ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00017

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 1 del 15/03/2013
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/03/2013


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/03/2013
Stato iter:
17/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2013
FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/05/2013

SOLLECITO IL 01/07/2013

SOLLECITO IL 06/08/2013

SOLLECITO IL 02/09/2013

SOLLECITO IL 02/10/2013

SOLLECITO IL 18/11/2013

SOLLECITO IL 10/12/2013

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/12/2013

CONCLUSO IL 17/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00017
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1

   REALACCI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   da notizie apparse sulla stampa nazionale, sui media della rete e in particolare da due articoli pubblicati da «Il Fatto Quotidiano» e «La Stampa» rispettivamente il 7 e l'8 marzo 2013, si apprende che tracce di Cesio 137, oltre la soglia prevista dal regolamento in caso di incidente nucleare, sono stati trovati nella lingua e nel diaframma di 27 cinghiali del comprensorio alpino della Valsesia, in provincia di Vercelli;
   le analisi sono state compiute su campioni di capi abbattuti nel 2012/2013. Dopo i risultati il Ministro della salute ha attivato i carabinieri del Nas e del Noe;
   i campioni erano stati prelevati per essere sottoposti ad una indagine sulla trichinellosi, una malattia parassitaria che colpisce prevalentemente suini e cinghiali. In seguito gli stessi campioni sono stati sottoposti a un test di screening per la ricerca del radionuclide Cesio 137, così come previsto dalla raccomandazione della Commissione europea (2003/274/CE). I risultati hanno però evidenziato la presenza di un numero consistente di campioni con livelli di Cesio 137 superiori a 600 Becquerel per Kilo;
   come sostiene, Aldo Grasselli – segretario nazionale del Sindacato italiano veterinari medicina pubblica, è importante ricordare che: «i cinghiali sono degli animali sentinella delle condizioni di inquinamento dei territori in cui vivono, perché ci forniscono delle informazioni precise grazie ad un certo modo si sfruttare l'ambiente. Quindi una contaminazione degli animali deve richiedere approfondimenti e analisi del contesto ambientale, meteorologico e idrogeologico in cui vivono» –:
   quali iniziative urgenti intendano mettere in campo i Ministri interrogati per indagare sulla vicenda dei cinghiali contaminati dal Cesio 137 e se intendano estendere i controlli a tutte le regioni italiane ed altresì verificare se i reparti specializzati dei carabinieri e dei veterinari di sanità pubblica abbiano gli strumenti adeguati e le risorse utili ad un'analisi approfondita per un puntuale monitoraggio della fauna e dell'ambiente, stante anche il fatto che nei pressi della Valsesia insistono due siti nucleari: la centrale di Trino Vercellese smantellata nel 1987 e il sito sperimentale dell'Enea a Saluggia (VC). (4-00017)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 17 dicembre 2013
nell'allegato B della seduta n. 139
4-00017
presentata da
REALACCI Ermete

  Risposta. — Il Ministero della salute, non appena venuto a conoscenza della problematica, ha immediatamente indetto una riunione di coordinamento con i carabinieri dei nuclei antisofisticazioni e sanità (NAS) e del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) che, in seguito, si sono coordinati con la procura della Repubblica di Vercelli.
  Inoltre, il Ministero ha convocato una riunione con le regioni e province autonome (assessorati alla salute), l'ISS, gli Istituti zooprofilattici sperimentali e le altre amministrazioni ed enti facenti parte delle reti di monitoraggio della radioattività (Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, agenzie regionali per la protezione ambientale).
  Dalle informazioni acquisite risulta che le regioni dell'arco alpino, area maggiormente esposta alla nube radioattiva legata all'incidente di Chernobyl del 1986, effettuano specifici piani di monitoraggio sulla contaminazione radioattiva da Cesio sia in selvaggina che in altri prodotti di raccolta spontanei.
  Questo Ministero ha ritenuto necessario costituire un gruppo di lavoro ristretto con tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella tematica della radioattività ambientale ed alimentare al fine di:
   raccogliere tutti i dati disponibili, sia su campioni ambientali che alimentari;
   valutare i dati a disposizione, compresi i dati sulla distribuzione territoriale del Cesio, individuando in particolare le zone dell'arco alpino in cui si è verificato il maggiore fall-out di radionuclidi;
   valutare i diversi fattori di rischio per la popolazione (per esempio consumo di carne di selvaggina o prodotti spontanei nella dieta, altitudine, densità della popolazione, presenza di insediamenti zootecnici ed attività agricole, comportamenti della popolazione selvatica) nonché individuare l'eventuale dose assorbita di radiazione.

  Sulla base di quanto è emerso dal gruppo di lavoro sono state definite delle procedure operative per approfondire la conoscenza del livello regionale di radioattività ambientale da cesio degli ecosistemi naturali e semi-naturali, quali foreste e superfici boschive, attraverso l'utilizzo di indicatori biologici, quali funghi, bacche e cinghiali selvatici.
  Tali procedure, concordate con le regioni e le province autonome dell'arco alpino, hanno come punto di partenza l'individuazione di aree territoriali presumibilmente a maggiore contaminazione da radiocesio, a seguito dell'incidente di Chernobyl del 1986, in cui eseguire il prelievo, accuratamente georeferenziato, di cinghiali, funghi ipogei ed epigei e frutti di bosco.
  Il monitoraggio dei suddetti prodotti provenienti coinvolge, in primis, le aree dell'arco alpino, ad altitudini dai 400 metri ai 1.600 metri.
  Campionamenti supplementari sono lasciati alla discrezionalità delle autorità regionali e provinciali, quali attività di sorveglianza a lungo termine, da programmare nell'ambito del piano nazionale integrato.
  Il Servizio veterinario effettua il prelievo di muscolo, presso centri di raccolta e/o di lavorazione selvaggina, sui cinghiali cacciati nell'ambito di piani di abbattimento selettivo. Pertanto, tale attività non comporta alcun carico aggiuntivo alle normali attività di controllo ufficiale tese a garantire la tutela della salute pubblica, ad esempio, i controlli ufficiali relativi alla presenza di trichine nelle carni.
  Anche nel caso di cinghiali abbattuti durante l'attività di caccia di selezione, i Servizi veterinari hanno la piena e fattiva collaborazione di cacciatori formati, che provvedono ad inviare il muscolo prelevato al servizio veterinario dell'Asl (per l'inoltro al laboratorio deputato) o direttamente all'I.Z.S. competente per territorio.
  Per quanto riguarda la situazione in Piemonte, la prefettura di Torino ha comunicato che, ad integrazione di quanto già previsto dalla programmazione annuale, l'agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte ha promosso una campagna di monitoraggio straordinario, per acquisire una migliore conoscenza della sussistenza dell'isopo radioattivo Cs 137.
  I risultati completi della campagna, tuttora in corso, saranno disponibili entro la fine del 2013: sono stati presi in esame campioni ambientali (suolo ed acqua) ed alimentari (latte di alpeggio, funghi, frutti di bosco). Al momento attuale, peraltro, non sono stati rilevati dati anomali rispetto ai valori di contaminazione già noti.
Il Sottosegretario di Stato per la salutePaolo Fadda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

protezione della fauna

protezione dell'ambiente

incidente nucleare

inquinamento