ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00079

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 2 del 21/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: IACONO MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/03/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 21/03/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/03/2013
Stato iter:
16/07/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2013
LUPI MAURIZIO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2013

CONCLUSO IL 16/07/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00079
presentato da
IACONO Maria
testo di
Giovedì 21 marzo 2013, seduta n. 2

   IACONO e CAPODICASA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   in data 2 febbraio 2013 è crollato il ponte sul fiume Verdura che insiste sulla strada statale 115 e tale evento ha tagliato in due l'intera provincia di Agrigento ed ha reso estremamente difficile i collegamenti della intera Sicilia occidentale; ciò ha creato disagi enormi alla circolazione delle persone e delle merci recando pregiudizio all'economia di una vasta zona, in particolare nel settore dell'agricoltura, del pescato e del turismo considerando anche che a pochi chilometri dall'evento calamitoso insiste un complesso alberghiero di notevole rilevanza con uno dei più grandi campi da golf del Mediterraneo;
   l'ANAS ha manifestato, ad avviso degli interroganti, incomprensibili e colpevoli ritardi nel fare fronte alla situazione che si è determinata e nel predisporre idonei rimedi anche temporanei, e i percorsi alternativi risultano assolutamente inadeguati;
   al fine di costruire un passaggio temporaneo a senso unico alternato a fianco della campata del ponte crollato è stato necessario alzare degli argini per deviare il flusso delle acque e l'ANAS a questo fine ha conferito incarico ad una azienda con una spesa di 40 mila euro circa;
   per due volte gli argini stessi sono stati travolti dalle acque configurando così quello che agli interroganti appare un errore tecnico con un cattivo utilizzo del denaro investito;
   successivamente su forte sollecitazione dei sindaci e di diversi comitati spontanei e dei cittadini, è ricorsa all'acquisto di grossi blocchi di cemento sempre con l'obiettivo di costruire degli argini;
   si è scoperto che un notevole quantitativo di questi blocchi (circa 130) conterrebbe rifiuti speciali e perciò è stato sottoposto a sequestro da parte dell'autorità giudiziaria –:
   quale sia l'impresa che ha fornito i blocchi;
   se la stessa impresa abbia partecipato o partecipi ad altri lavori e in tal caso se non si ritenga di estendere la verifica anche ad altri manufatti;
   se il Ministro, dopo i risultati negativi nella gestione dell'emergenza, non ritenga di dover esercitare i propri poteri di controllo sull'operato dell'ANAS per verificare l'appropriatezza delle azioni da essa intraprese. (4-00079)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 16 luglio 2013
nell'allegato B della seduta n. 54
4-00079
presentata da
IACONO Maria

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Preliminarmente, appare opportuno, fornire un quadro completo della vicenda in esame.
  Il 2 febbraio 2013 si è verificato il crollo di due campate del ponte in muratura sul fiume Verdura, sito sulla strada statale 115 «Sud Occidentale Sicula».
  L'Anas in collaborazione con i soggetti istituzionalmente interessati (provincia di Agrigento, comuni interessati, protezione civile regionale e altre istituzioni intervenute alle convocazioni prefettizie), ha tempestivamente individuato un itinerario di emergenza, che dalla strada statale 115 lato Sciacca, si sviluppa utilizzando tre strade provinciali, una statale e una comunale.
  L'Anas, con la partecipazione dei comuni interessati, ha ripristinato le condizioni di sicurezza del suddetto tracciato, provvedendo ai necessari risanamenti delle pavimentazioni, al ripristino della regimentazione idraulica delle acque in piattaforma e di quelle provenienti dalle scarpate, mediante risagomatura di queste ultime, allo sfalcio dell'erba e al taglio delle ramaglie per il recupero della piena visibilità.
  La predetta società, inoltre, ha predisposto la segnaletica necessaria, sia lungo il percorso alternativo (indicazione delle limitazioni imposte) sia lungo la strada statale 115 (segnalazione dell'interruzione al traffico dal km 135+900).
  La società ha, altresì, fornito supporto ai comuni del comprensorio, impiegando uomini e mezzi per consentire la transitabilità ai mezzi agricoli lungo l'ex strada consortile denominata «Scirinda», riducendo così il carico di traffico sul percorso di emergenza.
  I sopra elencati interventi hanno determinato la riqualificazione del percorso alternativo che, seppur con tempi di percorrenza più elevati, ha consentito, senza sinistri e in sicurezza, il ripristino del collegamento tra il comune di Sciacca e di Agrigento, scongiurando la paralisi della viabilità.
  L'Anas ha, nel frattempo, avviato la progettazione delle opere necessarie al ripristino del collegamento viario in corrispondenza del ponte sul fiume Verdura, accogliendo le sollecitazioni avanzate dal consulente della Procura, in sede di dissequestro dell'opera.
  Il 14 febbraio 2013 si è giunti all'approvazione in linea tecnica del progetto.
  Il 21 febbraio 2013 il progetto è stato, quindi, aggiornato a seguito delle risultanze emerse in sede di Conferenza dei Servizi.
  Il 27 febbraio 2013, sono stati affidati i lavori, dopo l'espletamento delle procedure di gara, alla ditta Gangemi Carmelo di Castel di Tusa.
  La consegna parziale dei lavori ha avuto luogo in data 8 marzo 2013 e quella definitiva il successivo 12 marzo.
  Per quanto attiene, invece, agli interventi di ripristino degli argini, propedeutici alla ricostruzione del ponte, si evidenzia che l'Anas, sin dal giorno successivo al dissequestro dell'infrastruttura, ha attivato le operazioni di movimentazione del materiale presente in alveo per la costituzione di argini provvisori con la funzione di sbarramento temporaneo.
  Le cause che hanno provocato il cedimento degli argini «provvisori» sono da collegarsi al combinato di circostanze relative sia alla natura provvisoria degli argini (materiali reperiti
in loco, ridotti tempi di realizzazione) sia all'eccezionale entità degli eventi meteorici.
  Un ulteriore elemento ha contribuito a minare la stabilità degli argini, ovvero l'onda di propagazione del fiume, della portata di ben 40 mc/sec, innescata dalla diga Gammauta, che, nonostante le continue segnalazioni da parte dell'ANAS alla Prefettura di Agrigento, continua a scaricare acqua senza modulazione di portata.
  ANAS ha evidenziato che la scelta di realizzare argini «provvisori» è avvenuta a seguito di una ponderata valutazione dei costi necessari per la costruzione di barriere «definitive» (con una spesa pari o superiore all'importo dei lavori principali), nonché alla lunghezza dei tempi necessari per la loro realizzazione, assolutamente incompatibili con la situazione di emergenza.
  Detta società, tuttavia, al fine di costituire argini sempre di natura provvisoria, ma di maggiore consistenza, ha richiesto ad aziende operanti
in loco, a titolo di comodato, dei blocchi di calcestruzzo impiegati per le prove di carico.
  Tali blocchi, forniti in concessione d'uso, sono pervenuti dalle ditte Sis ed Empedocle scpa.
  I blocchi della ditta Sis (metri 2x1x1) sono stati temporaneamente posizionati in alveo, al fine di innescare, in corrispondenza della spalla lato Sciacca, il ripascimento dell'alveo stesso, soggetto a fenomeni di scavo e potenziale scalzamento delle strutture, a causa delle precedenti piene.
  Tra i blocchi della ditta Empedocle, (metri 1x1x1) che dovevano servire per la costruzione dell'argine, si è notata la presenza di un blocco interessato da un foro di grande diametro e dalla presenza, al suo interno, di rifiuti, all'apparenza ordinari ovvero non ascrivibili tra i rifiuti speciali pericolosi.
  Il blocco è stato comunque opportunamente accantonato e sono state fermate le operazioni di posa dei restanti manufatti.
  Al riguardo, la società Anas ha precisato che i blocchi utilizzati non sono stati né acquistati dalla medesima né impiegati in opere stabili.
  A seguito di tale emergenza, la Procura di Sciacca ha posto sotto sequestro l'intera partita dei blocchi (n. 144), concessi in uso dalla Empedocle scpa, al fine di avviare gli accertamenti di rito.
  Per completezza d'informazione si segnala, infine, che la società Anas ha provveduto ad effettuare le verifiche sulla passerella in calcestruzzo, rimasta in esercizio anche dopo il crollo della parte in muratura.
  Tali accertamenti, effettuati in data 16 marzo 2013, hanno avuto esito positivo evidenziando la mancata compromissione delle strutture del ponte.
  È stato, quindi, ripristinato il transito veicolare, a senso unico alternato semaforizzato, sia pure con limitazione di carico a 20 tonnellate.
  La riapertura del viadotto nei due sensi di marcia è avvenuta il 13 maggio 2013.

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasportiMaurizio Lupi.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AZIENDA NAZIONALE AUTONOMA DELLE STRADE STATALI ( ANAS )

GEO-POLITICO:

AGRIGENTO,AGRIGENTO - Prov,SICILIA

EUROVOC :

opere d'arte

disastro naturale

rete stradale

settore agricolo