Legislatura: 17Seduta di annuncio: 3 del 25/03/2013
Primo firmatario: MISIANI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/03/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/03/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 13/09/2013 BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/09/2013
CONCLUSO IL 13/09/2013
MISIANI. —
Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
dal 1986 ogni anno simpatizzanti e nostalgici neofascisti provenienti da tutta Italia si riuniscono nel piccolo cimitero di Rovetta (Bergamo) per commemorare i 43 miliziani della Repubblica sociale italiana della legione Tagliamento fucilati dai partigiani il 28 aprile 1945;
nel corso degli anni l'incontro di Rovetta, tacitamente di fatto tollerato dalle istituzioni come il «minore dei mali», è diventato uno dei maggiori raduni nazifascisti in Italia. All'incontro del 27 maggio 2012 hanno preso parte circa trecento persone;
gli organizzatori del raduno hanno formalizzato la propria struttura fondando un comitato ufficiale, dal cui atto costitutivo emerge che lo scopo dichiarato del comitato è l'apologia del fascismo e del collaborazionismo con i nazisti e la perpetuazione di tali «valori» tramite l'indottrinamento delle giovani generazioni;
il raduno di Rovetta è diventato un elemento di una più complessiva campagna di disinformazione e di revisionismo storico, tesa ad attaccare la Resistenza distorcendo la verità storica –:
quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere per porre fine ad una adunata che si configura ad avviso dell'interrogante come una palese e inaccettabile apologia di fascismo, in aperta violazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione e della legge 20 giugno 1952, n. 645, anche in considerazione degli evidenti rischi per l'ordine pubblico e se risultino avviate indagini in relazione ai fatti descritti in premessa.
(4-00097)
Risposta. — Il 28 aprile 1945 il cimitero di Rovetta in provincia di Bergamo fu teatro di un tragico episodio: trovarono la morte, mediante fucilazione, quarantatre giovani soldati della Repubblica sociale italiana appartenenti alla «Legione Tagliamento».
Da circa venti anni ogni primavera viene celebrato l'evento con una cerimonia pubblica.
Quella del 27 maggio 2012 ha visto la partecipazione di 350 persone tutti simpatizzanti o appartenenti a formazioni di estrema destra, provenienti da varie località tra cui Brescia, Torino, Verona e Bologna.
La cerimonia ha suscitato l'ostilità degli ambienti dell'area antagonista di sinistra che hanno organizzato una contromanifestazione con un corteo al quale hanno partecipato circa duecento persone.
Entrambe le iniziative si sono svolte senza alcuna turbativa per l'ordine e la sicurezza pubblica grazie agli accurati servizi di vigilanza predisposti dalle Forze dell'ordine, né si sono registrati episodi di tensione o contatti tra le opposte fazioni.
Nell'occasione lo stesso Sindaco ha espresso ringraziamenti ed elogi per le misure di sicurezza adottate.
Anche all'annuale cerimonia commemorativa, che si è svolta il 26 maggio scorso, è stata riservata la consueta attenzione, assicurando le necessarie condizioni per l'ordinato svolgimento della stessa.
È la stessa Costituzione, all'articolo 17, a prevedere l'obbligo, per i promotori di una manifestazione in luogo pubblico, di darne preavviso alle autorità competenti, le quali possono vietarla solo per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
La norma garantisce un bilanciamento tra il diritto di riunirsi e manifestare in maniera pacifica e la necessità di assicurare alla collettività la sicurezza pubblica.
In circostanze di questo tipo, le autorità di pubblica sicurezza predispongono adeguati servizi di ordine pubblico la cui gestione è sempre ispirata a criteri di equilibrio e prudenza.
Sulla base di questi principi tutte le manifestazioni sono attentamente monitorate da personale di polizia specializzato e ogni eventuale violazione di legge viene tempestivamente denunciata all'autorità giudiziaria.
In tale contesto le Forze di polizia dedicano massima attenzione all'attività dei gruppi politici estremisti e delle frange più radicali, cercando di prevenire e perseguire eventuali condotte illecite.
Sotto tale profilo l'eventuale provvedimento di scioglimento di gruppi che si ispirano al nazismo e al fascismo può essere adottato soltanto dopo che una sentenza penale irrevocabile abbia accertato il verificarsi in concreto della fattispecie della riorganizzazione di tali movimenti.
Il Viceministro dell'interno: Filippo Bubbico.
SIGLA O DENOMINAZIONE:L 1952 0645
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