ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00412

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: ZANIN GIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/05/2013
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 09/05/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 09/05/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00412
presentato da
ZANIN Giorgio
testo di
Martedì 14 maggio 2013, seduta n. 15

   ZANIN, COPPOLA e BERLINGHIERI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   in occasione delle scadenze previste per le iscrizioni all'anno scolastico successivo (fine di febbraio) sono frequenti le segnalazioni di comportamenti scorretti e illeciti da parte di certe scuole, che chiedono alle famiglie, assieme alla compilazione di un modulo per l'iscrizione, anche il versamento del contributo scolastico, che può essere richiesto dalle scuole come contributo volontario, ma sovente è invece fatto passare indebitamente come una condizione necessaria per completare le procedure di iscrizione;
   si prende spunto da episodi occorsi nel territorio regionale del Friuli Venezia Giulia relativi al versamento dei contributi scolastici volontari da parte delle famiglie, come ad esempio il caso riportato dal quotidiano locale Il Piccolo, nell'edizione di Gorizia-Monfalcone che in data 21 marzo 2013 a pagina 18 riporta le affermazioni di un insegnante di Gorizia che attesta, senza citare alcuna persona o scuola in particolare, «anche a Gorizia spesso viene ignorato il dovere, ribadito più volte dal Ministero dell'Istruzione, di comunicare chiaramente alle famiglie l'assoluta volontarietà del contributo in questione, e capita addirittura che le scuole non accettino di ritirare il modulo compilato per l'iscrizione e il bollettino delle tasse pagate se non contemporaneamente al bollettino che dimostri il versamento del contributo volontario. Ad alcuni genitori che non volevano versare il contributo è stato perfino chiesto di presentare la dichiarazione dei redditi per giustificarsi»;
   in un altro articolo pubblicato dal quotidiano locale Il Piccolo, nell'edizione di Gorizia-Monfalcone del 2 aprile 2013 a pagina 22 viene evidenziato dal medesimo insegnante come in una precisa scuola di Gorizia in data 11 gennaio 2013 sia stata emanata una circolare (n. 120) rivolta agli alunni e ai genitori in cui si afferma che «non sono previsti esoneri dai contributi scolastici interni», e che nel modulo d'iscrizione presentato alle famiglie degli alunni dalla prima alla quarta classe il contributo scolastico era presentato sotto la voce «tasse scolastiche», e in nessun luogo si faceva esplicito riferimento alla volontarietà del contributo;
   si ricordano le indicazioni ministeriali contenute nelle note 312 e 593 del marzo 2012 e 2013 relative al:
    a) dovere di informare le famiglie sull'assoluta volontarietà del contributo scolastico;
    b) mantenere ben distinti i contributi volontari dalle tasse scolastiche;
    c) informare preventivamente le famiglie sulla destinazione dei contributi scolastici che devono riguardare non attività curricolari ma solo ampliamenti dell'offerta formativa;
    d) assicurare a fine anno alle famiglie una rendicontazione sul loro utilizzo;
   da questo significativo episodio si evince che è a rischio negli istituti scolastici la corretta comunicazione di quanto prescritto dal Ministero e che tali indicazioni sono ritenute non strettamente vincolanti e quindi non scrupolosamente rispettate ed applicate dalle scuole, con danno diretto per i cittadini e per le istituzioni scolastiche medesime –:
   se non si ritenga sul piano generale, in primo luogo che il perdurare di questi episodi segnali con sempre maggior forza la necessità di intervenire urgentemente a monte del problema posto da queste richieste di finanziamento, mirando ad evitare che gli istituti scolastici ricorrano a richieste di contributi scolastici con modalità ambigue, poco trasparenti o palesemente illecite anche per far fronte, in modo certamente deprecabile, al taglio dei finanziamenti alle scuole da parte dello Stato e pertanto disponendo dell'adeguato sostegno economico alle scuole, con riferimento particolare a finanziamenti mirati all'indispensabile potenziamento dell'offerta formativa;
   se sia o meno scorretto sul piano strettamente metodologico, il fatto che le scuole non accettino di ritirare il modulo compilato per l'iscrizione e il bollettino dell'avvenuto pagamento delle tasse erariali se non contemporaneamente al bollettino che dimostri il versamento del contributo volontario, visto quanto affermato nella nota ministeriale n. 593 del 7 marzo 2013 che recita: «subordinare l'iscrizione degli alunni al preventivo versamento del contributo non solo è illegittimo, ma si configura, per i soggetti che sono responsabili della gestione, come una grave violazione dei propri doveri d'ufficio»;
   se il Ministro ritenga che presentare il contributo scolastico sotto la voce «tasse scolastiche», come avvenuto nel modulo di iscrizione presentato alle famiglie degli studenti dal primo al quarto anno di corso dell'ISIS Alighieri di Gorizia, non sia in contraddizione con il dovere delle istituzioni scolastiche, anch'esso ribadito nella suddetta nota ministeriale, di «mantenere ben distinti i contributi volontari dalle tasse scolastiche»;
   se il Ministro non ritenga che l'affermazione secondo cui «non sono previste esenzioni dai contributi scolastici interni» contraddica di fatto il dovere delle istituzioni scolastiche, ribadito nella nota ministeriale n. 312 del 20 marzo 2012, di informare chiaramente le famiglie sul fatto che i contributi scolastici sono assolutamente volontari;
   cosa intenda fare il Ministro affinché le chiare indicazioni contenute nelle note 312 e 593 del marzo 2012 e 2013 (dovere di informare le famiglie sull'assoluta volontarietà del contributo scolastico, mantenere ben distinti i contributi volontari dalle tasse scolastiche, informare preventivamente le famiglie sulla destinazione dei contributi scolastici che deve riguardare non attività curricolari ma solo ampliamenti dell'offerta formativa, assicurare a fine anno alle famiglie una rendicontazione sul loro utilizzo) siano avvertite come strettamente vincolanti e quindi scrupolosamente rispettate ed applicate dalle scuole, visto che in molti casi oggi ciò non avviene. (4-00412)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

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