Legislatura: 17Seduta di annuncio: 3 del 25/03/2013
Primo firmatario: DECARO ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/03/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
- MINISTERO DELLA DIFESA
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 25/03/2013
RITIRATO IL 05/04/2013
CONCLUSO IL 05/04/2013
DECARO. —
Al Ministro della giustizia, al Ministro della difesa, al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
da molti mesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono in attesa di giudizio che sembra non potersi mai celebrare perché la Corte che li deve giudicare non è stata costituita;
è importante precisare che a parere dell'interrogante la condotta indiana è contraria al diritto internazionale perché per i reati commessi a bordo delle navi in acque internazionali è competente solo il Paese di provenienza della nave, in questo caso l'Italia;
lo Stato indiano continua comunque ad affermare la propria competenza con riferimento al processo ai due sottufficiali italiani in merito al presunto reato commesso nei confronti dei propri connazionali;
poco prima delle elezioni politiche il Governo italiano ha ottenuto il rientro dei due marinai con un permesso temporaneo;
dopo le elezioni politiche i due sottufficiali sono stati esentati dall'impegno di rientrare in India dal Presidente del Consiglio dei ministri;
al momento la situazione è completamente cambiata, in quanto Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono stati «costretti» a ritornare in India;
lo stesso Ministro del lavoro e delle politiche sociali, rispondendo ad una domanda fatta in una trasmissione televisiva, ha riconosciuto che il Governo italiano in carica ha perso di credibilità internazionale;
si apprendono dichiarazioni preoccupanti da parte del Ministro degli esteri indiano Salman Khurschid, il quale afferma, sul ritorno dei due fucilieri italiani, che è «un bene per entrambi i Paesi» –:
quali siano le motivazioni per le quali si è giunti all'attuale situazione con il rientro immediato dei due sottufficiali dopo che il Governo italiano aveva fornito ampie rassicurazioni sulla permanenza in Italia;
quali iniziative si intendano intraprendere per denunciare quest'ennesima violazione degli accordi internazionali;
se si ritenga opportuno interessare formalmente l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea;
se i Ministri interrogati abbiano intenzione di rassegnare le proprie dimissioni a seguito delle modalità imbarazzanti con cui hanno gestito la vicenda mettendo a rischio la credibilità del Paese. (4-00099)
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