Legislatura: 17Seduta di annuncio: 1 del 15/03/2013
Primo firmatario: BOCCUZZI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/03/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2013 MATTIELLO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2013 BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2013 GIORGIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2013 ROSSOMANDO ANNA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2013 FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2013 BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 15/03/2013
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/03/2013
BOCCUZZI, D'OTTAVIO, MATTIELLO, PAOLA BRAGANTINI, GIORGIS, ROSSOMANDO, FREGOLENT e BONOMO. —
Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
quattro anni fa la Romi Brasile aveva rilevato dall'amministrazione straordinaria l'allora Sandretto impegnandosi a garantire l'occupazione attraverso gli investimenti che avrebbero dovuto innovare la produzione di presse per rendere il prodotto più competitivo;
nel marzo 2012, nel corso di un incontro all'Unione industriale di Torino, la multinazionale brasiliana ha annunciato l'intenzione di chiudere i due stabilimenti del torinese;
tutto ciò non è avvenuto e la Romi Brasile, lo scorso anno ha annunciato la chiusura delle attività produttive, di fatto determinando il licenziamento di tutti i lavoratori;
a luglio, fu firmato un accordo legato alla cassa integrazione, per crisi e non per cessata attività, al fine di un approfondimento sull'interessamento di potenziali acquirenti;
all'inizio di gennaio una cordata di imprenditori ha presentato un impegno di acquisto, con un dettagliato piano industriale che garantirebbe l'attività produttiva e occupazionale;
la Romi si era dichiarata, a parole, disponibile alla vendita, ma nei fatti, continua a sottrarsi a qualsiasi ipotesi concreta, forse con l'obiettivo non dichiarato di mantenere il marchio chiudendo l'attività produttiva;
la Romi, in un primo momento è sembrato volesse dichiararsi disponibile alla vendita, in concreto sembra sottrarsi a qualsiasi ipotesi concreta che potrebbe salvare l'occupazione nei due stabilimenti del torinese –:
quali iniziative si intendano assumere dal momento che l'eventuale chiusura dei siti torinesi è sicuramente un grave problema dal punto di vista sociale in una situazione di grave crisi produttiva nell'area piemontese. (4-00049)
EUROVOC :Piemonte
licenziamento collettivo
cessazione d'attivita'
politica industriale
cassa integrazione
stabilimento