Legislatura: 17Seduta di annuncio: 3 del 25/03/2013
Primo firmatario: TIDEI MARIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/03/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GASBARRA ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 FERRO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 CAMPANA MICAELA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 ORFINI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 RUGHETTI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 MARRONI UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 GIULIANI FABRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 LEONORI MARTA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 MAZZOLI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013 MELILLI FABIO PARTITO DEMOCRATICO 25/03/2013
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/03/2013 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 04/04/2013 Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 20/06/2013
TIDEI, GASBARRA, FERRO, GREGORI, MICCOLI, CAMPANA, COSCIA, ORFINI, RUGHETTI, GIACHETTI, GENTILONI SILVERI, MARRONI, BONACCORSI, MADIA, GIULIANI, LEONORI, MORASSUT, MAZZOLI, TERROSI, CARELLA e MELILLI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Clini, il Consiglio dei ministri dell'8 marzo 2013 ha autorizzato il dipartimento della protezione civile – in stretto raccordo con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – ad adottare i provvedimenti necessari a consentire il trasporto della nave Costa Concordia presso il porto di Piombino per lo smantellamento, utilizzando le risorse già stanziate ed effettivamente disponibili, in raccordo con il Ministero dell'economia e delle finanze;
nonostante i vari solleciti dell'amministrazione di Civitavecchia, l’iter che ha portato a tale decisione non ha visto coinvolta la città laziale ed il suo porto, che si sono per tempo candidati ad ospitare la nave per la realizzazione dei lavori;
le distanze dei due porti dal luogo dell'incidente sono equivalenti (circa 39 miglia) ma, contrariamente a quello di Piombino, il porto di Civitavecchia è già pronto per ricevere la nave, disponendo di fondali adeguati (18 metri), banchine, un adeguato bacino interno ed ampie aree per le lavorazioni;
la demolizione della Costa Concordia a Civitavecchia potrebbe essere quindi realizzata con un limitato impegno di spesa, nel pieno rispetto delle linee di spending review adottate dal Governo Monti;
la scelta del porto di Piombino comporterebbe, al contrario, una spesa valutata tra i 150 e 200 milioni di euro, da reperire nelle pieghe del bilancio dello Stato, risorse che appaiono destinate più a soddisfare l'aspirazione di quel porto ad ampliare la propria infrastruttura che a risolvere il problema «Costa Concordia»;
pur volendo ridurre al minimo i tempi di una istruttoria comunque obbligatoria per legge, eseguire escavazioni di fondali, costruire ex novo una banchina di approdo per la nave – attualmente inesistente, come ammesso dallo stesso Luciano Guerrieri, presidente dell'autorità portuale di Piombino – apprestare difese foranee nonché eseguire opere portuali per le operazioni di demolizione, comporta un impegno temporale di 1-2 anni; ciò, in presenza di una significativa opposizione delle organizzazioni ambientaliste toscane, da subito emersa sugli organi di stampa;
non appare, quindi, garantita la continuità fra le operazioni di recupero del relitto e l'inizio delle operazioni di demolizione e che, tanto meno, alcun cenno si è fatto circa la destinazione della nave nel periodo di attesa che si prospetta per l'adeguamento strutturale del porto di Piombino;
la città di Civitavecchia aspira a veder sviluppato il proprio porto anche come polo industriale, segnatamente cantieristico, mirato alla promozione occupazionale ed alla diversificazione delle attività portuali –:
se il Governo alla luce delle ragioni descritte in premessa e di una decisione che – estremamente onerosa per le casse dello Stato – appare profondamente inadeguata e contraria all'impostazione di spending review introdotta dal Governo Monti, non ritenga opportuno convocare quanto prima un incontro tra tutti i soggetti istituzionali interessati, per valutare comparativamente la possibilità di una soluzione meno impegnativa dal punto di vista finanziario e temporale nonché tecnicamente più adeguata. (4-00094)
GEO-POLITICO:CIVITAVECCHIA,ROMA - Prov,LAZIO
EUROVOC :impianto portuale
nave
adeguamento strutturale
politica occupazionale
trasporto marittimo