzione del numero di visite loro assegnate. Si è passati, infatti, da circa 78.700 visite mediche d'ufficio effettuate mensilmente nel 2012 a circa 10.000 visite mensili disposte per i mesi di luglio e agosto 2013, ulteriormente ridotte a 5.000 visite per il mese di settembre.
  L'istituto ha inoltre comunicato che i nuovi criteri di assegnazione delle visite mediche hanno formato oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali dei medici di lista (CISL Medici, UIL-FPL Medici, FIMMGI, SINMEDICO, NIDIL CGIL) in occasione di un tavolo tecnico nazionale.
  L'Inps ha evidenziato, inoltre, che la programmazione della spesa per le visite fiscali in argomento presenta un particolare elemento di complessità a causa della natura variabile di una parte del compenso corrisposto ai medici che, com’è noto, dipende anche dai rimborsi chilometrici.
  A tal proposito, l'istituto ha reso noto che, al 30 settembre 2013, la disponibilità di somme sul relativo capitolo di spesa risultava sufficiente a consentire il pagamento del solo compenso forfettario e dei rimborsi per formazione di cui all'articolo 3, comma 5, del decreto ministeriale 8 maggio 2008. Pertanto, con messaggio n. 15644 dello scorso 1o ottobre, l'istituto ha sospeso le visite fiscali in parola dandone tempestiva comunicazione alle citate organizzazioni sindacali di categoria.
  L'Inps ha fatto sapere, inoltre, che le visite di controllo disposte dai datori di lavoro non hanno subito alcuna modifica e che tale tipologia di visite concorre, comunque, a determinare i carichi di lavoro dei singoli medici, alimentandone il reddito con una media mensile di circa 25.667 visite.
  L'istituto ha altresì rappresentato che la decisione di contingentare le visite mediche disposte d'ufficio, assunta il 19 giugno 2013 con il messaggio predetto, è stata, in alcuni casi, oggetto di contenzioso giudiziario. In particolare, il tribunale di Brescia e quello di Messina hanno adottato ordinanze favorevoli alle ragioni dell'istituto, statuendo tra l'altro che: «non esiste alcun obbligo in capo all'Ente previdenziale di garantire ai medici un numero minimo di visite giornaliere e/o settimanali e, dunque, un minimo reddito o compenso mensile».
  Per quanto concerne, invece, la ridefinizione dell'attuale tipologia di rapporto di lavoro intercorrente tra l'Inps e i medici fiscali, secondo una prospettiva di stabilizzazione di questi ultimi, l'istituto ha precisato che – con i decreti ministeriali del 15 luglio 1986 e del 18 aprile 1996, emanati in attuazione del decreto-legge n. 463 del 1983 – viene confermata «la natura di attività libero professionale del rapporto di collaborazione fiduciaria che si instaura con l'istituto e la piena autonomia professionale al di fuori di qualsiasi vincolo gerarchico».
  Pertanto, una ridefinizione della collaborazione improntata ai canoni di stabilità e certezza non può prescindere da un'analisi dei vincoli imposti dalla vigente normativa in materia di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione e, più in generale, dal dettato dell'articolo 97 Cost. che impone la regola del concorso pubblico.
  Da ultimo si rappresenta che, al fine di trovare una possibile soluzione alla riduzione dei carichi di lavoro per i suddetti professionisti, l'Inps sta valutando, congiuntamente al dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, l'adozione di una disposizione tendente alla costituzione di un polo unico per l'effettuazione delle visite di accertamento medico legale nei confronti di tutti i lavoratori pubblici e privati. Tale polo, da istituire presso l'Inps, dovrebbe portare al superamento degli attuali problemi di budget.

Il Ministro del lavoro e delle politiche socialiEnrico Giovannini.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ( INPS ), L 1983 0638

EUROVOC :

medico

malattia

contratto di lavoro