ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00051

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 1 del 15/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: ATTAGUILE ANGELO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 15/03/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16/03/2013
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 25/03/2013
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00051
presentato da
ATTAGUILE Angelo
testo di
Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1

   ATTAGUILE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 2 novembre 2012, n. 187, «Misure urgenti per la ridefinizione dei rapporti contrattuali con la Società Stretto di Messina s.p.a. ed in materia di trasporto pubblico locale», testualmente recita:
    «1. In considerazione dell'attuale condizione di tensione dei mercati finanziari internazionali che impone, a tutela della finanza pubblica, particolari esigenze di cautela nella verifica della sostenibilità del piano economico finanziario del collegamento stabile viario e ferroviario tra Sicilia e continente (di seguito Ponte), anche in relazione alle modalità di finanziamento previste, la Società Stretto di Messina s.p.a. ed il contraente generale stipulano apposito atto aggiuntivo al contratto vigente per l'attuazione delle disposizioni contenute nel presente articolo;
    2. Entro 60 giorni dalla stipula dell'atto aggiuntivo la Società Stretto di Messina s.p.a. presenta al CIPE, ai fini di un primo esame in linea tecnica del progetto definitivo dell'opera, unitamente agli elaborati tecnici nonché ai necessari pareri e autorizzazioni, i piani economico finanziari accompagnati da una completa e dettagliata analisi dell'intervento che attesti la sostenibilità dell'investimento, con riguardo sia alle condizioni praticate nel mercato dei capitali sia alle varie ipotesi di finanziamento pubblico. Il CIPE in sede di esame tecnico può valutare parti progettuali dotate di autonoma funzionalità;
    3. In esito all'esame in linea tecnica del progetto definitivo dell'intervento, la società Stretto di Messina s.p.a. avvia le necessarie iniziative per la selezione della migliore offerta di finanziamento dell'infrastruttura con capitali privati, senza che ciò dia luogo ad impegni contrattuali vincolanti per la concessionaria. In caso di mancata individuazione del soggetto finanziatore entro il termine per l'esame del progetto definitivo di cui al comma 4, sono caducati tutti gli atti che regolano i rapporti di concessione, nonché le convenzioni ed ogni altro rapporto contrattuale stipulato dalla società concessionaria. In tale circostanza, a definitiva e completa tacitazione di ogni diritto e pretesa, gli effetti della caducazione dei vincoli contrattuali comportano esclusivamente il riconoscimento di un indennizzo costituito dal pagamento delle prestazioni progettuali contrattualmente previste e direttamente eseguite e dal pagamento di una ulteriore somma pari al 10 per cento dell'importo predetto.
    4. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino all'approvazione del progetto definitivo da parte del CIPE delle opere come individuate dal comma 2, entro e non oltre 1 540 giorni successivi al completamento dell'esame del progetto in linea tecnica, tutti gli effetti dei contratti stipulati dalla con il Contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell'opera sono sospesi e per il periodo di sospensione non potranno essere avanzate dai contraenti pretese risarcitorie o di altra natura a nessun titolo. Sono altresì sospesi gli adeguamenti economici a qualsiasi titolo previsti. Per le parti progettuali non esaminate dal CIPE la sospensione degli effetti contrattuali permane, con le modalità sopra indicate, fino al reperimento della integrale copertura finanziaria. Le parti dovranno improntare il loro comportamento secondo i principi della buona fede.
    5. La mancata approvazione del progetto definitivo dell'opera da parte del CIPE, ai sensi del comma 4, comporta la caducazione di tutti gli atti che regolano i rapporti di concessione, nonché le convenzioni ed ogni altro rapporto contrattuale stipulato dalla società concessionaria, secondo le modalità e per gli effetti di cui al comma 3.
    6. La Società Stretto di Messina S.p.A. può essere autorizzata, previa approvazione dei progetti definitivi da parte del CIPE, ad eseguire lavori infrastrutturali funzionali all'esigenza dell'attuale domanda di trasporto anche in caso di mancata realizzazione del Ponte, ricompresi nel progetto definitivo generale, a carico del bilancio dello Stato nei limiti delle risorse che saranno individuate con successivi provvedimenti.
    7. Con atto di indirizzo del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono impartite direttive finalizzate all'immediato contenimento dei costi di gestione e di personale della società Stretto di Messina s.p.a..
    8. Nel caso in cui l'atto aggiuntivo di cui al comma 1 non venga stipulato entro il termine perentorio del 1° marzo 2013 sono caducati, con effetto dalla data di entrata in vigore del presente decreto, tutti gli atti che regolano i rapporti di concessione, nonché le convenzioni ed ogni altro rapporto contrattuale stipulato dalla società concessionaria secondo le modalità e per gli effetti di cui al comma 3.
    9. Nei casi di caducazione di cui ai commi 3, 5 e 8, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, la Società Stretto di Messina s.p.a. è posta in liquidazione e, per lo svolgimento delle attività liquidatorie, è nominato un commissario liquidatore che dovrà concludere le operazioni entro e non oltre un anno dalla nomina;
    10. Agli oneri derivanti dagli eventuali indennizzi conseguenti all'attuazione del presente articolo si provvede mediante utilizzo dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successivi rifinanziamenti, relativa al Fondo per lo sviluppo e la coesione. A tale fine le risorse del Fondo sono coerentemente riprogrammate dal CIPE a valere sulle assegnazioni destinate al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti»;
   la legge 24 dicembre 2012, n. 228 «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)» prevede all'articolo 1, comma 213, l'assegnazione al Fondo per lo sviluppo e la coesione di una dotazione finanziaria aggiuntiva di 250 milioni di euro per l'anno 2013 da destinare alla attuazione delle misure urgenti per la ridefinizione dei rapporti contrattuali con la società Stretto di Messina Spa. Ulteriori risorse fino alla concorrenza di 50 milioni di euro sono destinate alla medesima finalità a valere sulle risorse rivenienti dalle revoche di cui all'articolo 32, commi 2, 3 e 4, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;
   l'articolo 1, comma 2, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, (cosiddetto decreto-legge di sviluppo) recita testualmente: «Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base delle norme del decreto-legge 2 novembre 2012, n. 187, recante misure urgenti per la ridefinizione dei rapporti contrattuali con la società Stretto di Messina s.p.a. ed in materia di trasporto pubblico locale, non convertite in legge»;
   il ponte sullo stretto è un'opera compresa nel Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) di cui all'articolo 1, comma 1, della legge n. 443 del 2001 (cosiddetta «legge obiettivo»);
   il 26 febbraio 2013 al Consiglio dei ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha svolto una relazione sul ponte sullo Stretto di Messina, sottolineando l'assenza delle condizioni necessarie per l'emanazione di un decreto-legge di proroga del termine per la stipula dell'atto aggiuntivo (fissato al 1o marzo 2013, dal decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, cosiddetto decreto-legge di sviluppo), come era stato richiesto dal contraente generale;
   in assenza della proroga e non essendo stata possibile la stipula dell'atto aggiuntivo, anche in considerazione delle condizioni poste, il primo marzo di quest'anno si è determinata di fatto la caducazione – cioè la perdita di efficacia giuridica – dei contratti in essere stipulati e della concessione;
   la decisione del Governo di rendere nei fatti impossibile la costruzione del ponte sullo Stretto determinerà penali che si ritiene possano oscillare tra i cinquecento milioni di euro e il miliardo e duecento milioni, ossia all'incirca la cifra che la parte pubblica avrebbe dovuto spendere per la costruzione del Ponte, (cifra stimata di spesa per lo Stato: un miliardo e cinquecentomila euro);
   salta insieme al ponte anche la possibilità di dare occupazione per diversi anni ad oltre 10.000 persone e di dare respiro all'economia dell'isola che vive un momento di enorme difficoltà;
   si conferma la scelta di non costruire nel sud l'unica vera grande opera che avrebbe consentito un parziale riequilibrio infrastrutturale di tipo perequativo tra il sud e il nord. Si tratta di una scelta che nei fatti divide l'Italia e separa la Sicilia dal resto del Paese –:
   se il Governo non ritenga di dover assumere urgenti iniziative, anche normative, per consentire al prossimo Governo di assumere ogni decisione relativa al ponte sullo Stretto. (4-00051)

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

SOCIETA' STRETTO DI MESSINA

EUROVOC :

bilancio dello Stato

infrastruttura economica

mercato del trasporto

contratto

indennizzo