ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00289

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 10 del 29/04/2013
Firmatari
Primo firmatario: OTTOBRE MAURO
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 22/04/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/04/2013
Stato iter:
09/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/08/2013
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 09/08/2013

CONCLUSO IL 09/08/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00289
presentato da
OTTOBRE Mauro
testo di
Lunedì 29 aprile 2013, seduta n. 10

   OTTOBRE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   in data 14 aprile, alcuni organi d'informazione hanno dato risalto alla vicenda di Paolo Clari, idraulico 58enne di Riva (TN), al quale 2 anni fa, dopo un banale incidente in scooter, era stata erroneamente diagnosticata una lussazione della spalla, quando in realtà si trattava di una rottura dei legamenti con necessità di intervento chirurgico;
   cure sbagliate e inefficaci hanno compromesso definitivamente le possibilità motorie del signor Clari, il quale oggi è nell'impossibilità di poter continuare a svolgere il suo lavoro di idraulico, così come gli è stato ribadito dai medici che lo hanno visitato e operato 2 anni dopo l'incidente;
   si deduce da questo che per il signor Clari si possa parlare di vera e propria menomazione, se si pensa che l'attività lavorativa del signor Clari non può essere inclusa tra quelle usuranti o che chiedano un grosso sforzo fisico, ma una normale capacità di utilizzo degli arti superiori;
   nonostante ciò, al signor Clari è stata riconosciuta un'invalidità del 30 per cento, una percentuale che non dà diritto ad alcuna forma di assistenza di natura economica o relativa al suo ricollocamento lavorativo;
   nel frattempo, infatti, il signor Clari è stato licenziato dall'azienda presso la quale lavorava e non gli è stata ancora versata nessuna indennità di disoccupazione, la quale – tra l'altro – coprirebbe solo parzialmente il tempo che separa il signor Clari dalla pensione, nonostante 40 anni di contributi regolarmente versati –:
   se si intenda acquisire la documentazione e i referti medici che attribuiscono al signor Clari una percentuale d'invalidità inferiore al 33 per cento, e se non si sia davanti a una menomazione tale da far accedere il signor Clari ai benefici attribuiti con le leggi che regolamentano il collocamento mirato (legge n. 68 del 1999);
   quali siano le ragioni per cui, nonostante il licenziamento, al signor Clari non venga ancora versata da parte dell'Inps alcuna indennità relativa alla sua posizione di persona che ha perso il lavoro.
(4-00289)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 9 agosto 2013
nell'allegato B della seduta n. 69
4-00289
presentata da
OTTOBRE Mauro

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, concernente la vicenda del signor Paolo Clari, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente si ritiene opportuno riepilogare gli elementi essenziali al ricorrere dei quali, a norma del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, «Testo Unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali», un evento lesivo può essere giuridicamente qualificato come infortunio sul lavoro: la causa violenta, l'occasione di lavoro e la lesione.
  L'occasione di lavoro, caratteristica distintiva dell'infortunio sul lavoro indennizzabile, è rappresentata essenzialmente dal nesso di causalità che lega, con rapporto di causa ed effetto, l'attività lavorativa protetta e l'evento lesivo.
  Alla luce di quanto sopra, poiché l'incidente stradale occorso al signor Clari non è riconducibile all'attività lavorativa, nessun indennizzo è purtroppo dovuto dall'Inail.
  Inoltre il signor Clari, al quale è stata riconosciuta un'invalidità del 30 per cento, non possiede la percentuale minima richiesta dall'articolo 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68. Con riferimento alla richiesta di «acquisire la documentazione e i referti medici che attribuiscono al signor Clari una percentuale di invalidità inferiore al 33 per cento» si rappresenta, al riguardo, che il Ministero non è competente ad effettuare l'iscrizione negli elenchi di cui all'articolo 8 della richiamata legge n. 68 del 1999, in quanto i titolari di tale funzione sono i servizi provinciali per il collocamento mirato.
  Da ultimo, si precisa che l'INPS ha accolto la domanda di indennità di disoccupazione ASpI presentata dal signor Clari in data 2 maggio 2013.
  Tuttavia, considerato che il signor Clari risultava indennizzato per malattia fino al 28 aprile 2013 e ha quindi recuperato la capacità lavorativa dal giorno seguente, l'indennità di disoccupazione ASpI è stata corrisposta a decorrere dal 29 aprile 2013.

Il Ministro del lavoro e delle politiche socialiEnrico Giovannini.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ( INPS ), L 1999 0068

EUROVOC :

costi salariali

pensionamento anticipato

licenziamento

aiuti alla riqualificazione

malattia