ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03237

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 850 del 14/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 14/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 14/09/2017
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 14/09/2017
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 14/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/09/2017
Stato iter:
03/10/2017
Fasi iter:

RITIRATO IL 03/10/2017

CONCLUSO IL 03/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03237
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Giovedì 14 settembre 2017, seduta n. 850

   ANDREA MAESTRI, MARCON, FRATOIANNI e CIVATI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in data 29 gennaio 2015 si è svolta la prova scritta del concorso interno, per titoli ed esami a 1.400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato;

   i candidati che hanno superato la prova scritta sono stati ammessi alla successiva prova orale;

   sul predetto concorso, Il Manifesto pubblicava l'8 settembre 2017 un articolo dal titolo «L’“endicap” dei vice ispettori: il concorso farlocco di polizia», nel quale, con dovizia di dettagli vengono evidenziati vizi ed anomalie nella correzione degli elaborati della prova scritta, denunciati dai partecipanti al concorso, dalle organizzazioni sindacali e dallo stesso Capo della Polizia che in un'intervista ha definito il concorso un «papocchio» aggiungendo: «ci sono temi ai cui autori andrebbe tolta la qualifica di agente»;

   purtroppo i ricorsi alla giustizia amministrativa, in molti casi, si risolvono in un nulla di fatto per i ricorrenti che hanno riscontrato gravi irregolarità e vizi della correzione. Tanto accade in quanto il giudizio della commissione esaminatrice rientrerebbe nella sfera della discrezionalità tecnica, che secondo i giudici sarebbe censurabile unicamente sul piano della legittimità «per evidente superficialità, incompletezza, incongruenza, manifesta disparità, laddove tali profili risultino emergenti dalla stessa documentazione e siano tali da configurare un palese eccesso di potere, senza che con ciò il giudice possa o debba entrare nel merito della valutazione. Il giudizio di legittimità non può, infatti, trasmodare in un rifacimento, ad opera dell'adito organo di giustizia, del giudizio espresso dalla Commissione, con conseguente sostituzione alla stessa, potendo l'apprezzamento tecnico dell'organo collegiale essere sindacabile solo ove risulti macroscopicamente viziato da illogicità, irragionevolezza o arbitrarietà» (Sentenza del TAR del Lazio, n. 549 del 2017);

   eccesso di potere che, ad esempio, è stato riscontrato dal Consiglio di Stato con l'ordinanza n. 3604 del 2017, che ha imposto la ricorrezione del tema di un candidato escluso per presunta copiatura, affidando l'incarico alla commissione di verifica «Piantedosi», precedentemente nominata dal capo della polizia con compiti ispettivi;

   la commissione «Piantedosi» avrebbe rilevato anomalie e vizi nella correzione degli elaborati e suggerito la riammissione in autotutela di un sostanzioso numero di elaborati dei candidati esclusi che avevano un contenzioso (sembrerebbe oltre 350 su 550); tuttavia la commissione esaminatrice si sarebbe rifiutata di procedere in tal senso. Il paradosso è che la commissione esaminatrice, responsabile dei problemi rilevati, anziché essere sciolta, abbia il potere di impedire di sanare le anomalie;

   in più, il dipartimento ha opposto ai candidati non ammessi, che è bene ricordarlo sono donne e uomini della polizia di Stato, il diniego di accedere agli atti della commissione «Piantedosi»;

   è evidente che solo l'annullamento della prova scritta del concorso, da parte del Ministero dell'interno, sarebbe in grado di tutelare l'interesse pubblico, ripristinando la giustizia e il buon andamento della pubblica amministrazione;

   se non si risolvesse autoritativamente la questione, lasciando che tutto passi in cavalleria «all'italiana», secondo gli interroganti si indebolirebbero le istituzioni, in particolare la fiducia dei cittadini nella polizia di Stato e il senso di giustizia degli appartenenti al corpo, sommamente danneggiato da quanto accaduto –:

   quali elementi intenda fornire il Ministro interrogato sui fatti denunciati in premessa; quali siano stati gli esiti delle indagini interne svolte e se non intenda rendere pubblici o accessibili gli atti della «commissione Piantedosi»;

   se non si intenda annullare la prova scritta o gli esiti del concorso per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice ispettore del ruolo degli ispettori della polizia di Stato, indetto con decreto del 24 settembre 2013, pubblicato sul bollettino ufficiale del 26 settembre 2013, supplemento straordinario n. 1/24-bis.
(3-03237)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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