ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00113

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 5 del 27/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: MAGORNO ERNESTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/03/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/03/2013
Stato iter:
16/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2013
GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2013

CONCLUSO IL 16/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00113
presentato da
MAGORNO Ernesto
testo di
Mercoledì 27 marzo 2013, seduta n. 5

   MAGORNO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   il signor N.D.R., di anni 60, residente in Diamante in provincia di Cosenza è affetto da ritardo mentale grave come da certificato rilasciato dal Centro di salute mentale di Paola (Cosenza), il 10 maggio del 2010, e come successivamente certificato dalla psicologa del dipartimento di salute mentale di Scalea (Cosenza) che ne ha diagnosticato «un grave peggioramento delle funzioni intellettive e del comportamento adattivo»;
   il signor N.D.R. vive in una famiglia completamente disagiata sia economicamente che socialmente. Il fratello non è in grado di intendere e di volere e da due anni è gravemente malato di tumore. La sorella è affetta da morbo di Parkinson e rifiuta ogni cura;
   il signor N.D.R. ha percepito la pensione di invalidità civile fino al 2007, quando senza alcuna motivazione gli venne tolta;
   dopo anni di attesa, l'INPS di Cosenza, in data 8 febbraio 2013, diagnostica al signor N.D.R. un’«insufficienza mentale lieve in soggetto con turbe di comportamento» e gli riconosce una percentuale di invalidità del 67 per cento con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 34 per cento al 73 per cento che non gli dà diritto a percepire alcuna pensione;
   il problema che si pone è di sensibilità collettiva e pubblica ma soprattutto è emblematico e rappresentativo di tanti altri casi simili che quotidianamente si verificano in Italia e di cui sono destinatari persone deboli e indifese –:
   se siano a conoscenza di quanto su esposto;
   se non si intenda, per quanto di competenza, verificare che siano stati rispettati i diritti degli interessati attraverso una puntuale applicazione delle norme e dei regolamenti in materia. (4-00113)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 16 luglio 2013
nell'allegato B della seduta n. 54
4-00113
presentata da
MAGORNO Ernesto

  Risposta. — Con l'interrogazione parlamentare in esame si pone all'attenzione del Governo la questione concernente la revoca della pensione di invalidità civile ad un cittadino residente a Diamante (Cosenza).
  Al riguardo si osserva che l'articolo 20 del decreto-legge n. 78 del 1o luglio 2009 (convertito in legge con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009 n. 102, titolato «Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile») ha disciplinato il riordino e la semplificazione complessiva del procedimento di concessione delle prestazioni in favore degli invalidi civili e minorati civili.
  Il nuovo procedimento prevede che il riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità avvenga con il diretto coinvolgimento dell'Inps, attraverso l'integrazione della commissione medica delle aziende sanitarie locali (ASL) con un medico dell'istituto, al fine di realizzare una gestione coordinata delle fasi sanitaria ed amministrativa, nella prospettiva di garantire ai cittadini maggiore trasparenza.
  Tale commissione operante presso ogni azienda sanitaria territorialmente competente è composta da un medico specialista in medicina legale che assume le funzioni di presidente e da due medici. Alla Commissione partecipa, di volta in volta, un sanitario in rappresentanza, rispettivamente, dell'Associazione nazionale dei mutilati ed invalidi civili (Anmic), dell'Unione italiana ciechi (Uic), dell'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza ai sordomuti (ENS) e dell'Associazione nazionale delle famiglie dei fanciulli ed adulti subnormali (Anffas), ogni qualvolta devono pronunciarsi su invalidi appartenenti alle rispettive categorie.
  All'Inps spetta, in ogni caso, il compito di accertare in via definitiva la sussistenza dei requisiti che possono dare luogo ai benefici di legge.
  All'istituto, inoltre, è stata assegnata la funzione di verificare la permanenza dei requisiti sanitari che hanno dato luogo alla concessione dei benefici economici.
  Per quanto concerne nello specifico, la questione del signor N.D.R. – richiamato nel presente atto parlamentare –, l'Inps ha fatto sapere che è stato ripristinato il giudizio di invalidità nei confronti dell'interessato, con intervento medico-legale congiunto svolto a livello territoriale e a livello centrale dalla Commissione medica superiore Inps.
  Allo stato, quindi, in base a quanto riferito dall'Istituto, può ritenersi che la situazione segnalata dall'interrogante sia stata risolta in senso favorevole.

Il Ministro del lavoro e delle politiche socialiEnrico Giovannini.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ( INPS )

EUROVOC :

disabile fisico

poverta'

terapeutica

malattia del sistema nervoso

pensionato